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Canzoni per il capitolo:

Freya Ridings- Lost Without You.

Jason Walker- Hope You Find It Now.

Con la limousine di Gus ci allontanammo dalla scuola e, in religioso silenzio, raggiungemmo casa sua.

Il ragazzo al mio fianco guardava dritto davanti a sé, io, d'altra parte, non riuscivo ad aprire bocca e spiccare parola.

Non avevo niente da dire, niente per cui valesse la pena fiatare.

Svalutata e svuotata, privata della mia stessa anima, così da giorni la vergogna mi faceva sentire e nulla avrebbe mai potuto cambiare le cose.

Un video porno girava da tre giorni sulla rete e chissà quante persone, grazie ad esso, in quel momento mi stavano schernendo, per non parlare del fatto che i segni di quella violenza, sia fisica che mentale, mai sarebbero andati via dal mio corpo, ormai sfiorito come i petali di una rosa a cui non era stata data acqua per troppo tempo.

Ero in una situazione da cui difficilmente sarei uscita e anche riuscendoci, per sempre sarei stata etichettata come la delusione della mia famiglia, il disonore dell'impero Mullen, la fragile ragazza, quella che un tempo era la migliore in ogni campo, così spezzata da una cazzata adolescenziale.

Già sentivo gravare sul mio cuore le occhiate sprezzanti di ogni componente della mia famiglia e della società che, inconsapevolmente, mi stava distruggendo.

E, poi, fra me e Gus sarebbe finito tutto... fra me e quel ragazzo che tanta felicità mi aveva regalato non ci sarebbe stato più nulla.

All'improvviso la limousine si fermò: eravamo nel parcheggio sotterraneo. Scendemmo da lì e in pochi secondi mi ritrovai catapultata nel soggiorno di Gus, seduta proprio accanto a lui.

Tutto intorno a noi continuava a tacere e mai il vuoto, l'assenza di pensieri e parole, mi aveva terrorizzato come in quel giorno oscuro, uno dei tanti che in quel periodo tormentavano la mia vita.

Gus nel suo dolore sommesso, nella sua pur sempre presente fragilità appariva bellissimo e forte, capace di allontanare da me ogni mia preoccupazione.

Gus era in quel giorno, ma anche dal primo momento in cui aveva messo piede nella mia vita, l'unico spiraglio di luce nel buio del mio cuore.

"Non riesco ad accettarlo, cazzo!" esclamò e dopo tanto tempo, finalmente, sentii la sua voce.

Amareggiato e sconvolto, così lo avrei definito.

"Non la farà franca anche questa volta. Giuro su tutto quello che ho, che non gli permetterò di distruggerti." aggiunse, passandosi una mano fra i capelli.

"E invece si. Tu non farai nulla."

Immediatamente si voltò verso di me, completamente sconvolto.

"Come hai detto, scusa?"

"Hai già fatto abbastanza, più di quanto nessun altro abbia fatto in tutta la mia vita e te ne sono grata, ma non posso permettere che faccia del male anche a te.

Mi sta distruggendo è vero e credimi, fa davvero tanto male, ma questo è il mio inferno e non posso permettere a chi amo di farne parte." dissi con tono risoluto.

"Ma ti ascolti quando parli? Ti ha stuprato e con quel cazzo di video sta facendo passare un'immagine di te completamente sbagliata. Come potrei anche solo assistere a ciò e lasciare perdere? Come potrebbe la mia umanità permettermelo?" ribatté, guardandomi con quegli occhi verdi che, nonostante tutto il dolore, riuscivano ancora a scaldare il mio cuore.

Amore Bugia Gioco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora