JIN'S POV
"JB fermati!" gridai prima che lui facesse qualunque movimento improvviso. Non mi guardò nemmeno negli occhi. Tutto quello che che disse è "Perché?". Lo guardai attonito. Poi realizzai che non avevo abbastanza tempo e che avrebbe potuto far cadere quella corda sul suo collo e saltare in ogni momento. Ma per il momento l'avevo fermato e non avevo sulla coscienza la morte di qualcun'altro.
"Dammi solo alcuni minuti JB, è tutto quello che ti chiedo" dissi supplicandolo di non fare niente. Lui mi guardò e disse "Perché dovrei?" chiese. "Oh non lo so...forse perché hai quasi UCCISO IL MIO MIGLIORE AMICO!" gridai. "Esatto, ecco perché merito di morire" disse alzando la corda sopra la sua testa. "Jb aspetta! Per favore, aspetta solo alcuni minuti e se non sei d'accordo con me, ti lascerò fare quello che vuoi, ma prima aspetta" lo supplicai. "Hai due minuti. Vai." disse senza incrociare il mio sguardo.
Presi un respiro profondo.
"JB non hai bisogno di farlo. Namjoon e gli altri sono d'accordo nel non chiamare la polizia. Jimin dovrebbe riprendersi presto.....per favore non farlo." dissi. Lui si girò verso di me."Sei così stupido? Jimin DOVREBBE riprendersi non è una buona risposta. E l'unica ragione per cui non state chiamando la polizia è perché così potrete picchiare anche me. Preferirei morire e non avere a che fare con il senso di colpa di aver fatto del male a Jimin, che vivere e avere a che fare con coloro che mi odiano"pianse.
"Sei patetico, lo sai questo. Meriti di sentirti in colpa. Meriti di sentire il dolore di sapere di aver fatto del male a qualcuno!" gridai con le lacrime agli occhi. "Non puoi solamente andartene perché non vuoi avere a che fare con il dolore. Se ti importasse veramente, rimarresti in vita e vivresti giorno per giorno con quel senso di colpa!" mi asciugai le lacrime. "Oh veramente? Come fa a saperlo?!" lui gridò.
"Perché sono passato attraverso quello che adesso stai passando tu. L'unica differenza è che lui è veramente morto! Ho avuto a che fare con quel dolore ogni singolo giorno della mia vita. C'erano giorno in cui volevo scappare e basta. C'erano giorni in cui mi sentivo come se uccidere me stesso fosse l'unica opzione. JB, non ti biasimo, ma se sono arrivato così lontano con quel senso di colpa, lo puoi fare anche tu. Diventa sempre più facile, specialmente con delle persone dalla tua-" lui mi interruppe.
"Non osare dire dalla mia parte. Non c'è nessuno dalla mia parte. Lo vuoi sapere perché? I GOT7 mi odiano, mia madre non c'è più da 12 anni, mio padre mi picchia ogni singola giorno, quindi no non ho persone dalla mia parte. Non è mai diventato facile per me" vidi delle lacrime scendere dai suoi occhi. Tutto quello che ho sempre desiderato era il meglio. Credevo che se fossi stato il migliore, avrei avuto tutti come amici, mio padre non avrebbe pensato di me come una delusione e chi lo sa, magari mia madre sarebbe eventualmente tornata indietro. La mia vita sarebbe stata perfetta. Ed ero così vicino ad averla fino a quando Jimin non è arrivato qua. Lui è diventato il migliore a scuola, il più popolare, quello più gentile. Mi ha portato via tutto, e la vita è diventata più dura, fino a quando non ce l'ho fatta più"a questo punto stava singhiozzando.
"JB, per favore, scendi e parliamone. Sono proprio qui. Non ti lascerò. Per favore..."non riuscii a pensare a cos'altro dire. Il tempo stava passando velocemente e JB si sarebbe ucciso da un momento all'altro. Ma invece, mi guardò con questo dolore negli occhi che non avevo più visto da quando avevo scoperto Jimin piangere in bagno. Era come se loro due fossero la stessa persona, ma tuttavia non lo erano.
Poi finalmente JB fece alcuni passi indietro giù per la scala e si sedette sul letto. E in quel momento sapevo che sarebbe stato bene.
Ma lo sarebbe stato anche Jimin?
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Maybe I'm not Worthless [Italian Translation]
Fanfiction[COMPLETATA] Jimin è sempre stato il nerd della scuola. Un tempo aveva degli amici. Aveva Namjoon, Suga, Jungkook, Jin, Jhope e V. Un giorno diventarono come tutti gli altri. Cosa aveva fatto loro Jimin? I suoi amici erano tutto ciò che aveva e ora...