Prima, a detta degli altri sono rimasta rinchiusa in bagno per due ore di fila, subito dopo che Mason si è chiuso la porta alle spalle sono crollata sul pavimento, le lacrime che avevo trattenuto cosi a lungo mi hanno prosciugata ma non sembrava mai abbastanza, ancora adesso non è abbastanza. Le immagini di quello che mi aveva fatto scorrevano veloci nella mia mente, le sensazioni sembravano cosi reali che per poco non ho avuto un'attacco di panico, l'unica cosa che mi faceva distinguere la fantasia dalla realtà erano i rumori nell'altra stanza, dove Mason mi stava aspettando.Alla fine mi sono imposta di alzarmi dal pavimento e di darmi una mossa, respirare era diventata una tortura e ho rimandato il mio sfogo a quando inalare dell'aria non farà più tanto male. Sotto la maglietta indossavo della biancheria che avevo notato di striscio ma non era la stessa della notte precedente. Spero vivamente che l'abbiano bruciata cosi come i miei vestiti, non credo che potrei vederli ancora una volta. Poi prima di levarmi tutto ho aperto l'acqua calda e ho lasciato che il vapore appannasse il vetro. Non ero pronta neanche a guardare il mio riflesso nello specchio. Solo quando sembravo un'ombra indistinta mi sono liberata della maglietta e delle bende e sono entrata sotto il getto. A fine doccia avevo finito tutto il bagnoschiuma e tutto lo shampoo nella doccia ma la sensazione di sporcizia era ancora attaccata alla mia pelle come un dannatissimo tatuaggio. Con gesti meccanici mi sono asciugata, le ferite bruciavano per via del sapone e dell'acqua ma non me ne importava. Qualunque dolore era meglio di quella puzza addosso. Mentre ero nella doccia mia madre mi ha bussato alla porta dicendomi che mia cugina mi avrebbe aspettato in stanza per cambiarmi le fasciature, quindi indosso la biancheria intima e una maglietta larga, lasciando per dopo i pantaloni della tuta. Affrontare mia cugina non mi entusiasmava molto, eravamo molto vicine, eravamo le uniche Maddox femmine ma lei era molto più grande di me quindi il nostro tempo dei giochi era durato poco ma poi è stata come una una di quelle zie fantastiche, quelle che ti fanno sgattaiolare fuori di casa per andare ad un party o con cui vai a far shopping insieme,come una sorella maggiore in pratica. Ogni anno passavamo insieme almeno due settimane quando ero a Seattle, avevamo sviluppato una vera e propria tradizione ma nonostante tutto era una Maddox e come ogni Maddox che si rispetti sarà incazzata per questa situazione. La figura chilometrica di Chloe entra nel mio campo visivo non appena lascio il bagno, le sue lunghe gambe sono coperte da un paio di jeans scuri con una felpa nera oversize da sopra, i capelli corvini racchiusi in una coda alta. I suoi zigomi sono come sembra in rilievo e mettono in evidenza i suoi occhi verdi. È sempre stata magnifica, più volte le ho ripetuto che avrebbe spaccato nel mondo della moda ma lei ha sempre avito un solo obiettivo: diventare medico e da quello che ho sentito ultimamente è sulla buona strada.
"Alex." Come mi aspettavo non sembra felice ma fortunatamente nemmeno incazzata nera, sollievo è l'emozione che domina i suoi occhi cosa che accetto più che volentieri, almeno non è pietà.
"Hey Chloe"
In pochi secondi mi ritrovo tra le sue braccia. mi stringe come mia madre mi ha stretto poco fa, come se non si spettasse di poterlo rifare e cercando di non stringermi troppo. Quando ci stacchiamo la vedo asciugarsi qualche lacrima furtiva e poi mi trascina sul letto.
"Senti dolore?" Le vorrei dire di svuotare tutta la morfina che ha nelle mie vene ma non sarebbe una mossa saggia. La morfina ha smesso di funzionare mentre ero in doccia e ora ogni passo mi costa una goccia di sudore.
"E'okay."
"Farò finta di crederti, non te ne posso dare altra, avresti bisogno di una bella lavanda gastrica per tutto lo schifo che credo ti abbiamo messo nel corpo e altra morfina non ti farebbe bene." Non ha tutti i torti, non so cosa mi abbiano iniettato ma era uno schifo. Prende delle garze dal letto e inizia fasciarmi sulle gambe dove ci sono delle ferite ancora aperte. Sembro una mummia. Distolgo lo sguardo e cerco di pensare a cosa dirò a Max. Sarà un putiferio. . Non ho chiesto a Blake se alla fina ha chiamato il numero che gli ho dato ma penso che l'abbia fatto e ciò significa che Max, Hailee, Caroline, David e tutta la mia squadra sono in attesa di un mio messaggio da più di 24 ore. Se io fossi stata loro me ne sarei infischiata del piano e avrei messo il culo sul primo aereo ma sono grata che non l'abbiano fatto. Non mi servivano altre persone preoccupate ma persone pronte all'azione.
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Even in the dark there can be light
ChickLit"Che hai intenzione di fare?" "Inizio a giocare sporco." Cosa ti resta quando ti viene tolto tutto senza che tu possa fare nulla? Alex era stata privata della sua infanzia in un modo atroce e quando l'incubo ricomincia decide che non può rivivere t...