𝓣𝓱𝓲𝓻𝓽𝔂 𝓯𝓸𝓾𝓻

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Mi svegliai nel grande letto di jungkook,che ormai io e quest ultimo dividavamo negli ultimi giorni.
Con un dolce sorriso aprì gli occhi,facendomi scontrare con la luce del sole di prima mattina.

Quella mattinata stavo così bene che quasi cedetti ad una leggera colazione,che prontamente ogni mattina jungkook mi preparava prima di andare all università.
Avevo preso una pausa da essa spiegando ovviamente tutto dai miei professori e comprensivi mi avevano dato ben 3 settimane di riposo completo e aspettavano con ansia il mio ritorno con ottime condizioni.

Per quanto io ancora mi dicessi a me stesso che fossi ancora grasso e che dovevo dimagrire le continue ramanzine dei miei compagni,le giornate passate davanti allo specchio piangendo loro stessi per poi paragonarsi a me per farmi vedere quanto effettivamente fossi magro...mi aveva fatto pensare...che veramente io sia anoressico? Che veramente io stessi così male?

In tutta onestà non che ci credevo molto ma le parole dei miei migliori amici andavano in loop nel mio cervello come un disco rotto e mi faceva un po ragionare sull argomento..che fossi io quello con l idea sbagliata?
Un leggero suono dello squillo si propagò per tutta la stanza,e io contro voglia lo presi sbuffando sonoramente alla vista della persona che mi stava chiamando,mia madre.

Non la sentivo esattamente dal giorno in cui fu invitato e insultato da mio padre,da li in poi persi ogni rapporto.
Ero insicuro se accettare o no la chiamata ma una voce dentro di me mi disse che dovevo per forza accettarla.

Cosi incominciai la chiamata.
"Dimmi ma-"
Linda:"j-Jimin..."
"Mamma stai piangendo? Cosa è successo??"
Linda:"tuo p-padre...jimin...mi spiace così tanto"
Disse lei continuando a piangere ma più rumorosamente.

"Dove sei?"
Linda:"all ospedale di heochan"
"Arrivo "
Chiusi la chiamata e mi precipitai lì.

[...]
"Mamma!"
Urlai io disperato.
Correvo e correvo nel grande edificio dell ospedale di heochan dove sicuramente era ricoverato mio Padre.
Una testa nera e chinata su se stessa mi fece correre verso di lei,era mia mamma.

"Mamma..."
Linda:"jimin!"
Disse lei con grosse lacrime che le rigavano il viso asciutto gettandosi nelle mie braccia.
Abbi paura a chiedere ma dovetti il timore era troppo.
"Mamma...cosa è successo a papà"
Dissi dritto al punto.

Linda:"stavamo parlando di t-te...gli mancavi jimin...era così dispiaciuto dall accaduto di qualche mese fa...non era più l uomo sicuro che tanto odiava il proprio figlio...era cambiato. Voleva tornare da te ma fini con il litigare con me,mi aveva detto di invitarti di nuovo a casa ma io mi rifiutai perche pensavo non fosse vero quello che stava dicendo e poi tu non avresti mai accettato,mi ricredetti quando vidi per la prima volta tuo padre piangere disperatamente...mi stava pregando di chiamarti e di andare tutti insieme...al parco..ti ricordi tesoro?"

Disse lei con le lacrime agli occhi e io sentii già gli occhi lucido a quel ricordo tanto bello.
"Certo mamma...mi portavate fin da bambino,vi facevo stancare così tanto e vi facendo anche spendere tanti soldi,ma non scorderò mai il fatto che restavamo li per tutta la giornata...ridevamo e giocavamo insieme come se fossi 3 bambini felici..."

Dissi con una piccola lacrima silenziosa che rigava il mio volto.
"Che è successo a papà "
Linda:"non so come è successo...fatto sta Che lui mi urlava di chiamarti o che sarebbe andato lui a cercarti e a chiedere perdono ma lui.....cadde a terra prima che aprisse la porta...chiamai l ambulanza e mi dissero che non c era più niente da fare...un ictus ce lo ha portato via..."
Cosa..?

"..come?..non può essere.."
Linda:"mi dispiace così tanto jimin....era tuo padre e io non avevo il diritto di impicciarmi...era la sua ultima chiamata per te..voleva chiederti perdono prima di...."
Mi alzai con gli occhi sgranati ancora incredulo alle parole dure di verità di mia madre.

Mi cadde il mondo.

7 THINGS I HATE ABOUT YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora