JB'S POV
Mi svegliai con la luce del sole sui miei occhi. Ero abituato al mio grande letto nell'altra casa così tanto che quando mi girai, caddi a terra con un tonfo. Mi lamentai quando, scendendo dal letto, colpii il comodino vicino a me con il mio fianco contuso. Quando mi alzai, notai che il resto della casa era troppo silenziosa. Mio padre doveva essere già andato a lavoro.
Andai verso mio armadio ma ricordai di aver preso tutti i miei vestiti e di averli portati nell'altra casa. Decisi di mettere la maglietta della notte precedente ma, quando controllai la cesta dei panni sporchi, notai che era sparita. Mio padre deve aver preso tutti i vestiti e deve averli portati a lavare. Avevamo una lavatrice e un'asciugatrice, ma in quel caso avrebbe pagato di sicuro qualcun'altro per fare il bucato al posto suo.
Sospirai, cercando di capire cosa fare. Volevo andare prima che mio padre ritornasse, ma sarebbe stato imbarazzante camminare verso casa senza maglietta. Guardai fuori dalla finestra alle case di fronte a me. L'unica opzione rimasta era fermarsi a casa dei GOT7. Sono stato lì per un sacco di tempo nel passato, e loro tenevano sempre alcune magliette per me se ne avessi avuto bisogno.
E se le avessero buttate tutte però? Non volevo andarci veramente, ma che scelta avevo? Se non fossi andato là, mio padre sarebbe ritornato a casa e mi avrebbe di nuovo picchiato. Ieri mi era già bastato.
Feci il letto e andai al piano di sotto. Ci impiegai più del previsto per scendere al piano di sotto con il mio corpo ancora dolorante. Andai verso la porta d'ingresso, controllando che non ci fossero delle signore anziane che avrebbero potuto avere un infarto a vedere un giovane ragazzo senza una maglietta. Controllai anche che non ci fossero delle ragazze che, se mi avessero visto, avrebbero urlato e svegliato l'intero vicinato. Per non parlare del fatto che qualcuno potrebbe chiamare la polizia che avessero visto i miei lividi sullo stomaco.
Praticamente dovevo assicurarmi che non ci fosse nessuno fuori.
Provai ad attraversare la strada il più velocemente possibile ma, nelle mie condizioni e senza scarpe, stavo camminando troppo lentamente. Non volevo in realtà voglia di chiedere loro qualcosa. Questa sarebbe stata la prima volta che parlo con loro da solo dopo mesi.
Chiudendo gli occhi e prendendo dei respiri profondi per non sembrare nervoso, bussai alla porta. Sentii alcuni passi provenire da dentro e poi la porta venne aperta. Ero faccia a faccia con JR. Lui era stupito nel vedermi ma diventò preoccupato quando notò i lividi sul mio corpo e sulla faccia. Notai che gli altri erano dietro JR che mi fissavano anche loro preoccupati. La mia faccia non era conciata così male a mia sorpresa. Il mio occhio era solo un po' blu ma non messo male.
Guardai a terra cercando di non incrociare i loro sguardi. "Uhm....tutti i miei vestiti sono nell'altra mia casa mio padre è andato a fare il bucato quindi mi chiedevo se potessi prendere in prestito una maglietta per ritornare nella mia altra casa prima del ritorno di mio padre. Siete gli unici che conosco nel vicinato. Se non ne avete, va bene lo stesso. Sapete cosa? Forse dovrei andarmene..." mormorai girandomi.
"Aspetta..." JR mormorò. Mi girai di nuovo. "Tuo padre ha fatto quello?" chiese JR indicando il mio stomaco. Annuii, non avevo mai parlato con loro della mia famiglia. L'unica ragione per cui lo sapevano era perché Jimin lo aveva detto quel giorno. Guardai JR che non aveva nessuna espressione. Non sono mai stato bravo a leggerlo.
Lui annuì e mi invitò ad entrare. Entrai lentamente per fare in modo di non urlare dal dolore di fronte a loro. Restai in piedi nel salone imbarazzato. Avevano risistemato la casa adesso che non ero più qui. Era come se non volessero ricordarsi di me. Lo capisco, se fossi in loro lo farei anche io.
JR andò al piano di sopra e vidi Yugyeom avvicinarsi. Lui allungò il braccio e toccò leggermente il mio fianco facendomi sibilare dal dolore e facendomi allontanare. Bambam lo tirò indietro e notai che tutti e 5 si stavano guardando come se sapevano qualcosa che io non sapevo.
In poco tempo, JR ritornò al piano di sotto con una delle sue magliette nere. "Quindi non te ne sei sbarazzato? Bene." dissi mettendomela e coprendo i lividi sul mio corpo. "Stavo per farlo ma dal momento che sei qui, prenditele"disse JR mentre la sua voce diventò più fredda. Lui prese altre magliette e le mise in una scatola, che mi diede bruscamente, facendomi cadere al pavimento sul fianco per la seconda volta quest'oggi. "JR, non c'è bisogno di essere così scortese con lui. E' dolorante, lo sai?"parlò Mark. JR si girò verso di lui e roteò gli occhi. "Scusa JB. Le lascerò a casa di tuo padre più tardi"disse.
Io mi alzai e scossi la testa. "No, non a casa di mio padre. Non tornerò lì per un po'. Quando mi riprenderò, prometto di venire a riprendere la mia roba" dissi sussultando dal bruciore ancora percepito sul fianco. Ci fu non silenzio imbarazzante e poi parlai. "Grazie ragazzi per avermi aiutato. Ora devo andare, Jimin probabilmente vorrà parlarmi riguardo a quello che è successo ieri sera" dissi girandomi verso la porta. "Non andrai da nessuna parte, JB"disse Jackson quando mi girai di nuovo.
Improvvisamente Mark mi afferrò leggermente il braccio per non farmi male e mise qualcosa al mio polso. Jackson prese la mano di JR, che era confuso tanto quanto me. Jackson mise qualcosa anche sul polso di JB. Realizzai che eravamo appena stati ammanettati insieme. Guardai gli altri che sorrisero al loro lavoro. "Ragazzi che state facendo?"disse JR in preda al panico. "Jackson ha nascosto la chiave da qualche parte in casa. Voi due dovrete trovarla insieme per liberarvi l'uno dall'altra" disse Bambam sorridendo. "Qual è il punto di tutto questo?" chiesi. "Farvi piacere di nuovo per smetterla di essere a disagio"disse Mark spensieratamente. "Che stupidità"disse JR.
"Adesso, ecco il vostro indizio. Nel passato, c'e stata una lettera che avevate fatto in segreto. Si trova dove voi poltrivate. Sul pavimento potrete vedere che saranno passati mesi da quando l'avete usato. Nella lettera troverete una chiave e un biglietto. Il biglietto custodisce un segreto nascosto, noto a tutti tranne che a uno. Trovare la chiave è il compito. La lettera, tuttavia, tirerà giù una maschera" disse Jackson. "...ok vi sembriamo veramente Romeo e Giulietta? Lo sapete che non si capisce vero?"chiese JR. "Hey! Jackson ha impiegato ore per scrivere questo indovinello" disse Mark proteggendo il suo- beh qualunque cosa siano. " Quindi in breve dobbiamo trovare una busta con una chiave ma non dobbiamo leggere la lettera?" chiesi. "Non te lo possiamo dire" disse Yugyeom . I membri corsero fuori dalla porta prima di poter dire qualcosa. Io guardai lui e lui guardò me.
Adesso dobbiamo trovare questa chiave. Che situazione imbarazzante.
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Maybe I'm not Worthless [Italian Translation]
Fanfiction[COMPLETATA] Jimin è sempre stato il nerd della scuola. Un tempo aveva degli amici. Aveva Namjoon, Suga, Jungkook, Jin, Jhope e V. Un giorno diventarono come tutti gli altri. Cosa aveva fatto loro Jimin? I suoi amici erano tutto ciò che aveva e ora...