Maybe I'm not Worthless [Italian Translation]

10| Perché siete qui?

JIMIN'S POV

Mi svegliai con mia madre che camminava nella mia stanza. "Tesoro, è ora di svegliarsi" sussurrò piano. 

Non posso andare a scuola, tutti ridono di me per quello che è successo ieri. Tossì e dissi debolmente: "Mamma non mi sento bene, posso restare a casa oggi?" fingendo nel migliore dei modi di essere malato. Mia madre probabilmente sapeva che non ero davvero malato, quindi non si era nemmeno preoccupata di controllare la mia temperatura. Era già in ritardo e così alzò gli occhi al cielo e disse: "Non so cosa ti succede, ma se hai bisogno di restare a casa puoi". Sorrisi mentalmente a causa della comprensione di mia madre. "Grazie mamma, buona giornata". Lei sorrise e uscì di casa per andare a lavoro. Mi sdraiai nuovamente nel letto pensando.

Perché Jin mi stava chiedendo se stavo bene? Gli importava veramente?

Non lo so.

Perché hanno iniziato tutti a maltrattarmi ad ogni modo? C'era una ragione per cui erano arrabbiati con me?

Un giorno tutto cambiò e non mi dissero mai il motivo. 

*flashback*

Mi svegliai e saltai fuori dal letto, mi vestii e corsi fuori dalla porta. Afferrai lo skateboard e ci saltai sopra fino a quando finalmente raggiunsi i ragazzi. "Hey ragazzi" dissi sorridendo mentre saltavo dallo skatebord per passeggiare insieme a loro. Rimasero in silenzio.

"Cosa c'è che non va?"chiesi preoccupato. Namjoon si girò per guardarmi. "Sai cos'hai fatto!"urlò spingendomi dal marciapiede, facendomi battere la testa sulla strada asfaltata. Saltarono giù e iniziarono a calciare i miei fianchi. "Smettetela, cosa ho fatto?!"urlai dai dolore. Jin si tirò indietro e mi guardò. "Sai cosa hai fatto idiota, smettila di essere stupido!". J-hope iniziò ad urlare, mentre continuavano a dare calci. Continuarono a picchiarmi, finché non iniziai a sanguinare e scapparono a gambe levate.

Tornai a casa zoppicando, chiedendomi perché lo avessero fatto. Mi ferirono un paio di costole. Il bullismo continuò da lì...

*fine del flashback*

Mi sdraiai lì, pensando a tutto quanto per quelli che sembravano minuti, ma in realtà erano sei ore, quando sentì bussare alla porta. Mi alzai dal letto e corsi di sotto. Mi chiesi chi fosse e pensai che forse mia mamma fosse scesa presto, infatti era chiusa a chiave. Aprì la porta per trovare ovviamente...Jin. E dietro di lui c'erano J-hope, Suga, V e Jungkook. Deglutì. Provai a chiudere la porta ma Jin la tenne aperta. "Ch-che cosa volete?" balbettai, con la paura che mi avrebbero fatto del male a casa mia.

Non mi ero nemmeno truccato, così poterono vedere tutti i lividi sul mio orribile viso. Non avevo paura di Jin, erano i 4 dietro di lui a spaventarmi. Continuavo a fissarli e Jin se ne accorse. "Rilassati Jimin, non ti faranno del male. Te lo prometto" disse Jin con un tono rassicurante. "Per favore, possiamo entrare?" disse Jin sorridendo.

Rimasi lì per un secondo, non riuscendo a trovare le parole da dire. Alla fine annuì solamente con la testa, mentre entravano uno ad uno. Chiusi la porta dietro di loro, mentre si guardavano intorno. Andai nel mio salotto e mi sedetti sul divano, mentre gli altri ragazzi lo seguirono. Io e Jin ci sedemmo nel divano e gli altri nelle sedie di fronte a me.

Abbassai lo sguardo cercando di nascondere la mia faccia, quando Jin sollevò la testa. "Va bene, non devi più nasconderti"disse gentilmente Jin. "Cosa vuoi?" dissi con rabbia. "Hai detto che non stavi bene. Ti aiuteremo" disse Jin. "Tutti voi? Perché vi interessa? A nessuno importa. Questo è solo uno stupido scherzo, non è vero? Namjoon è probabilmente fuori ad aspettare di versare qualcos'altro su di me" dissi quasi urlando. Strinsi i pugni, ma dopo un secondo le lasciai andare.

"Jimin, siamo tutti dispiaciuti per tutto il dolore che ti abbiamo causato. Vogliamo solo aiutarti. Vogliamo il tuo perdono" disse Suga piano. "No, uscite tutti da casa mia" dissi alzandomi da casa mia e andando in bagno, chiudendo la porta a chiave.

Rimasi seduto lì finché non li sentì finalmente andare via. Uscì e mi sdraiai nel letto. 

Bugiardi . Tutti loro sono bugiardi. 

Pensai prima di cadere in un sonno profondo.