8| Perché le cose brutte accadono alle persone buone?

588 25 1
                                    

JIN'S POV

Avevamo finito la nostra prima lezione, ma ora c'era la nostra lezione di matematica. Jimin era davvero intelligente per la sua età, quindi era stato messo in una delle classi dell'ultimo anno che a cui le matricole non avevano accesso. Sfortunatamente, eravamo nelle sue stesse classi. Ci sedemmo tutti al solito posto e, dai loro sguardi, potei dedurre che gli altri membri stavano aspettando Jimin. Entrò lentamente dentro e si sedette di fronte a me. 

Gli altri membri rimasero in silenzio per un minuto, poi arrivarono i commenti. Continuavano a dire che non aveva valore e fosse una nullità ed io iniziai a vedere le lacrime negli occhi. Sapevo che erano tutti furiosi solo perché abbiamo preso tutti un 2 nell'ultimo test di storia. Sussurrai agli altri membri di piantarla e tutti, a parte Namjoon, annuirono e si dissero a vicenda di smetterla.

Namjoon era un uomo che nutriva rancore, così continuò ad urlare contro Jimin, fino a quando finalmente afferrò la sua roba e uscì. Gli corsi dietro senza preoccuparmi di cosa avrebbero detto gli altri, ma non riuscivo a trovarlo, così decisi di controllare in bagno. Entrai e sentì piangere finché il pianto non si fermò di colpo. Sapevo che era Jimin, quindi mi avvicinai alla porta e bussai. "Jimin? Sei qui? Sono Jin. Gli altri membri non sono qui. Voglio solo parlare. Per favore?" dissi con un tono rassicurante.

Non volevo spaventarlo. "Per favore, vattene. Per favore?" lo sentì sussurrare abbastanza forte da farmi sentire a malapena quello che diceva. Non avevo intenzione di andarmene e ovviamente Jimin non aveva intenzione di aprire la porta, quindi dovetti sfondarla. Feci qualche passo indietro, mi diedi la rincorsa e tirai un calcio alla porta, che si aprì.

 Wow, ha funzionato davvero?

 Abbassai lo sguardo per vedere un Jimin gonfio e rosso in viso. Stava guardando in basso, cercando di nascondere il fatto che stesse piangendo. Gli afferrai il polso e lo sollevai da terra per poterlo guardare negli occhi. I suoi occhi erano così diversi da come erano in passato.

Prima erano felici e pieni di vita ma ora erano...distrutti. "Jimin, stai bene?"chiesi volendo la vera risposta e non quella che pensava che io volessi sentire. "Si" disse piano, ma sapevo che non stava affatto bene. "Jimin, so che stai mentendo. Dimmi la verità". Lui fece un respiro profondo e mi guardò. "No. Non sto bene"disse mente andò via. Non volevo inseguirlo, quindi tornai lentamente in classe pensando. 

Questo non va bene. Jimin non sta bene. 

Una volta rispettavo Namjoon ma ora era diventato un...mostro. Ma poi di nuovo, faceva parte del suo soprannome. Anche gli altri membri erano stanchi di fare del male a Jimin. Lo picchiavamo da tre anni ormai. Vorrei solo che Namjoon lo perdonasse.

 Forse non sarei così spaventato del fatto che Jimin potrebbe suicidarsi ogni volta che non viene a scuola. Tornai dal gruppo per sentire V dire "Yo amico, Jimin sta bene?". Alzai lo sguardo su Namjoon, che stava a sua volta fissando V. Tornai al mio posto e rimasi in silenzio per il resto delle lezioni.

*************************

Finalmente era ora di pranzo e decisi che mi sarei seduto con gli altri membri. Stavo fissando il vuoto quando i GOT7 si avvicinarono. Non prestai molta attenzione a quello che stavano dicendo, ma siccome si erano alzati tutti, mi alzai anche io. Camminammo sino al posto dove era seduto Jimin.

Oh no, lo tormenteranno di nuovo.

Vidi Jb afferrare la mela che stava per mangiare Jimin e chiamarlo grasso.

Sul serio? Solo io ho notato che Jimin era diventato molto più magro?Non l'ho visto mangiare niente in questo periodo. 

Sperai che non stesse morendo di fame o qualcosa del genere.Sono solo contento che porti le maniche corte. Posso sempre controllare le sue braccia per assicurarmi che non si faccia del male e spero che non lo faccia mai.

Dopo un po' di minuti vidi Namjoon prendere il latte da un tavolo e, mente stavo per chiedere cosa stesse facendo, versò il contenuto sulla testa di Jimin. All'improvviso lui prese la sua roba e fuggì.  Tutti iniziarono a ridere e, in quel momento, ho potuto letteralmente sentire il suo dolore. Deve essere così che si sente una madre quando suo figlio si fa male. Grazie a Dio sono un ragazzo e non sarò mai una vera madre. Non so se potrei affrontarlo più di quanto non sia già necessario.

Te lo prometto Jimin. Farò in modo che le cose migliorino.

La campanella suonò, segno che l'ora di pranzo era finita, così tutti tornarono in classe.

Mi dispiace tanto Jimin.

Maybe I'm not Worthless [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora