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"Allora, cosa ci facevate voi due insieme, nel letto, nudi?" esclamai, alzando gli occhi in modo piuttosto ambiguo.

"Non sono affari tuoi, Bellissima..." mi prese in giro Aaron.

"Oh sì che lo sono! Si tratta pur sempre della mia migliore amica!" replicai divertita.

Dopo un piccolo, quanto inutile battibecco, io e i miei amici ci eravamo accomodati con tanto di coperte e biscotti sull'enorme divano situato nel moderno salone della casa.

Un angolo che, ovviamente, non aveva niente a che spartire con la mia sala cinema, dove, però, conservavo alcuni dei ricordi più belli della mia infanzia.

"Ricordi quando la domenica pomeriggio giocavamo a bambole su quel tappeto? Litigavamo sempre per le pentoline e, alla fine, arrivava Martin con tutti gli altri, pretendendo di vedere i cartoni animati e giocare con le macchinette." sospirai, ricordando quei giorni lontani.

"Avevamo quattro, al più cinque anni e tutto era così semplice..." sospirai ancora, completamente frustrata.

"Forse tutto era più semplice, ma noi siamo ancora qua e ci saremo sempre l'uno per l'altro. In fondo, siamo amici per la vita..." mi rispose Aaron, forse intuendo il punto del discorso.

"Bella, prima accennavi ad un litigio con Gus: cosa è successo? Perché sei venuta qui in piena notte?" domandò, invece, Mina.

Cosa avrei dovuto fare? Tradire la persona che amavo, raccontando la verità, con la certezza di poter contare sull'aiuto dei miei amici e proteggerlo o mentire, mentire ancora fino a diventare io stessa un'enorme bugia?

Era meglio ferirlo una volta, con il rischio di perderlo, certa, però, di metterlo al sicuro o non fare nulla, agendo da ipocrita?

"La madre di Gus è viva." ammisi.

"Non è possibile, so perfettamente che è morta!" ribatté Aaron.

"E' quello che credeva anche Gus, fino a pochi mesi fa. E' tornato a New York per questo, dopo aver trovato una foto nell'ufficio del padre. L'ha incontrata, stanno "ricucendo" il loro rapporto, ma io non riesco a fidarmi. Quella donna ha qualcosa che non va e sento che gli farà del male, ma non mi dà retta, non vuole ascoltarmi!" sbottai al limite dell'esasperazione.

Mantenere un segreto se si ama qualcuno era un'arma a doppio taglio, e liberarsene era come tradire la fiducia dell'amato, ma come avevo imparato e compreso, poteva anche essere l'unica via di salvezza.

"Tipico di Gus quando sa perfettamente di essere nel torto. Nega, nega, nega... fino alla morte nega la verità e allontanando chi ama, crede che la sua illusione possa trasformarsi in realtà. Non so bene come sua madre possa essere viva, ma ricordo bene il modo in cui Simon ne parlava." spiegò tranquillamente il mio amico, l'unico che conosceva da prima di me Gus e che, forse, poteva aiutarmi.

"Cioè?" esclamò Mina.

"Sicuramente ne è stato innamorato, ma quella donna gli ha distrutto la vita: diceva sempre che era una bugiarda, una manipolatrice. Io, dal mio canto, ho sempre pensato che c'entrasse qualcosa con tutti gli affari delle nostre famiglie, ma più non so."

Se le parole del mio amico erano vere, e di ciò non potevo dubitare, allora eravamo in guai seri. Una bugiarda, manipolatrice sarebbe stata capace per i suoi interessi di far sprofondare Gus nel baratro della sofferenza.

"Ma chi è? Possibile che non consociamo una donna del nostro livello?" si intromise Mina, cogliendo un altro punto fondamentale della vicenda.

Mi affrettai, così, a raccontare gli altri inquietanti dettagli e Aaron ne rimase profondamente sorpreso.

Amore Bugia Gioco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora