53| Vedere

317 18 0
                                    

NAMJOON'S POV

Chiudemmo gli occhi e lentamente aprimmo la porta. Quando entrammo sentimmo i bip delle macchine. Era difficile credere che quelle macchine stessero tenendo in vita Jimin. Ci prendemmo di coraggio e guardammo il letto.

 Gli occhi di Jimin erano chiusi ed era difficile capire se stesse respirando o no. Aveva lividi su tutta la faccia e su tutto il collo, causati da JB. Tutti rimasero in silenzio. Misi la mano su quella di Jimin. Mi feriva vederlo in quello stato.

Gli altri membri si trovavano attorno a lui. I suoi capelli scuri erano aggrovigliati dal non essere stati spazzolati. Restammo per 5 minuti senza dire niente, prima che il dottore entrasse. "Ragazzi, lo sapete che può sentirvi giusto? Dal momento che si trova in un coma lieve, le vostre parole rimbomberanno attraverso i suoi sogni. Lui adesso non ha idea di cosa stia succedendo e sedendosi qua senza dire niente non aiuterà"disse scuotendo la testa. "Aspetti, quindi lui può sentire tutto quello che diciamo, ma non può rispondere?"chiese Jungkook al dottore. Lui annuì prima di chiudere la porta e di andarsene di nuovo.

"Beh, dovremo dirglielo?" mormorò V. "Cosa? Che si trova in coma?" disse Suga sarcasticamente. "Ci manchi, Jiminie, per favore svegliati!" gridò Jungkook. Notammo che i battiti di Jimin stavano aumentando. Deve star facendo un altro incubo. Forse, se glielo diciamo, si fermerà.

Mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai. "Sei in coma, Jimin. I dottori dicono che puoi sentirci ma non puoi rispondere. Lo so che stai facendo un incubo adesso ma non è reale. Non avere paura Jimin. Sono qui." Forse se l'avessimo detto più dolcemente il suo sogno sarebbe finito. 

"Sta funzionando" sussultò J-hope quando i suoi battiti cardiaci ritornarono a un ritmo normale. Il dottore bussò avvisandoci che l'orario di visita stava quasi per finire. Quando stavamo per andare, Jungkook disse che restato ancora per un po' di tempo. Chiusi la porta dietro di me e lasciai spazio a Jungkook.

JUNGKOOK'S POV

Mi sedetti su una sedia vicino al letto di Jimin. Gli strinsi la mano, cosa che non avevo mai fatto. Sorrisi ricordando tutti le volte in cui Jimin provò a tenermi per mano, imbronciandosi quando io la spostavo. Guardai il suo viso. Era pieno di lividi, ma era ancora la persona più bella al mondo per me. Faceva male vederlo in questo modo.

Che incubo stava facendo? Quando si sveglierà, vorrà ancora essere nostro amico?

Scossi la testa nel momento in cui le lacrime stavano per cadere. Guardai l'orologio che mostrava solo che avevo poco tempo per restare. Mi chinai e baciai Jimin sulla guancia. Non l'avevo mai prima di adesso ma adesso sentivo che fosse il momento giusto. "Ti amo, Jimin" singhiozzai lasciando andare la sua mano. Mi asciugai le lacrime dagli occhi e mi alzai.

Guardai il monitor cardiaco che mostrava i battiti di Jimin. I suoi battiti stavano aumentando di nuovo. Sorrisi perché questa volta ero certo che non fosse per l'incubo. Chiusi la porta dietro di me prima di seguire gli altri membri.

TAEHYUNG'S POV 

Non riuscivo a credere che questo stesse accadendo proprio a Jimin. Era innocente, si è sempre assicurato che tutti intorno a lui stessero bene. Non avrebbe mai fatto del male a nessuno, quindi perché, perché tutti noi gli abbiamo fatto del male? Vorrei poter dare solo la colpa a JB, ma tutti noi siamo complici. Jimin non ci merita. Se avesse trovato altri amici, forse non sarebbe stato così male. Jimin meritava di più. Invece di essere picchiato dai suoi unici amici per anni.

Mi mancava vedere Jimin sorridere. Tutte le volte che ero triste, Jimin mi faceva sentire meglio. Jin era bravo ma era come una madre per me. Jimin era il mio migliore amico, Jungkook era fantastico e tutto, ma era come un fratello minore che per me era importante ma che solamente non capiva le questioni serie. Jimin si comportava in modo maturo per la sua età. Lui sapeva tutto di tutti e provò difficilmente a essere amico di quante più persone possibili. Lui voleva solo rendere le persone felici. Jimin non era più lo stesso.

L'ho visto sorridere due volte in quattro mesi. Prima che qualcuno potesse renderlo infelice o potesse farlo piangere, lui provava sempre ad aiutare quel qualcuno per non farlo soffrire. Infatti non l'ho visto nemmeno piangere fino al giorno in cui abbiamo smesso di essere suoi amici.

FLASHBACK

Seguimmo Namjoon. Era arrabbiato e nessuno voleva avere a che fare con lui quando era arrabbiato. "Non capisco perché tu l'abbia fatto. Jimin non ha fatto niente. Torniamo e scusiamoci" disse Jin. Jin era l'unico che poteva opporsi a Namjoon.

Lui si fermò sui suoi passi e si girò. "Jimin non è più nostro amico. Meritava di essere trattato in quel modo. Non osare ritornare indietro a scusarti altrimenti caccerò anche te dal gruppo" disse Namjoon. 

Diventò freddo dopo quel giorno.

 Mi girai per vedere Jimin a terra. Namjoon l'aveva spinto fuori dalla strada sbattendo la testa.

Ci unimmo per prenderlo a calci nei fianchi. Adesso era solo seduto a piangere. Non avevo mai visto delle lacrime cadere dai suoi occhi. In qualsiasi momento, pensai che  Jimin si sarebbe alzato e sarebbe corso da noi cercando di mettere un po' di buon senso in Namjoon come faceva sempre. Tuttavia, non fece niente. Si alzò e corse a casa piangendo.

FINE DEL FLASHBACK

Namjoon si trasformò in un mostro freddo dopo ciò ed eravamo troppo spaventati a dire qualsiasi cosa e così ci unimmo a lui. Eravamo noi i colpevoli. Non JB o Zico, tutti noi. Era colpa nostra se adesso Jimin si trovava in queste condizioni. 

Meritavamo noi il coma, non lui. 

Maybe I'm not Worthless [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora