Canzoni per il capitolo:
Mokita- More Than Friends.
Calum Scott- Need To Know.
Iniziò a piovere nel tardo pomeriggio di quella che potevo chiaramente definire la giornata peggiore della mia vita, iniziò a piovere nel tardo pomeriggio, proprio quando mi ero appena rinchiusa in camera mia e lì vi ero rimasta fino a sera.
Il cielo si stava tingendo di rosso, di un rosso tenue pronto a mischiarsi con il grigio delle nuvole e della pioggia, nella mia testa i pensieri continuavano a maciullarmi ed io non sapevo più cosa fare.
La foto postata da Cameron, infatti, aveva raggiunto in poche ore oltre diecimila condivisioni e sicuramente Gus l'aveva vista, perdendo completamente la stima che nutriva nei miei confronti.
Quanto ai miei sentimenti, decisamente confusi, non sapevo che posizione prendere: uscire allo scoperto o continuare a fingere?
E, sopratutto, cosa c'era di reale e considerevole fra me e quel ragazzo?
Gus Butler era un ragazzo meraviglioso, davvero bello sia di lineamenti che di fisico, dal passato tormentato e dalle iridi ingannevoli, capace di confondermi e portarmi lontano con i suoi discorsi astratti che mai avevo affrontato con qualcuno.
Ad affascinarmi, però, non era l'eterea bellezza o la sua statuaria altezza, bensì il suo modo di guardarmi, di perforarmi l'anima e di farmi sentire un'altra persona, forse migliore, ma non si trattava solo di questo, di un semplice gioco di sguardi. Noi eravamo molto di più, due anime così sole, complete solo se vicine, due cerchi in un mondo di ellissi.
Chiusa a chiave nella mia camera, con la musica a palla che rimbombava nelle orecchie, ci misi un po' a capire che qualcuno stesse bussando alla porta.
"Chi è?" domandai freddamente.
Se si fosse trattato di mia madre, di certo non l'avrei fatta entrare.
Il nostro rapporto andava complicandosi di giorno in giorno e sebbene cercassi di perdonarla, di passare sopra ogni suo vizio, lei si allontanava sempre più da me.
"Forse la risposta più corretta sarebbe: cosa porti?" la voce della mia migliore amica scacciò via ogni pensiero e immediatamente le aprii.
Era nostro costume nei momenti di sconforto sorreggerci a vicenda e lei era qui proprio per questo: starmi accanto e impedire che cadessi.
Nella mano destra teneva una busta di Balenciaga mentre nella sinistra una busta proveniente dal mio ristorante italiano preferito.
"Sei sempre la migliore, Mina!" sussurrai, abbracciandola e ovviamente, facendo cadere tutto a terra.
"Modestamente!" sorrise e la imitai.
Sapevamo entrambe che il nostro discorso non sarebbe terminato quella mattina da Gus, avevamo ancora molto da raccontarci e quella serata, in cui ci sarei stata solo per lei, era l'ideale.
"Questa è per te!" disse passandomi la busta di Balenciaga che immediatamente aprii.
Non appena vidi al suo interno la borsa che desideravo da mesi se non da anni, per poco non le saltai addosso.
"Sei una matta, Jasmine Khalifa sei una matta, ma ti amo da morire!" strillai, continuando ad abbracciarla.
In tutta risposta la mora scoppiò a ridere e mi tirò un cuscino.
"Per la mia migliore amica questo ed altro. Ricordi? Sempre insieme, fino alla fine." mi ricordò le nostre promesse e fui costretta ad annuire.
In effetti, era da tutta una vita che ci spalleggiavamo a vicenda e mai la cosa sarebbe cambiata, mai nessuno sarebbe riuscito a dividerci.

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Amore Bugia Gioco.
Teen FictionNell'alta società molto spesso si confonde l'avere con l'essere, i Soldi con i Sentimenti e la Fiducia con il Fondo fiduciario. Bella Mullen è un angelo sperduto, dalle ali nere, che per tutta la vita non ha fatto altro che affondare gli artigli nel...