"Dunque ragazzi, la visita finisce qui! Per questa sera siete liberi di andare ovunque vogliate, ma, ricordate, domattina dovrete essere in piedi nella hall dell'albergo alle otto." si raccomandò la nostra professoressa, al termine della visita presso il Kilkenny Castle, un castello meraviglioso a sud di Dublino.
Erano passati tre giorni dal nostro arrivo e la magica Dublino era entrata già nel mio cuore. E sì che pochissime città, nel corso della mia vita, ci erano riuscite.
"Professoressa, come alle otto?" domandò una delle mie compagne di classe di cui neanche ricordavo il nome. "Domani è anche sabato!" si lamentò e tutti noi scoppiammo a ridere.
Il programma era bello fitto e se non ci fossimo svegliati per quell'ora, difficilmente lo avremmo portato a compimento.
"Che facciamo ragazzi stasera? Ho adocchiato un paio di locali che non sono per niente male." esclamò Melanie, mentre ci trovavamo da Starbucks, seduti in cerchio, a sorseggiare i nostri frappé e cappuccini.
La notte precedente, infatti, chi più chi meno, l'avevamo trascorsa tutti in bianco.
"Io starò con i ragazzi della squadra." rispose per primo Cameron. "Ed insieme a noi ci saranno le cheerleader." aggiunse guardandomi dritto negli occhi.
Pensava davvero che potessi gelosa di lui? Era veramente folle... folle e malato.
"Potresti portarli con noi in questo locale." disse Sophie, vogliosa di carne fresca.
In effetti, da quando Martin l'aveva per così dire mollata, era rimasta completamente da sola.
"Escluso. Quella gente non fa parte del nostro gruppo." mugugnò Gus ed io scoppiai a ridere.
"Qualche problema?" borbottò ancora, guardandomi di traverso.
"Neanche tu facevi parte del gruppo, eppure sei ancora qui." lo presi in giro.
Sebbene fossimo fidanzati, certe cose non riuscivano proprio a cambiare e i nostri litigi erano diventati ormai parte del gioco. Un gioco che mi faceva impazzire.
"Sei davvero divertente Mullen!" ridacchiò. "Come un palo..."
"Ragazzi! Non litigate!" per fortuna Mina impedì che il litigio degenerasse e alla fine, decidemmo di lasciare Cameron per conto suo, organizzandoci senza di lui.
"Non ho mai amato così tanto una città!" ammise la mia migliore amica, quando verso sera ci ritrovammo a camminare tutti insieme per le strade della movida. Vestiti più sportivi del solito, avevamo infatti deciso di fare prima un aperitivo al Temple Bar e, poi, di passare la notte fra un locale e l'altro.
"Hai ragione, Jas, è veramente stupenda." asserì allora Aaron, ormai cotto come non mai della mia amica.
"Amico, così fai veramente pena." lo prese in giro Gus, quando restammo da soli.
"Eh?" bofonchiò lui e io scoppiai a ridere.
Per fortuna ad assistere al loro imbarazzante discorso c'ero solo io dal momento che gli altri stavano o al bagno o pagando il conto o cercando un nuovo locale dove spostarci. Dublino era piena di locali interessanti e il nostro folle obiettivo era provarli tutti.
"Non è il modo giusto di provarci con una ragazza, anche se già andate a letto, non la conquisterai così." spiegò il mio fidanzato, mentre era intento a baciarmi sul collo.
Ci trovavamo seduti su alcune poltroncine, praticamente soli, e così Gus aveva deciso di approfittarne per uno dei nostri momenti di intimità. Quando stavamo con gli altri, invero, era piuttosto restio a concedersi in atti di passione sfrenati in quanto desiderava che ciò che di romantico c'era fra noi, fosse solo nostro.

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Amore Bugia Gioco.
Fiksi RemajaNell'alta società molto spesso si confonde l'avere con l'essere, i Soldi con i Sentimenti e la Fiducia con il Fondo fiduciario. Bella Mullen è un angelo sperduto, dalle ali nere, che per tutta la vita non ha fatto altro che affondare gli artigli nel...