Alcune settimane dopo:Osservai la mia famiglia riunita attorno il tavolo di casa dei miei genitori sorridere e scherzare e un senso di tranquillità si impossessò di me. Le settimane precedenti erano state delle vere montagne russe ma con Mason al mio fianco erano state sopportabili. Alcuni giorni dopo aver salvato Mason e Damien ci eravamo trovati tutti in casa di Mason per guardare un film ma mentre eravamo tutti lì, intorno alla televisione la mia mente non riusciva a smettere di pensare che non avevo chiuso la porta. Era un pensiero sciocco visto che ero circondata da gente che spaccava ossa per lavoro e di cui mi fidavo ma ero terrorizzata dal fatto di non aver chiuso quella stramaledetta porta. Mase e Damien furono i primi ad accorgersene o meglio ad accorgersi di me che tremavo come una foglia. Mason mi aveva sollevata e mi aveva portata in camera da letto e non appena toccai il materasso non riuscì a farne a meno e scoppiai a piangere. Il fatto che la porta fosse chiusa o meno non importava più perchè i miei demoni erano morti e solamente adesso stavo finalmente realizzando. In quel momento, tra le braccia dell'uomo che amavo stavo ricordando tutti i giorn, i mesi a scappare e a soffrire, tutto quello che io e la mia famiglia avevamo dovuto sopportare. Negli anni precedenti non avevo mai del tutto accettato cosa mi fosse successo, avevo sempre soppresso i miei sentimenti ma adesso li avrei dovuti affrontare uno ad uno. Non so quanto tempo dopo ma la porta di camera di Mason si aprì mentre io ancora piangevo tra le sue braccia, avvertii subito la presenza dei miei fratelli. Non dissero nulla si limitarono a prendermi la mano e mi lasciarono sfogare. "è finita davvero." sussurrai ad un certo punto.
"Si piccola è tutto finito adesso." la voce di Mase mi accompagnò per tutta la nottata. Era davvero finita e io dovevo comportarmi di conseguenza.
I giorni che seguirono il mio sfogo, Mason e la mia famiglia mi convinsero ad incontrare uno specialista per poter affrontare il dolore e alla fine accettai. avevo bisogno di aiuto, per troppi anni avevo ignorato il peso nel mio petto e adesso era il momento di affrontarlo. Il dottor James era l'unico in tutta la mia vita ad avermi saputa conquistare. Era una vecchia conoscenza di Shaw e lo vedevo due volte a settimana. Piano piano stavo affrontando i miei problemi e la mia famiglia mi era affianco ad ogni passo. Mi ero definitivamente trasferita di nuovo a casa e avevo lasciato la gestione dell'agenzia a Max. All'inizio non ne era contento ma alla fine mi aveva abbracciata e mi aveva fatto promettere che sarei tornata a Seattle almeno una volta al mese e io avevo accettato senza fare storie, avevo amato vivere lì nonostante tutto. Hailee invece adesso si trovava a dover affrontare David, voleva partire per dare una mano nei paesi colpiti dalla guerra ma appena David lo era venuto a sapere aveva usato il suo potere per fermarla. Finalmente cazzo. Quei due si punzecchiano da anni e finalmente David aveva fatto il primo passo. Inutile dire che Hailee non aveva apprezzato per nulla, lei era come me sotto questo aspetto, nessuno prendeva decisioni per lei. Avevano litigato per ore e alla fine Max e Caroline erano dovuti intervenire e adesso David stava cercando di non farsi ammazzare dalla mia amica. I miei fratelli mi avevano accolta nell'agenzia di famiglia e i miei cugini stranamente avevano deciso di tornare a vivere di nuovo qui. Logan era venuto a comunicarmelo con un buono per un altro tatuaggio e mi aveva fatto scoprire dai miei fratelli che ovviamente non erano stati contenti e avevano inseguito mio cugino per quasi tutta la citta. Blake, Shaw, Rex e Carter invece avevano investito in una nuova palestra e mi avevano costretto a insegnare almeno un'ora a settimana, a quanto pare volevano davvero imparare le mie mosse da ninja. Le ragazze avevano ripreso con la loro vita normale per quanto potesse essere e si erano inscritte nella palestra dei ragazzi e al mio corso perché anche loro volevano essere delle ninja cazzute o almeno quelle erano le parole di Beth.
Finalmente dopo tanto tempo ero felice, Mason mi era affianco giorno dopo giorno mentre tornavo di nuovo alla normalità. Lavorare insieme si era dimostrato dannatamente divertente e ero grata per ogni secondo passato insieme. E aveva assecondato ogni mio capriccio come la giornata di pioggia e cioccolata calda oppure come la casa con la staccionata bianca e il resto. Lui e i miei fratelli avevano iniziato il progetto pochi giorni fa e stava venendo su magnificamente .
Ero seduta circondata dalle persone che amavo e non potevo chiedere di più. Avevo ancora molta strada da fare per superare del tutto quello che mi era successo e non sapevo quanto sarei durata prima di combinarne una delle mie ma adesso sapevo che c'era speranza e che ne valeva la pena, valeva la pena lottare per la propria vita e per le persone che amavo.
Nota autrice.
Siamo giunti al termine. Sinceramente anche se sembra un clichè non mi sembra vero. Grazie a tutti per averla letta e spero che vi sia piaciuta l'avventura di Alexandra. Questa storia mi è rimasta nella mente per mesi e poi quando l'ho finalmente sviluppata è stato magnifico. Aggiusterò sicuramente qualcosa nelle prossime settimane ma nel frattempo mi godrò la storia cosi com'è.
Grazie a tutti e forse ci vedremo con qualche altro casino che Alex combinerà.
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Even in the dark there can be light
ChickLit"Che hai intenzione di fare?" "Inizio a giocare sporco." Cosa ti resta quando ti viene tolto tutto senza che tu possa fare nulla? Alex era stata privata della sua infanzia in un modo atroce e quando l'incubo ricomincia decide che non può rivivere t...