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Canzoni per il capitolo:

Maisie Peters- Worst of You.

Ali Gatie- Running On My Mind.

"Cosa dovremmo fare?" ansimò Gus, staccandosi per un attimo da me.

Nel bel mezzo di una festa, noi ci stavamo ancora baciando, nel bel mezzo del caos, noi rischiavamo impudentemente.

"Una mente logica suggerirebbe di fermarsi, ma ora, qui, sono troppo lontana dalla logica per riflettere." ammisi candidamente e tornai a baciarlo.

Eravamo spariti da più di mezz'ora, ma poco mi importava dei nostri amici che, probabilmente, ci stavano cercando.

"Chiudi a chiave la porta..." ordinò, iniziandosi a spogliare.

Feci come richiesto e dopo essermi spogliata anch'io, tornai a scivolare fra le sue braccia, cullata dal piacere.

Le nostre mani ovunque, i nostri respiri e gemiti mischiati, le nostre labbra connesse, i nostri corpi intrecciati... un idillio di piacere, una caduta rovinosa, l'inferno e il paradiso e poi, semplicemente noi, sdraiati sul letto, completamente svuotati.

Cominciava a piacermi tutta quella storia, cominciava a piacermi fin troppo.

"Mai avrei creduto di desiderare qualcuno come desidero te, piccola..." esclamò dopo aver ripreso fiato.

Assolutamente d'accordo, senza dubbio potevo definirmi assolutamente d'accordo.

"Che ne dici? Torniamo dagli altri?" domandai, insicura sul da farsi.

Lui, però, scosse la testa, si rivestì e dopo avermi prestato una delle sue felpe, mi fece cenno di seguirlo.

Ci ritrovammo sul balcone della sua camera e, attraverso una piccola scala, salimmo ancora di più e arrivammo sulla terrazza panoramica del grattacielo: da lì, tutta New York si stagliava sotto i miei occhi increduli e, alzando di poco lo sguardo, una miriade di stelle illuminava il cielo... la natura e le costruzioni che si scontravano erano semplicemente uno spettacolo indefinibile

"Qui non ci troverà nessuno." annunciò con un sorriso a trentadue denti.

"Forse, non ho più paura di essere trovata." mormorai dopo poco.

"Cosa intendi dire, Bella?"

Per pochi secondi pensai alla risposta da dare e in quel breve lasso di tempo, per un inspiegabile motivo, le nostre labbra così come i nostri sguardi si intrecciarono.

Il mio cuore stava battendo all'impazzata per quel semplice gesto, il mio cuore che da sempre era stato accerchiato da uno spesso strato di ghiaccio si stava sciogliendo e in quel momento infinito che era unicamente nostro, sembrava che stesse battendo per la prima volta.

"Non ho più paura, non voglio più avere paura di essere me stessa e scappare. Non voglio." cercai di spiegarmi come meglio potei.

Per me non era facile aprirmi, ma con Gus tutto sembrava diventare più semplice.

"E' che devo sempre apparire al meglio, dimostrare di essere la migliore..." continuai, ma venni interrotta.

"Al meglio per te o per gli altri?"

"Per la società, questa bastarda società che ama imporre canoni, dettare leggi e una volta raggiunto l'apice di essa, prova in qualsiasi modo a farti sprofondare. E avevi ragione tu, Dio se avevi ragione nel dire che indosso sempre una maschera e sai qual è la cosa che fa più male? La cosa che fa più male è che per tutta vita ho portato una maschera senza neanche saperlo!"

Amore Bugia Gioco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora