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Come previsto, non appena arrivai a scuola gli occhi di tutti erano puntati su di me. Ormai non mi faceva più neanche effetto.

Quello che mi fece, però, preoccupare fu lo schiaffo che mi tirò Mina non appena mi vide.

"Mio fratello, seriamente?" domandò scioccata.

Sbuffai, pronta a leggere l'ennesimo falso gossip su di me e sebbene quella volta me la fossi cercata, lo avevo fatto per una giusta causa.

"Dimmi che non è vero, che è soltanto un fotomontaggio." mormorò Gus, venendo verso di me con in mano un giornale fresco di stampa.

Maledetti paparazzi! A volte, avrei desiderato svanire nel nulla ed essere completamente dimenticata da tutti.

In tutto quel caos, poi, gente come Cameron e Melanie stavano in disparte a sogghignare, felici e contenti di vedermi in difficoltà.

"Gus, è successa la stessa cosa con Cameron. Perché con te dovrebbe essere diverso?" ridacchiò inviperita Sophie.

Giusto, anche lei e la sua patetica cotta dovevano essere furiose nei miei confronti.

Quanti problemi che mi toccava affrontare per difendere il mio amico.

"Gus, posso spiegare." dissi solamente, stanca di combattere contro ogni voce falsa messa in giro su di me.

"Esatto, non è come pensi!" annunciò Martin, entrando nel cortile con addosso ancora i vestiti della sera precedente.

E così, era rimasto a Yale con Colin. Menomale, almeno quello scoop era servito a qualcosa.

"Meglio per voi due che diciate la verità." scosse il capo Jasmine.

Era comprensibilmente delusa da me, ma se solo avesse saputo.

"Possiamo parlarne con calma?" li pregai, già stanca.

Se il buongiorno si vedeva dal mattino, quella sarebbe stata una giornata veramente orribile.

"Adesso non voglio ascoltarti, ci vediamo dopo." borbottò Gus ed entrò a scuola.

Decisi così di inseguirlo e rincorrerlo fino alla sua classe: poco mi importava di coprirmi ancora più di ridicolo, tutto ciò che contava per me, in quel momento, eravamo noi e il nostro amore.

"Gus, ascoltami!" urlai, afferrando la sua mano.

A quel contatto sentii come una scossa dritta al cuore e poco dopo notai che, anche lui, aveva i brividi.

C'era speranza, ne ero certa. Anche perché se non ci fosse stata, per me vivere non avrebbe avuto più senso.

"Tutte quelle promesse, i ti amo, tutto quello che abbiamo rischiato per stare insieme. Dimmi, c'era qualcosa di vero in tutto questo? O mi hai solo usato?" sussurrò con la voca incrinata.

Oh Gus, come puoi chiedermi davvero questo? Quando il mio cuore va avanti solo per te, quando nella mia mente ci sei solo tu? Come puoi chiedermi veramente questo se nella mia vita tu sei l'unica verità in un cumulo di bugie e giochi?

"Credimi, amore mio, vorrei che ci fosse stato qualcosa di falso tra noi, credimi e sai perché? Perché so perfettamente che nessuno sarà mai come te, che il mio cuore non amerà mai nessuno se non te e fa male, fa dannatamente male.

Amarti e sapere che sei tutto ciò che mi rende felice è la mia dannazione, la mia condanna in questa vita. Questa vita che niente vale se tu non ci sei." esclamai piangendo.

Mai ero stata così sincera, mai così chiari erano stati i miei sentimenti perché mai per qualcuno avevo provato così grande amore e dolore allo stesso tempo.

Amore Bugia Gioco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora