JIMIN'S POV
Ansimai tirandomi su. I dottori devono aver sentito il mio battito cardiaco aumentare, perché sono corsi qui. Hanno fatto un respiro profondo quando hanno visto che non stavo per morire in coma. Li salutai, ero felice di vedere alcune persone reali e non alcune visioni pazze e raccapriccianti dei miei amici.
Si precipitarono verso di me. "Jimin? Sei stanco? Senti il bisogno di sprofondare di nuovo in un sonno profondo?" chiesero sospettosamente. Scossi la testa. Anche se mi dovessi sentire stanco, l'ultima cosa che vorrei, sarebbe quella di addormentarmi di nuovo.
Annuirono prima di spiegarmi che dovevano fare alcuni test su di me e che avrebbero informato i miei contatti di emergenza. Annuii ancora una volta, prima di cercare di togliermi gli aghi dal braccio. Mi afferrarono la mano dicendo che se avessi tolto quelle flebo, sarei potuto tornare immediatamente in uno stato simile al coma. Tolsi velocemente la mano e rimasi seduto in silenzio, mentre loro stavano facendo dei test in un'altra stanza.
Rimasi seduto in silenzio prima di sentire un dolore lancinante alla faccia. Mi guardai allo specchio accanto al mio letto per vedere che la mia faccia era coperta di lividi. Avevo dimenticato il motivo per cui ero in coma, JB.
Il mio corpo era pieno di rabbia ma ricordai cosa gli avevo promesso quando ero ancora in coma. Se avesse avuto bisogno del mio aiuto, io lo avrei aiutato. Guardai più da vicino nello specchio esaminando tutti i lividi. La maggior pare di loro erano sulle mie guance. Avevo un occhio nero e c'erano lividi intorno al mio collo, causati dal fatto che aveva cercato di strangolarmi.
Sentii un dolore lancinante nelle costole. Toccai la parte dove provavo più dolore, per accorgermi che c'erano delle bende avvolte intorno al mio stomaco. Avevo dimenticavo che mi aveva preso a calci.
Il dolore iniziò a diventare insopportabile quando mi sdraiai sul letto. I dottori entrarono ancora una volta per dire che i miei amici erano qui e che volevano vedermi. "Non ho voglia di parlare con loro adesso, ok?" dissi in maniera un po' scortese, ma avevo un dolore atroce. Annuirono e chiusero la porta.
Non volevo che mi vedessero così. Non volevo che nessuno mi vedesse in questo stato. Non volevo sembrare vulnerabile. Volevo che nessuno provasse pietà per me.
L'infermiera entrò per darmi degli antidolorifici e del cibo. Le chiesi di riavere il mio telefono. Lo accesi per quella che sembrava la prima volta da anni. Potrebbe essere stata una settimana o giù di lì, ma nella mia mente era come se i giorni fossero stati sempre più lunghi.
Non appena si accese, il mio telefono esplose di messaggi. Alcuni dai membri, altri da Zico e anche alcuni da Jackson. Passai velocemente in rassegna i messaggi. Risalivano al giorno della festa. La maggior parte di loro mi chiedeva dove fossi ed alcuni di loro sembravano spaventati. I messaggi successivi immagino che fossero solo messaggi per confortarsi.
Hanno spiegato come mi stavano per perdere e tutte quelle cose sdolcinate. Feci un piccolo sorriso quando lessi quanto sdolcinato era stato Namjoon. Continuai a scorrere i miei messaggi quando il telefono vibrò un'altra volta, segno che avevo ricevuto un altro messaggio.
Era un numero sconosciuto, ma in qualche modo lo riconobbi. Molte volte i bulli a scuola prendevano il mio numero di telefono in qualche modo e mi schernivano anche quando non ero a scuola. Aprii il messaggio con cautela:
Inviato alle 18:52 da un numero sconosciuto:
Hey...Umh non so quando riavrai il tuo telefono ma...ho sentito che ti sei svegliato, il che mi ha reso felice. Umh volevo solamente dirti...Non so perché lo sto facendo a dire la verità, ma volevo chiederti scusa anche se so che le mie scuse non valgono molto. Mi scuso per tutto. Mi dispiace di averti ferito. Mi dispiace di averti fatto anche solo del male, forse sarebbe meglio se scomparissi...Credo che sia quello che pensavi anche tu no? Non so, immagino di essere stanco di tutto. Farei qualsiasi cosa per essere di nuovo felice. Un po' come te. Immagino che non siamo poi così diversi. Grazie per esserti svegliato, Jimin, Probabilmente non vorrai mai più ascoltarmi o vedermi, quindi me ne vado. Quando lo leggerai, spero che tu possa dimenticarti di me. Voglio che tutti si dimentichino che esisto. Voglio scomparire, voglio solo la pace. Io e te non ne sappiamo molto di pace. Bene, io vado. Buona fortuna con la tua nuova vita, Jimin. Adesso potrai dormire la notte perché sappiamo tutti che la mia vita andrà in pezzi molto velocemente. Ciao, suppongo.
JB
Sospirai leggendo l'ultima frase. Aiuterò JB. Se mi uccide, lo aiuterò comunque. Non ho nemmeno paura di dirgli come mi sento. Non ho più paura di nessuno. Ho superato le mie paure molto tempo fa. Non c'è niente di cui aver paura, perché le cose più spaventose che abbia mai visto, sono stati i pensieri nella mia testa.
Non c'è niente che sia o sarà più spaventoso di quello.Ho imparato a smettere di preoccuparmi. Smettere del tutto di sentire. A non sentire più nemmeno il dolore. Spensi il telefono e smisi di usarlo.
Questo avrebbe richiesto un sacco di lavoro, quindi potrei anche dormire un'altra notte serenamente...
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Maybe I'm not Worthless [Italian Translation]
Fanfiction[COMPLETATA] Jimin è sempre stato il nerd della scuola. Un tempo aveva degli amici. Aveva Namjoon, Suga, Jungkook, Jin, Jhope e V. Un giorno diventarono come tutti gli altri. Cosa aveva fatto loro Jimin? I suoi amici erano tutto ciò che aveva e ora...