Capitolo 42

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Shaw arrivò pochi minuti dopo proprio come aveva detto Mason, non disse nulla, si limitò solamente a liberarmi con un'espressione di scuse in volto e lasciò la camera per darmi un pò di privacy, cosa alquanto strana visto il carattere esuberante di Shaw ma approfittai della situazione per calmarmi. Quei pochi minuti di attesa che a me erano sembrate ore mi erano bastati per prendere una decisone. In tutta la mia vita non ho mai chiesto il permesso a nessuno e ho sempre fatto di testa mia, certo molte delle mie azione erano discutibili ma non avrei più chiesto il permesso per tornare nella mia cazzo di casa e se volevo dello spazio me lo prendevo. Una vota calma abbastanza raggiunsi Shaw che era seduto sul divano e stava guardando una replica di una partita di calcio.

"Hey." Lo salutai andandomi a sedere anche io sul divano.

"Alex." Mi fece un cenno con la testa abbassando il volume della televisione.

"Scaricherai la tua rabbia su di me oppure la conserverai per Reed?" Sul suo volto c'era il suo sorrisetto impertinente ma si vedeva chiaramente che era un pò preoccupato per quella possibilità. Per quanto mi sarebbe piaciuto avere un sacco da boxe ambulante in questo momento non era lui la mia fonte di rabbia.

"Sei salvo non ti preoccupare."

"Bene perché non vorrei che questo bellissimo corpo si rovinasse, sai come ho delle donne da accontentare." Mi dimenticai per un secondo del mio obiettivo e analizzai Shaw, decisamente era sexy. Alzai gli occhi al cielo ridendo.

"Non sia mai che qualcuno deturpi quel bel visetto da surfista imbecille eh" molte persone a volte si offendevano per certe battute ma per fortuna Shaw non era una di quelle. Essendo cresciuta circondata da maschi ed avendo lavorato con una percentuale di maschi nei momenti liberi non potevo far altro che ascoltare le loro conversazione e ovviamente ho assorbito il loro sarcasmo tagliente cosa che a parere di molte persone non dona su una ragazza come me. Ho sempre odiato quando me lo ripetevano.

"che ne dici se sfruttassimo il tempo che ci rimane guardando un bel film?" L'idea mi intrigava, non me ne potevo andare adesso perché Shaw non me lo avrebbe permesso e sinceramente mi andava di passare la serata sul divano a non fare nulla.

"Ci sto."

Per il resto della serata parlammo del più e del meno, ordinammo due pizza extra large e facemmo una maratona di Hangover. Alla fine, stremata non mi accorsi neanche di essermi addormentata sulla sua spalla.

"Cazzo fa male." Shaw si lamentò ma ero troppo intorpidita dal sonno anche solo per aprire gli occhi

"Non è stata colpa mia se si è addormenta su di me." Emetto un piccolo gemito di protesta coccolandomi di più sulla fonte di calore a cui sono appoggiata.

"Merda." Doveva decisamente chiedere la bocca, avevo un sonno tremendo.

"Mhm Shaw chiudi il becco." Mormoro infastidita.

Vengo afferrata e sollevata e solo allora decido di aprire gli occhi e rinunciare al mio sonno. I lineamenti di Mason sono la prima cosa che vedo e piano piano capisco la situazione. Merda mi sono addormentata su Shaw e Mason ci avrà trovato cosi. 

"Ciao piccola." Dal tono di voce non sembra arrabbiato quindi forse potrò tornare a dormire tranquillamente. A caval donato non si guarda in bocca. Cerco di prepararmi la migliore espressione dolce e assonata ma poi il sonno svanisce lentamente e subentra la rabbia. 

Mi ha lasciata ammanettata ad un cazzo di letto.

Faccio leva sugli addominali e mi libero dalle sue braccia anche più facilmente di quando mi aspettassi visto che non se lo aspettava. Sia Mase che Shaw mi fissano come se avessi perso la testa.

Even in the dark there can be lightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora