Capitolo 2

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Ogni singolo dettaglio dell'edificio sembra che sia uscito da qualche magazine d'interni e l'intero palazzo urla moderno e soldi da ogni poro. Per alcuni secondi rimango impalata a fissare quello che mi circonda. Ne hanno fatta di strada i miei fratelli.

Appena entrata, una signora alta e formosa dietro a una scrivania di vetro, mi ha indicato gli ascensori per salire al piano della Maddox Investigation con un sorriso caloroso.

Ho scoperto che l'intero palazzo è di Hunter, ma l'ha affittato a diverse agenzie visto il vasto spazio residuo. C'è di tutto, da avvocati a medici.

Quando la signora mi ha gentilmente chiesto se abbia un appuntamento, mi sono dovuta inventare un nome al momento. Prima di venire, ho controllato velocemente l'agenda dell'agenzia per essere sicura di avere tempo sufficiente per spendere due chiacchiere con i miei fratelli, sgridarli un pochino e rispondere a tutte le loro domande e so benissimo che abbiamo ancora un'ora abbondante prima che la loro giornata sia colma di colloqui.

"Mi ripeta il suo nome mi scusi". La donna si tira su gli occhiali sul naso e scuote la testa divertita.

"Elena Gilbert". Quando eravamo piccole, dato che qui in città tutti conoscevano i nostri nomi, io e Beth ci divertivamo a dare nomi provenienti dalle nostre serie tv preferite. Era anche un modo preventivo di passarla liscia nel caso in cui ci fossimo messe nei guai.

"È fortunata signorina Gilbert. Di solito non c'è mai posto, ma il signor Maddox la può ricevere in questo momento. Prenda il primo ascensore a destra e salga al sesto piano, la sta aspettando".

Saluto cordialmente quella che ho scoperto essere Sasha e mi dirigo verso l'ascensore.

Fortunatamente, quando ho varcato l'ingresso dell'edificio, ho chiesto la cortesia di poter lasciare la valigia lì non avendo voglia di trascinarla con me ovunque.

Pigio il numero sei e appena le porte davanti a me si chiudono, cerco di ritrovare la mia calma.

Durante tutto questo tempo, sono sempre stati loro a venirmi a trovare. A ogni Natale e compleanno, salivano su un aereo e volavano da me e c'è stato un periodo, in particolare inizialmente, in cui hanno tentato di farmi cambiare idea, ma Beth mi disse che mio padre, dopo essere tornato dal primo Natale a Seattle, ha imposto a tutta la famiglia di non chiedermelo più, in quanto sarei dovuta tornare solamente quando sarei stata pronta. Non potevo chiedere padre migliore. Ma ne è passato di tempo dall'ultima volta che li ho visti. Più precisamente, due mesi e mi mancano come l'aria.

Prima che io potessi cambiare idea e spingere il bottone per ritornare verso la hall, le porte si aprono e sono costretta a uscire dall'ascensore.

La stanza in cui mi ritrovo è rettangolare. Tutti mobili sono color nero, bianco o oro e a terra è steso un parquet scuro che accentua tutti i mobili, ma è la luce che entra dalle enormi finestre in fondo a dare vita all'immensa stanza. Al centro c'è una piccola reception, come quelle degli hotel, color nero lucido e dietro di essa si trova una signora di mezza età perfettamente truccata e in ordine. Al suo fianco ci sono due ragazze più o meno della mia età, entrambe bellissime, bionde magre, occhi chiari e labbra carnose, una alta e una un po' più bassa. La più alta ha dei tratti rigidi e duri che le danno l'aria di una ragazza tenace, mentre la più bassa sembra una copia dell'attrice di After con quell'aria innocente e quegli occhi dolci e gentili. Sposto gli occhi da loro due e li poso su due uomini seduti su un divano di pelle bianca ai lati della stanza.

Eh dannazione!

Sembrano appena usciti da una sfilata di uomini sexy. Quello seduto più vicino a me è il classico ragazzo californiano biondo con capelli lunghi e scompigliati che non fanno altro che far risaltare i suoi occhi chiari come l'oceano e scommetto che possiede un fisico da far paura sotto quella maglietta bianca e quella giacca nera. Ma il suo aspetto da perfetto surfista californiano sparisce completamente quando incontro i suoi occhi, i quali non mi stanno più guardando con aria divertita come avevo notato di sfuggita. No, adesso trasmettono uno sguardo ferreo da far venire i brividi.

Even in the dark there can be lightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora