Capitolo 19

10K 255 0
                                    

Il mattino dopo mi risveglio nel mio letto. La sveglia porta le nove di mattina mentre dei piccoli raggi di luce penetrano dalle finestre. La notte scorsa i miei fratelli mi hanno portato a magiare nella nostra tavola calda preferita. Da piccoli i nostri genitori ci portavano sempre li quando eravamo di cattivo umore. Vendeva la colazione 24 ore su 24 e cenare con dei pancake per dei bambini era un sogno. Ancora oggi quando sono di cattivo umore lo faccio, credo che sia una di quelle cosa che farò fin quando sarò vecchia. Abbiamo parlato di tutte le cose che ci eravamo persi. Mi hanno raccontato brevemente la storia del loro gruppo, di come Hunter ha incontrato Autumn e come hanno festeggiato quando Damien e Beth finalmente si erano messi assieme. Io da parte mia gli ho illustrato tutto il percorso del mio lavoro e poi gli ho raccontato dei miei amici. Non li hanno mai veramente incontrati se non in delle foto. Quando venivano durate le festività i miei amici erano dai rispettivi familiari. Nessuno è cresciuto Seattle. Mi hanno detto che non vedono l'ora d'incontrarli e mi è cresciuto un sorriso enorme che ho mantenuto per tutto il tempo. Anche Damien sembrava sincero e per la maggiorate della serata è sembrato come se non ci fosse nulla che non andava ma quando pensava che io non guardassi mi guardava in un modo che mi ha fatto chiaramente capire che c'era qualcosa che lo turbava. Non so di preciso cosa possa essere ma ho intenzione di scoprirlo oggi stesso.
Ieri ne Max ne David si sono fatti vivi cosa che per quanto fossi preoccupata ho ben accettato. Ieri è stato un giorno di assoluto risposo, sentirli per quanto tenessi a loro avrebbe rovinato solo il mio umore. Li avrei chiamati oggi.
Ma l'unica cosa che veramente non riusciva a lasciarmi stare era Mason. Non aveva chiamato, neanche un messaggio. E anche se era passato relativamente poco tempo da quando l'avevo visto non riuscivo a non pensare a lui. A cosa mi avesse visto detto, a come avesse accolto il mio bisogno di spazio anche se a quanto pare era l'unica cosa che voleva fare e alle sue parole che mi rimbombavano nella mente.
Il mio stomaco brontolò e accolsi la distrazione da quel uomo con gli occhi neri che infesta la mia mente. Avevo bisogno di un caffè e qualcosa di dolce da mettere sotto i denti e una crema lenitiva o una cosa del genere per i punti. Quei maledetti cosi davano un fastidio disumano.
Quaranta minuti dopo lascio l'appartamento dirigendomi verso Bob's, ieri sera mi aveva mandato un messaggio informando che il bar era aperto di nuovo e non c'erano stati tanti danni e che non ci riteneva responsabili di quello che era successo. Quando entro mi ritrovo tutti, anzi quasi tutti intenti a chiacchierare e a far colazione. Per quando non mi piacque l'idea i miei occhi si muovono senza il mio consenso cercando tra la folla Mason e una sensazione di delusione si impossessa di me quando non lo trovo.
"Tu vieni qui! Non posso credere che non mi hai detto che ti eri ferita! Damien mi ha dovuto trattenere di peso per non venire a picchiarti." Beth urlava dal fondo del bar e tutti, ma proprio tutti si girano nella mia direzione, e addio al piccolo segreto. Sbuffai maledicendo il mio gemello anche se me lo sarei dovuta aspettare, quei due non hanno segreti. Mi avvicinai alla mia amica mentre tutte le persone mi fissavano, mi sembrava di star facendo una sfilata della vergogna.
"Tu e le riservatezza siete proprio sconosciute eh." Le bacio la guancia e cosi con tutte le altre ragazze, Autumn, Isabella e Allison erano seduto sugli sgabelli al bancone e stavano immergendo la faccia nelle proprie colazioni. Ho già detto che adoravo quelle ragazze? I ragazzi mi fecero un cenno con la testa e un grande sorriso ricambio.
"Stai bene almeno?" Beth non aveva ancora rinunciato alla sua parte da mamma preoccupata cosa che stranamente non mi diede fastidio.
"Si mammina conserverò la mia ferita come una ferita di guerra per averti salvato il culo." Mi pento subito delle mie parole perché lei era in quella situazione per colpa mia ma Beth non sembra nemmeno notarlo.
"Bene cucciolata fammi vedere questa ferita." Rideva ma sapevo che voleva veramente vederla come del resto tutti quanti che mi guardavano con aria curiosa. Lancio uno sguardo a Blake che mi sta guardano con aria pensosa. Ieri sera sembrava divertito ma questa mattina non aveva per nulla un'aria divertita. Lui però, quando si accorse del mio sguardo, mi fece l'occhiolino e ritornò in sé.
"Si Maddox junior facci vedere questa ferita di guerra, ho sentito che ti si deve spogliare per vederla per bene," qualunque pensiero fosse passato nella testa di Blake ora era solamente un ricordo.
"Attento con le parole Reed." Hunter era dietro di lui e gli mi mise una mano dietro la nuca per una specie di avvertimento che fece solamente ridere di più Blake.
"Guastafeste." Hunter lo ignorò e seguito da Kenton e Damien mi salutarono con un bacio in fronte. Quando Damien mi fu vicino gli afferrai l'avambraccio.
"Dopo io e te fuori." Gli sussurro e mi allontanai per andare a prendere il mio desiderato caffè. Sapevo che Beth aveva sentito quello che avevo detto al mio gemello ma non si sarebbe mai messa in messo. Nel nostro rapporto faceva la svizzera cosa che mi stava bene, non volevo che si schierasse per nessuno dei due. I problemi con i miei fratelli li avrei risolti da me.
"Ciao posso avere un cappuccino senza cacao e con tanta schiuma?" Il signore che stava al bancone mi sorrise amichevolmente e annui. Posai sul bancone i soldi e mi appoggiai a uno sgabello alla mia destra. In quel preciso istante il mio cellulare squillò, era un messaggio da Max
-David mi ha chiamato. Chiamami appena puoi.
-Diretto al punto come sempre
Gli risposi scuotendo la testa divertita. Neanche un ciao come stai, oppure brava hai messo fuori gioco quel pezzo di merda!
Dovevo davvero parlare con Caroline.
Gli risposi con un semplice -okay e rimisi apposto il telefono. Il signore mi porse il mio cappuccino e io mi illuminai. La caffeina sarebbe stata la mia rovina.
"Tu sei la Maddox scomparsa vero?" La sua voce era calda e non sembrava insinuare nulla di cattivo. Era pura e semplice curiosità
" E'cosi che mi chiamano da queste parti?" chiesi divertita
"Si per quelli che non ti conoscono, ma chi è di qui ci ha messo un pò per riconoscerti. Sei cambiata molto dall'ultima volta." Un dubbio si accese in me. Dovrei conoscere questo signore? Lui a quanto pare sembra notare la mia confusione.
"Oh non preoccuparti questo è il nostro primo incontro ma mia moglie conosce la tua famiglia e mi aveva parlato di un'altra Maddox."
"Bene non volevo aver dimenticata una persona. Chi conosce della mia famiglia?"
"Tua cugina Chloe è una delle sue specializzande e tua zia e mia moglie sono amiche dal liceo. Ma non preoccupati tua cugina merita quella posizione." Chloe, mia cugina poco più grande di me, era uno vero genio. Non ero riuscita a vedere nessuno dei miei cugini ma avevo intenzione di rimediare, mi mancavano quelle palle al piede.
"Oh non ne ho dubbi Chloe è sembra stata la più intelligente di noi." Mio zio ne era davvero fiero e non mi sorprendeva sapere che stava realizzando il suo sogno di diventare un chirurgo. Di certo i suoi genitori erano entusiasti, la sola idea che Cloe potesse essere involta nel mio mondo li faceva diventare pallidi. Mia cugina è sempre stata una vera e propria principessa ma con un'anima gentile. La adoro, siamo gli opposti ma questo non ha mai influenzato il nostro rapporto. "Salutami i tuoi fratelli." Mi sorride e torna alla caffettiera, con il mio cappuccino in mano ritorno al tavolo.
Quando tornai dagli altri la maggior parte se ne erano andati, a quanto pare era apparsa una pista importante per uno dei loro casi
"Ha detto di passare a mezzogiorno alla M.I.A.P. " Beth me lo sussurra per poi porgere una domanda che non sento alle ragazze. Parlare con il mio gemello mi innervosisce, non so cosa aspettarmi, ho sempre odiato litigare con lui e la maggior parte delle volte ero io a rovinare le cosa tra di noi. Sembra che le cose non siano cambiate di molto.

Even in the dark there can be lightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora