| 𝑪𝑶𝑴𝑷𝑳𝑬𝑻𝑨 |
Dove park jimin, ragazzo di soli 19 anni, decide di trasferirsi nella grande e caotica capitale della Corea del sud, seoul, per inseguire il suo sogno nascosto nel ballo.
Con se il suo migliore amico,jeon jungkook,nonché sua cru...
Aprì con timore la porta di casa nostra,mostrandomi una vista paradisiaca. Jeon con un completo nero, giacca che fasciava le sue ampie spalle,pantalone che lasciavano ben poco all immaginazione,orecchini sparsi e i suoi capelli completamente sparpagliati con qualche boccolo qua e là,rendendo il suo viso duro e mascolino.
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Il ragazzo davanti a me aveva la bocca spalancata cercando di annaspare dell aria,poi balbettando parlò. Jungkook:"sei....wow" "Ringrazia tae domani" Risi a quella scena,mi faceva piacere che mi guardava con stupore,voleva dire che ero abbastanza bello per lui. Presi la sua mano grande portandola alla mia intrecciandosi successivamente,mi allungai poi per baciarlo toccando quelle labbra che per quelle ore mi ero solo sognato.
Lui rise al bacio bisognoso. "Dove mi porti?" Jungkook:"sorpresa principessa!" Successivamente uscimmo dall edificio recandoci con la sua macchina in un posto a me sconosciuto. La musica alta dentro la vettura rendeva l atmosfera molto calma nel mentre noi ci divertivamo a cantare a squarciagola canzoni di gruppi kpop famosi del momento. Con ancora le mani intrecciati cambiavano insieme le marcie,non volevamo separarci. Dopo qualche risata e qualche nostro acuto per la canzone riuscimmo presto ad arrivare nel posto prestabilito.
Il ragazzo,spense la macchina levandosi la sua cintura di sicurezza,aprì la portiera uscendo per poi dirigersi verso la mia spalancandola con molta eleganza.,si abbassò alla mia altezza,ancora seduto,slacciaciò la mia di cintura di sicurezza avvicinandosi così alla mia vita. Con le guance rosse e il respiro mozzato presi la sua mano che era porsa per me facendomi alzare dal sedile facendomi così vedere il laminato hotel difronte a me. Un hotel maestoso a 5 stelle,giardinetti e fontane rendevano abbastanza elegante l edifico totalmente illuminato da un inteso color oro. Entrammo al suo interno con un me sbalordito e bocca serrata e lui che se la rideva prendendomi per mano.
Un cameriere ci portò direttamente nel 80esimo piano di quel enorme edificio con l ascensore,scoprendo successivamente che si trattava di un enorme terrazza adibita con tavoli e sedie molto eleganti. Ancora spaesato e sotto la guida del ragazzo più alto mi accomodai al mio posto nel mentre il cameriere di prima portava lo champagne in una brocca piena di ghiaccio. Non sapevo che dire...era tutto meraviglioso. Lo sguardo mi si catturò quasi subito alla vista della grande ed illuminata Seoul,eravamo abbastanza lontani e in alto dal centro città,quindi la vista era pressoché mozzafiato. Jungkook:"ti piace qui?"
"N-non è un po troppo?" Dissi serio io guardandolo Jungkook:"lo sai di chi sono figlio chim...non è un problema...e poi con tutti i soldi che ho risparmiato in quest ultimo anno abitando con te mi ha permesso questo...ed altro" Disse mentre portò alle labbra il bicchiere pieno di champagne. Prese successivamente la bottiglia piena con il contenuto liquido e lo versò con eleganza verso il mio bicchiere. Era un uomo...e me ne innamorai. Non era più il ragazzino delle superiori a cui facevo la corte,il ragazzino con cui facevo le scappatelle da scuola e che giovamo fino a tarda notte con la play...no..ora era decisamente un uomo..il mio uomo. Il cameriere mi riportò alla realtà offrendoci due piatti di carne con delle pietanze sopra mettendoceli di fronte,si inchinò e ci diede una buona permanenza.
Il ragazzo si alzò prendendo qualcosa da sotto il tavolo. Il mio sguardo cadde sulle sue mani che tenevano nella mia direzione un mazzo di fiori. Jungkook:"sono fiori di pesco..simboleggiano dolcezza e sensualità, bellezza ed eleganza, rinascita ma anche nascita di un sentimento d'amore, di un legame familiare, la fine di un rapporto d'amicizia, oppure il superamento di un periodo difficile della propria vita....simboleggiano te jimin"
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Con occhi lucidi accettai quei fiori fin troppo conosciuti per me,li regalava spesso mio padre a mia mamma. A quel ricordo piccole lacrime mi sfuggirono ma prontamente il ragazzo ancora alzato le scacciò via. Mi alzai anche io prendendolo dal collo premendo successivamente le nostre labbra. "Grazie...è tutto perfetto" Jungkook:"tu lo sei...e ora mangiamo che un uccellino oggi mi ha detto che non hai mangiato molto" "tae?"
Dissi io sedendomi incominciando a tagliare la carne leggermente al sangue. Jungkook:"ho detto un uccellino no tae...quello è un tigrotto" Risi a quella risposta. "Oggi che hai fatto?" dissi curioso portando la squisita pietanza sulla mia bocca per gustarla. Jungkook:"mi sono concentrato in altro,ho preferito finire il mio lavoro per il festival,l organizzazione per un appuntamento non è completamente facile aish...e poi manca poco meno di una settimana...se non lo finivo oggi rimanevo senza punti extra" "non punti alla Vittoria?"
Jungkook:"certo che si...ma non mi interessa molto...mi basta che la gente raccolga appieno il mio messaggio" "come hai chiamato il tuo quadro?" Jungkook:"amanti solitari"
