Capitolo 45

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Guardai il mio riflesso nello specchio ammirando il capolavoro di Autumn, i miei capelli scendevano lungo le spalle in delle magnifiche onde, il trucco non troppo pesante si abbinava perfettamente al mio vestito scintillante. Indossavo un tubino striminzito nero   con le spalle scoperte attraversate da tre fasce di brillantini che univano i due lembi del vestito.

"Pensi che sia una buona idea?" Smisi di fissarmi allo specchio e rivolsi la mia attenzione verso Mase che era rimasto in un'angolo della camera da letto per tutto il tempo. Sentendosi chiamare alzò la testa dal pavimento puntandola verso di me. Si prende qualche secondo per osservare ogni dettaglio del mio vestito e io non potetti  fare a meno di sentire il solito calore in mezzo alle gambe, poi quando sembrò soddisfatto si alzò lentamente e mi venne di fronte.

Le sue enormi mani vagavano sui miei fianchi mentre mi avvicinò a lui.

"No ma farò in modo che sia sicuro." Era passato già molto tempo dal mio incidente, ormai il dolore era quasi del tutto passato se non in certi punti ma questo non mi avrebbe impedito di combattere al meglio della mie abilità e questo Anthony lo sapeva bene, ma nonostante ciò non c'erano alcune notizie di lui.

Potrebbe attaccare a momenti o tra qualche settimana, tutti mi guardavano cercando risposte che non potevo dargli, certo lo conoscevo bene ma la sua mente malata è imprevedibile.

"E' una cosa stupida vero? Andare a festeggiare mentre la nostra vita è appesa ad un filo." Sussurrai mentre fissavo il nulla. Era davvero una mossa azzardata e per accorgermene io stessa significava che era una stupidata.

"Farò in modo che tu abbia questa serata piccola." La determinazione era ben visibile nei suoi occhi e mi domandai perché. Normalmente avrei messo la mano sul fuoco che si sarebbe opposto a questa serata ma sembrava stranamente tranquillo. Dopo aver finito l'allenamento con Max, Mason avevo uno strano sguardo negli occhi, totalmente diverso da quello con cui ci eravamo lasciati quella mattinata, nella sua espressione sembrava volteggiare delle nuvole nere ma io stessa ho avuto lo stesso sguardo cosi tante volte che ho dato per scontato che fosse la stanchezza ma adesso lo guardai e mi sembrava di guardarmi allo specchio, guardavo la me di 5 anni fa che sorrideva tranquillamente mentre dentro nascondeva una valanga di segreti.

Lo avvicinai e unii le nostre labbra lasciandomi trasportare come capitava sempre. Chiedere se c'era qualcosa che non andava non avrebbe funzionato. Mason è sempre stato un uomo che dice le cose come stando e qualunque cosa stia omettendo non la dirà solo chiedendogliela gentilmente e se pensa che io sospetti qualcosa la nasconderà ancora di più quindi l'unica cosa che potevo fare è osservare e fidarmi di lui.

Quando ci staccammo entrambi eravamo senza respiro, ero eccitata e si poteva ben sentire nelle mie gambe.

"Per quanto detesti l'idea è ora di andare." Il suo pollice mi accarezzò la guancia, poi le sue labbra si posarono sulla mia fronte e Mason uscì dalla stanza. Per un instante sentii il mio corpo congelarsi, a Mason non importava di arrivare in orario quando c'erra di mezzo di il sesso, mai e invece adesso non mi guardava negli occhi neanche per un instante e sembrava quasi che scappasse da me. Presi un grosso respiro e mi girai verso lo specchio, osservai la mia figura per un'ultima volta poi  rilasciai andare l'aria incanalata e raggiunsi Mason fuori. Che lo voglia o meno i segreti alla fine uscivano fuori e io lo sapevo meglio di chiunque altro.


Il Dj stava suonando "Don't stop the music" di Rihanna appena entrammo, il locale era strapieno di gente mentre cercavamo di attraversarlo per arrivare nel privè. Nel pomeriggio Blake aveva fatto un paio di telefonate per ottenere un tavolo solo per noi ma guardando tutta questa gente mi meravigliai che ci fosse riuscito. Il nostro tavolo si trovava in una parte abbastanza appartata del piano di sopra.

Even in the dark there can be lightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora