Capitolo 48

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Quando aprii gli occhi feci fatica a tenerli aperti, le orecchie fischiavano costantemente alimentando un sordo dolore alla testa. Provai a muovere le gambe e solo dopo più sforzi ripresi la sensibilità con tutto il mio corpo. Lo scuro della notte annebbiava tutto rendendo quasi difficile vedere cosa fosse successo. Sollevai il braccio destro e mi appoggiai a qualcosa di duro per tirarmi su, il mondo attorno a me iniziò a girare cosi mi tenni stretta al mio appoggio. Solo dopo che il mondo smise di girare e il fischio alle orecchio diminuì la realtà mi colpì. Seduta sulla terra non asfaltata osservai le macchine ribaltate e i miei amici che giacevano per terra.

La brutta sensazione, le luci e l'incidente mi ritornarono in mente. Il cuore sembrava voler uscire fuori dal mio corpo, il corpo mi doleva in ogni punto ma nonostante quello mi dovevo alzare.

"E' ora mia cara." Con uno scatto mi girai verso la voce e il mio cuore smise di battere per un secondo. La figura di Anthony era possente mentre mi guardava con il suo solito ghigno. Lanciai un'occhiata alle figure distese dietro di lui, dovevo controllare se erano ancora vivi. 

"Non ti preoccupare stanno tutti bene, li ho messi a dormire per un pò cosi che io e te potessimo avere un po di tempo." Cercai di pensare positivo e mi sforzai di credere che stavano bene anche se non mi fidavo dell'essere davanti a me ma per quel momento me lo sarei dovuta far bastare. Quale era lo scopo di tutto ciò?

"Era proprio necessario?" Ringhiai, dovevo alzarmi da terra ma non ero sicura che le mie gambe avrebbero retto il mio peso. Lui sembrò accorgersene perché il ghigno sulla sua faccia si espanse.

"No ma ho provato gusto nel farlo." La sua voce era veleno puro, identica a quella del padre. Mi porse la mano per alzarmi ma la scansai violentemente mentre obbligai le mie gambe a collaborare.  Non sarei rimasta a terra in uno scontro contro il mio demone. Guardai l'appiglio che avevo afferrato che scoprì essere la portiera della macchina, feci leva su di essa e lentamente mi alzai in piedi sotto il suo sguardo.

"E adesso cosa hai intenzione di fare?" Non avevo un piano vero e proprio ma  ero preparata per questo, lo ero ormai da cinque anni.

"Sarebbe troppo chiederti di seguirmi senza opporre resistenza?" Il mio sputo gli arrivò dritto in faccia e lo feci con una macabra felicita mentre vidi la sua maschera da uomo controllato cominciare a cedere.

"Basta tirarla per le lunghe Antony sono stufa marcia di te e della tua faccia." Mollai la macchina e feci un passo verso di lui. Quello che stavo per proporre era cosi stupido che mi sarei presa a schiaffi da sola ma quella situazione mi aveva stufata.

"Cosa proponi allora?" Osservai i miei amici stesi per terra e pregai che fossero tutti illesi, poi presi un respiro profondo ingoiando ogni dolore.

" Io e te adesso, niente trucchetti e niente uomini, ci prenderemo quello che ci spetta." La sorpresa era chiara nei suoi occhi e mentre pensava alla mia proposta io mi presi qualche secondo per respirare. Non era cosi che l'avevo pensato ma lo prenderò come viene. Di una cosa però ero contenta, nessuno dei miei amici avrebbe messo in atto un piano stupido per salvarmi la vita perché in quel momento era la mia resa dei conti.

"No " lo vidi fare un passo indietro mentre disse

"Non è ancora il momento giusto." Poi qualcuno mi afferrò e lui sparì dalla mia visuale. Due uomini cercarono di immobilizzarmi ma rubai la pistola a uno di loro me ne liberai facilmente. Col cazzo questa volta, razza di idioti.

Ma quando mi girai per affrontare Anthony di lui non c'era traccia. Esaminai ogni centimetro di terra che mi circondava ma di lui neanche l'ombra. Se ne era andato cosi non persi tempo. Non mi soffermai a pensare al motivo e mi misi a correre verso i miei amici. La prima che raggiunsi era Beth, era distesa sulla strada a pancia in giù ma respirava ancora e oltre un piccolo rivolo di sangue che le usciva dal braccio non sembrava avere altre ferite. Controllai mano a mano tutti quanti mentre il cuore mi pompava al massimo e quando controllai Shaw per ultimo il panico mi assalì. Ne Damien ne Mason erano da qualche parte e capii esattamente quale fosse il vero motivo di tutto quello. Il fiato mi si mozzò ma velocemente recuperai il mio cellulare e chiamai Logan. Avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse, urgentemente.

Rispose dopo solo due squilli.

"Si?" La sua vice era assonata segno che l'avevo appena svegliato.

"Li ha presi."sussurrai mentre le mie gambe cedevano.

"Lexi? Lexi che succede?"

"Log li ha presi." Sapevo che poteva succedere ma speravo che si limitasse a me, che non toccasse le persone che amo, che stupida che sono stata.

"Ti ho trovata pulce okay? Stiamo arrivando."

Quello che successe dopo lo ricordo sfocatamente, so solo che Logan mi ha trovava appoggiata al rottame della macchina noleggiata di Max mentre il resto dei miei cugini cercava di far svegliare i miei amici. Di sfuggita vidi anche Chloe mentre tamponava una piccola ferita di quello che credo essere Shaw. Logan, Ethan e Grayson mi aiutarono ad alzarmi e mi portarono in una macchina.

"Li ha presi." Sussurrai di nuovo e sembrava essere la sola cosa che ero capace di dire.

"Lo sappiamo, li stiamo cercando." Poteva accontentarsi di uno solo ma lui sapeva bene l'importanza di entrambi per me. Avrebbe potuto prendere anche Hunter e Kenton ma cosi mi avrebbe distrutta e lui voleva giocare con me. Ma senza il mio gemello sentivo di non poter respirare e senza Mason mi sembrava di cadere in mille pezzi perché so cosa avrebbe  fatto ad entrambi, conoscevo ogni sfumatura di quello che aveva intenzione di fare. Damien è stato fondamentale per me mentre ero con lui, era per lui che rimanevo lucida, per lui che continuavo a respirare mentre il panico mi soffocava ed era la sua la voce che mi faceva aggrappare alla vita e Anthony lo sapeva e una parte di lui incolpava Damien per non essere riuscito a spezzarmi; ma la figura di Mason non ha mai avuto una vera faccia, sapeva che sarei fuggita, sapeva che prima o  poi avrei trovato un modo e che in qualche modo mi sarei costruita una vita e durante le parecchie notti passate insieme adorava raccontarmi cosa avrebbe fatto all'uomo con cui avrei legato e adesso che quell'uomo non era solo una figura ma bensì una persona reale in carne ed ossa vorrei tanto essere stata più forte e averlo rifiutato.

"Li troveremo." Grayson mi passò una bottiglia d'acqua che però rifiutai ,no non li troveranno perché loro non lo conoscono ma io si e sapevo esattamente dov'erano. Mentre aspettavo l'arrivo dei miei cugini avevo pensato ad ogni luogo possibile in cui si sarebbe rifugiato, quello giusto era stato il primo che mi era venuto in mente ma avevo sperato fino alla fine di essermi sbagliata, alla fine mi era sembrato chiaro che li avesse portati nel luogo che odiavo di più. Questa non ero io, la paura di quello che potrebbe fargli mi aveva agghiacciata ma ormai la rabbia aveva sciolto quella paura.

Lo avevo avvertito di non toccare la mia famiglia, ero cosi stanca di questo suo gioco, mi vuole?

Mi avrà.

Ma alla fine si pentirà di questa scelta.

"Dove stai andando?" Non mi ero accorta di essermi alzata finche Grayson non mi bloccò prendendomi per il polso.

"Voi non potete trovarli ma io si." Cercai di liberarmi dalla sua presa ma non mollava.

"Hai promesso che l'avremmo fatto insieme." mi afferrò le braccia mettendomi difronte  a lui. 

"Si l'ho promesso ma non c'è tempo Grayson."

"Quindi che pensi di fare? Vuoi presentarti ovunque li tenga da sola e fargli il culo? Osserva bene dove ci troviamo, poteva uccidere la maggior parte delle persone che tu ami ma non l'ha fatto, in questo gioco l'unico che sta vincendo è lui quando invece potremmo essere noi."

Osservai i miei amici distesi l'uno vicino l'altra mentre le mie cugine cercavano di farli svegliare. Ha ragione, potevano essere tutti morti e io non avrei potuto farci nulla ma ognuno di queste persone era qualificata per situazione del genere, sapeva gestire situazione di merda perché ognuno ha avuto i suoi problemi e alla fine ne è uscito vivo. Ho fatto da sola per cosi tanto tempo, e quando avevo sfiorato la morte ho promesso che avrei coinvolto tutti perché questa alla fine non è sola la mia battaglia. Quando Blake si sarebbe svegliato sarebbe stata anche la sua perché Mason è suo fratello, cosi come Beth perché ama Damien con tutta se stessa e così come tutti gli altri. Logan venne avanti e poggiando le mani sulle mie braccia mi strinse a se "Aspetta ancora un pò, le ragazze stanno svegliando tutti, rimettiti in sesto, troviamo un piano e partiamo. Hai detto che il bastardo ti conosce bene quindi si aspetta che tu corra li, sa che non vorrai portarti dietro tutte le persone che ami per paura che vengano ferite ma quello che non sa è che noi siamo una famiglia e se colpisci uno di noi colpisci tutti quanti. " qualcosa nelle sue parole riuscì a convincermi, avevo bisogno di ognuno di loro per fare questa cosa perché da sola non potevo farcela.  Lo odiavo ma ne ero consapevole.Ha dichiarato guerra alla mia famiglia e avrà quello che merita una volta per tutte .

Even in the dark there can be lightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora