Nell'alta società molto spesso si confonde l'avere con l'essere,
i Soldi con i Sentimenti e la Fiducia con il Fondo fiduciario.
Bella Mullen è un angelo sperduto, dalle ali nere, che per tutta la vita non ha fatto altro che affondare gli artigli nel...
"Equilibrio: la nostra vita, se così vogliamo dire, è come sospesa, attaccata ad un fragile filo, a volte un po' instabile, altre volte un po' più teso, capace di determinare qualunque nostra scelta che, in un giorno molto lontano, ci porterà al semplice essere, al più semplice e puro "sono."Questo pensiero, quest'idea così particolare e fuori dal comune non faceva altro che tormentarmi, assillandomi nel profondo del mio cuore.
Quella notte, il mio equilibrio si era inevitabilmente rotto e io ero definitivamente scivolata via da quel fragile filo che mai mi aveva poi dato così tanta speranza.
Non sapevo ancora ben definire chi fossi né se mi piacesse la persona che stavo diventando... l'unica consapevolezza in me era il profondo senso di confusione che mi accompagnava da quando ero una tenera bambina.
Sentir pronunciare quella frase, quel famoso "Ti Amo", mi aveva destabilizzato e inevitabilmente, colta da un forte senso di spavento, ero così scappata nel cuore di quella notte uggiosa, abbandonando l'unico ragazzo, l'unica anima vera, che dimostrava di tenere a me.
Erano ormai le sette di sera di una domenica altrettanto uggiosa, quando dopo un lungo sospiro, decisi di immergermi nella mia vasca da bagno e perdermi nelle note di quelle canzoni che tanto mi piacevano.
Inevitabilmente, però, mi chiesi se fosse stato più gradevole ritrovarsi in mezzo ad una folla rumorosa, ma completamente priva di chiasso nella mia mente o in una stanza isolata dal resto del mondo, con le sole grida dei miei pensieri...e ancora oggi mi interrogo su quale delle due opzioni la mia ipotetica scelta sarebbe ricaduta.
Purtroppo, i miei pensieri non sembravano volermi lasciare e anzi, abbondavano la dose giornaliera di domande e quesiti, appesantendo notevolmente la mia psiche.
Finito di detergere il mio corpo, asciugati i lunghi capelli neri e applicato lo smalto rosso, ritornai in camera mia e per poco non cacciai un urlo, non appena vidi quell'enorme scatola rossa poggiata sul mio letto.
Chi mai poteva essere entrato nella mia camera, senza che io ne fossi a conoscenza? Mia madre era partita nuovamente con Leopold e Ben aveva il giorno libero...quindi, di chi mai poteva trattarsi?
Presi un respiro profondo, incerta sul da farsi, e infine, mi sedetti sul letto e senza poi troppa paura, aprii il pacco portato dal misterioso donatore.
"O mio Dio!" esclamai, letteralmente a bocca aperta, di fronte a quel prezioso e misterioso dono.
Un vestito blu elettrico, dall'ampia scollatura e dal vertiginoso spacco laterale, con alcune perline sul décolleté, era il famigerato contenuto.
Immediatamente lo tirai fuori e lo provai davanti allo specchio: era semplicemente meraviglioso e si abbinava divinamente ai miei occhi marroni.
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