JIN'S POV
Quando mi svegliai, JB non era più lì. Guardai dovunque. Avevo paura che provasse di nuovo a fare qualcosa. Guardai in tutta la casa fino a quando non trovai un biglietto dietro la porta. Lo lessi ad alta voce: "Caro Jin, non preoccuparti. Non sto per fare qualcosa di cui mi pentirò. Non volevo svegliarti, perciò ti ho lasciato questo biglietto. Sto andando a fuori a prendere aria. Sto bene, lo giuro. Dovresti andare a vedere Jimin adesso che i membri ti hanno mandato un messaggio, puoi andarlo a vedere adesso. Ci vediamo dopo. Sinceramente, JB".
Sospirai sollevato. JB stava bene. Respirai a fatica ricordando la parte riguardo a Jimin. Guardai l'orologio. Erano le 16 adesso. Era troppo tardi. Sospirai cadendo sul letto. Ho dimenticato delle ore di visita e ho dormito per tutto il giorno. Suppongo che quando qualcosa di davvero brutto accada, finisco sempre per dormire di più. Scossi la testa saltando giù dal letto. Presi la mia roba e uscii fuori dalla stanza. Non avevo la macchina perciò dovetti camminare. Non appena uscii dalla casa iniziò a piovere.
Ovviamente, doveva sempre succedermi.
Stavo indossando una felpa nera pesante. La tolsi e la misi sopra la mia testa. Guardai a terra mentre camminavo, cercando di ignorare la pioggia. La pioggia portava sempre questo oscura e fredda sensazione che non riuscivo a sopportare. La pioggia portava alla mente memorie orribili.
Provai a chiudere gli occhi. Sentii il picchiettare della pioggia al suolo. Iniziai ad entrare in panico, mi riportava indietro a quel giorno.
FLASHBACK
Gli dissi di andarsene. La mamma non meritava quell'uomo. Non è nient'altro che spazzatura. Non poteva soddisfarci in niente. Aveva picchiato mia madre. Non gli avrei più permesso che le facesse del male. Ricordai di avergli chiuso la porta in faccia. La mamma provò a scappare ma la trattenni. "Non hai bisogno di lui, mamma. Tutto quello che farà è farti del male" le dissi. "Ma io amo!" mi gridò mia madre. Il pianto di mia madre e la pioggia che colpiva le finestre fuori, era così forte che non riuscivo a concentrarmi.
Lasciai mia madre si sedette sulla sedia con gli occhi spalancati. Sentii papà bussare alla porta. La aprii aspettandomi di sentire delle urla da mia madre e mio padre. Invece mio padre era in silenzio. Lo guardai negli occhi. "Pensavo di averti detto di andartene" mormorai tra i denti.
Mi dispiace, Jin. Tu e la mamma meritate qualcuno migliore di me. Ho fatto del male a tua madre e, nel frattempo, ho fatto del male anche a te. Farei di tutto per avere solo un'altra possibilità. Jin, te lo prometto, se potessi riportare tutto indietro, lo farei. Mi sono sbarazzato della mia dipendenza dall'alcool, cos'altro ti aspetti da me? Ho fatto del mio meglio per tutti e due. Lo so che alcune volte agisco per la rabbia ma, non pensi che tutti meritino una seconda possibilità?" disse mio padre, mentre le lacrime inziarono a scendere dai miei occhi.
"Non lo capisci? Ti abbiamo dato più di una possibilità e tutto quello che hai fatto è peggiorare la situazione. Vattene immediatamente e non tornare mai più. Forse quando imparerai ad avere un po' di responsabilità, potrai farti una nuova famiglia. Non voglio più vederti di nuovo" dissi.
Lui scosse la testa vergognato prima di andarsene. Lui stava attraversando la strada quando entrai. Mi girai quando sentii lo stridio di alcuni freni rotti seguiti da forte tonfo. "Papà!" gridai correndo verso il marciapiede. La macchina indietreggiò e fece retromarcia più velocemente di quanto pensassi. Provai a corrergli dietro ma realizzai che aiutare mio padre fosse più importante in quel momento. Ritornai velocemente da mia madre singhiozzando sulla strada. C'era sangue ovunque e il corpo di mio padre era sull'asfalto.
La mamma mi disse di chiamare la polizia, ma dentro, lo sapevo. Era andato. I suoi vestiti erano strappati e aveva tagli su tutto il corpo. Odiavo quell'uomo ma non ho mai voluto....questo. Era come se tutto fosse al rallentatore.
Ricordo solo il suono della pioggia colpire il suolo e i pianti di mia madre che aumentava sempre di più. L'ambulanza non ci impiegò tanto ad arrivare. Ma prima che loro parlassero, lo sapevo già. Mia madre tuttavia continuava ad appendersi alla speranza che stesse ancora bene.
Quando dissero che era morto, mia madre cadde al suolo. Loro portarono il suo corpo via e io trascinai mia madre dentro casa in modo da non essere più sotto la pioggia. Mi fermai davanti la finestra mentre mia madre continuava a piangere e se ne andava nella camera da letto al piano di sopra.
Mia madre tornò al piano di sotto solo una volta quella notte. Quando si calmò, iniziò a gridare. "Questa è tutta colpa tua Jin! L'hai cacciato via! Sei il motivo per cui è morto! Sei una disgrazia!" Mia madre tornò al piano di sopra e non la sentii più per il resto della giornata. Quando finalmente salii al piano di sopra la porta era spalancata.
Mi aspettai che stesse piangendo ma un'ora dopo dopo il pianto improvvisamente si fermò. Pensai che si fosse addormentata, ecco perché andai a controllarla. Invece ritrovai il corpo morto di mia madre che penzolava dal soffitto. Chiamai la polizia ma di nuovo, lo sapevo già, era andata anche lei. Piansi più di quanto abbia mai pianto prima.
Quando i paramedici arrivarono di nuovo, mi spiegarono che questa roba succede più di quanto si pensi. Pensai che sarei stato messo in un centro per le adozioni, ma dal momento che avevo 16 anni i paramedici dissero che potevo restare con una famiglia. Gli dissi che sarei stato a casa dei miei fratelli anche se i miei fratelli erano in realtà i miei 6 migliori amici.
Quando se ne andarono, la casa era completamente deserta. Mi sedetti in mezzo alla stanza e chiusi gli occhi. Pregai che questo fosse solo un sogno. Le lacrime non si fermarono da scendere per bel po'. Non c'era nessun biglietto, non c'era niente. Le ultime parole di mia madre mi rimbombarono nella testa.
Era tutta colpa mia. Sono io quello che ha causato tutto questo. Se avessi lasciato le cose come erano, entrambi sarebbero ancora qui.
Quella notte, non dormii per niente. Mi sedetti semplicemente lì, ad ascoltare il rumore della pioggia, l'unica cosa che mi avrebbe riportato a quel giorno per gli anni a venire.
FINE FLASHBACK
Mentre aprii gli occhi, ritornai alla realtà. Ormai potevo vedere la nostra casa in lontananza. Non ho mai detto ai ragazzi che ho perso entrambi i genitori. Non volevo che loro si sentissero dispiaciuti per me. Loro non si trovavano là, non potevano fare niente. Era tutta colpa mia.
Ero io quello ad averlo causato e io quello che avrebbe potuto fermarlo. Ma a quanto pare, per ogni azione c'è una reazione.
Peccato che la reazione che ne è venuta fuori è la morte. La morte mi spaventava. Avrei fatto di tutto per scamparla.
Pretendevo di essere felice, ma dentro, ero solo distrutto...
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Maybe I'm not Worthless [Italian Translation]
Fanfiction[COMPLETATA] Jimin è sempre stato il nerd della scuola. Un tempo aveva degli amici. Aveva Namjoon, Suga, Jungkook, Jin, Jhope e V. Un giorno diventarono come tutti gli altri. Cosa aveva fatto loro Jimin? I suoi amici erano tutto ciò che aveva e ora...