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Canzoni per il capitolo:

Gabrielle Aplin- My Mistake.

Nick Talos, David Spetker- Straight To The Heart.

Quella sera doveva essere la mia sera, quella sera la vera stella dovevo essere io stessa.

Ed effettivamente, sulla terrazza dell'albergo della signora Blake, l'unica stella che ogni ragazzo dell'Upper East Side rimirava ero io nel mio abito lungo turchese firmato Elisabetta Franchi abbinato ai miei iconici tacchi... un aspetto completamente diverso da quello che avevo quando ballavo per il locale di Gus, saltando da un palo all'altro.

"Sei meravigliosa amore mio." sussurrò al mio orecchio Gus, non appena fummo un attimo da soli.

Infatti alla festa non solo si trovava praticamente tutta la mia scuola, ma almeno un centinaio di paparazzi si era appostato davanti all'hotel per intervistarci. Neanche fossimo stati due celebrità! O, forse, un po' lo eravamo... e da settimane tutta New York parlava della nostra storia.

"Oh Gus, so bene quanto ti alletti l'idea di vedere il mio corpo senza questo vestito..." mugugnai a mia volta sul suo collo, sentendo, immediatamente, la sua eccitazione.

In tutta risposta un'occhiataccia! Come osava?!

"Non mi sfidare, Mullen..." grugnì, stringendo la presa sul mio fianco.

Fortunatamente i fotografi erano altrove, altrimenti questa scena si sarebbe trasformata nell'ennesima prima pagina della rivista di turno.

"Butler, sai che sfidarti è il mio passatempo preferito?!"

"Non sfidare il diavolo, altrimenti ti scotti..." ammiccò, posando le sue labbra sul mio collo.

Rimanere concentrati e aiutare Jasmine stava diventando veramente troppo difficile...

"Io sono il fuoco, Gus, io brucio. Brucio sempre e sono tempesta..."

E dopo averlo stuzzicato, lo lasciai lì, in mezzo alla pista, come un'idiota.

Povero illuso...

"Tu e Gus siete davvero belli..." constatò Aaron, venendomi incontro insieme a Martin.

"Anni e anni passati a provarci con te, per vederti al suo fianco..." commentò Martin, scherzando.

In effetti, un po' mi dispiaceva per il piccolo Khalifa e per le sue speranze infrante, ma mai sarei riuscita ad amare il fratello della mia migliore amica: sarebbe stato come amare mio fratello.

"Mimi, se vuoi c'è Sophie..." ridacchiai senza farmi sentire dalla diretta interessata.

Forse non avrei dovuto far tabula rasa ad una mia cara amica, ma trovavo la cosa terribilmente divertente ed ero ancora, dopotutto, una stronza.

"Per favore, Bella!" mi pregò occhi verdi, quasi disperato.

Che mi fossi persa qualcosa?

"Cosa è successo Khalifa che io non so?" indagai prontamente, dal momento che detestavo essere all'oscuro e lontana dai drammi.

"Avanti Mimi, diglielo..." lo prese in giro Aaron e subito capii, definitivamente, che qualcosa c'era stato.

"D'accordo, ma non farne parola con nessuno: Jasmine non deve saperlo, intesi? E' un segreto fra noi tre." mi implorò Martin e per poco non scoppiai a ridere.

Seriamente credeva che potessi tenermi un segreto per me e non spiattellarlo davanti alla mia migliore amica? Comunque, scossi il capo e promisi.

"E' successo tutto la notte di Capodanno, proprio qui. Eravamo tutti così ubriachi e dallo stare tutti uniti in gruppo, al ritrovarci in una suite solo io e lei il passo è stato davvero breve... ed è stato così che me la sono fatta." ammise, svelando il gossip del secolo.

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