Capitolo 49

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Quando finalmente tutti si ripresero si scatenò il panico, ancora su quella odiosa strada sterrata, appoggiata ad un portabagagli di una macchina a caso osservai i miei amici risvegliarsi nella più totale confusione, il sole era sorto da parecchie ore e per fortuna la strada era stata chiusa grazie a qualche chiamata alle persone giuste. Lasciai che Logan e gli altri spiegassero cosa fosse successo nascondendomi ai loro occhi, non potevo dire a Blake che per colpa mia suo fratello era stato rapito e probabilmente torturato. Una tazza di caffè entrò nella mia visuale, sollevando lo sguardo osservai Max che mi incitava a prenderlo seguito da David. Lo accettai e silenziosamente entrambi si misero al mio fianco. Non c'era molto da dire, volevo urlare e prendere a calci Anthony ma da sola avrei solo rovinato tutto quindi mi toccava stare qui, seduta ad aspettare, una delle cose che odio die più al mondo. Forse la caffeina non era una grande idea visto che la mia mente non aveva smesso di processare pensieri da ore ormai ma, se la mia mente era carica al cento per cento i miei occhi faticavano a stare aperti.

"Tu sai dove sono vero?"David non mi guardò, fermo e immobile nel suo completo da agente dell'FBI fissava dritto davanti a se. Ha promesso di aiutarmi e il suo carattere orgoglioso lo starà mangiando vivo ma dopo avendoci lavorato so perfettamente che nessuna delle mie frasi da consolazione lo potranno far sentire meglio, solamente quando quel bastardo avrà quello che meriterà starà meglio cosi come me.

"Si so perfettamente dove sono."mormorai senza guardarlo.

"La Alex di qualche mese fa sarebbe già li a fare il culo a strisce a qualcuno." Max che mi era stato vicino durante gli ultimi anni sapeva perfettamente che ogni fibra del mio essere vorrebbe correre dal il mio gemello e da Mason ma nei suoi occhi si poteva chiaramente vedere delle scintille di orgoglio nei miei confronti.

"La verità è che non so che fare, ogni piano che mi viene in mente va in frantumi nell'attimo in cui una pallottola viene sparata e sono stanca di perdere tempo su una cosa che non funzionerà." I rumori in sottofondo mi permisero di concentrami su qualcosa diverso dai miei pensieri ben dettagliati di tutte le torture di cui lui è capace; dopo che la polizia aveva bloccato la strada tutta la mia famiglia si era riunita cosi come alcuni amici colleghi di mio padre che si erano fatti avanti per aiutarci.

"Ci servirà un piano ancora una volta, siamo troppe persone per andare a caso." Io il mio piano lo avevo ma non comprendeva nessuno di loro se non   me stessa e Anthony e cosi decisi di tenermi questa informazione per me.

"Beh allora lascio quella parte a voi basta che comprenda un scontro tra me e lui alla fine." Prima che uno di loro due possa replicare la sagoma di Blake ci interruppe. L'unica cosa fuori dall'ordinario era un piccolo taglio sulla fronte, oltre quello si potrebbe dire che le ultime ore non ci fossero mai state e quanto vorrei che fosse stato cosi. Strinsi il mio caffè mentre cercavo di calmarmi e aspettai una sua reazione. Ma Blake non faceva nulla, non urlò , non imprecò, non mi guardò come se fosse tutta colpa mia, l'unica cosa che fece era stata in piedi davanti a me mentre mi analizzava.

"Blak-." Cercai di parlare ma mi interruppe prima che possa anche finire di dire il suo nome

"Lo troveremo, questione chiusa, non voglio sentire nessun mi dispiace." La sua voce era categorica e non c'era neanche un filo del solito sarcasmo cosi annui comunicandogli la mia comprensione.

"I tuoi cugini dicono che sai dove li tengono ma che non hai ancora detto a nessuno dove sia." Ripensandoci nessuno me lo aveva esplicitamente chiesto ma la verità era che l'unico modo per pensare al luogo dove erano tenuti era farlo per ultimo perché i ricordi del tempo li passato avrebbero potuto farmi crollare ed ero sicura che lui lo sapesse bene.

"Blak-." Ritentai ma di nuovo mi bloccò prontamente.

"Mi fido e so che hai dei buoni motivi, l'unica cosa che voglio è che mi porti li, lo puoi fare Alex?" nei suoi occhi il dolore era ben chiaro.

"Posso e lo farò, ma solo quando sarete tutti pronti." Se lo fece bastare e con un cenno del capo si girò e ritornò da dove era venuto. Non mi accorsi di aver stretto troppo forte la tazza di caffè finche David non me la tolse di mano mentre il liquido scuro mi sporcò. Incurante delle macchie di caffè decisi di iniziare a radunare tutti, avevo aspettato fino ad allora ma non credo che lui lo avrebbe fatto ancora per molto.

"Hailee?" Domando mentre la cerco tra la folla, le mie cugine erano sedute sotto un albero bevendo quello che penso fosse caffè circondate da Autumn e le altre fatta eccezione però di Hal e Beth.

"Ha accompagnato Beth a scaricare la rabbia, quando le hanno detto quello che era successo ha quasi perso la testa." L'immagine della mia migliore amica che urla in preda alla preoccupazione si fece largo nella mia mente, avrei dovuto essere li con lei e  invece ancora una volta avevo scelto la via da fifona.

"Grayson le ha accompagnate a prendere delle ciambelle per tutti." Distrattamente annui ma Max mi conosce troppo bene cosi una mano mi alzò il mento in modo che io lo potessi guardare dritto negli pochi e con l'altra mi accarezzò la guancia.

"Ha chiesto di te, era determinata a venire da te ma Logan l'ha convinta che avevi bisogno di tempo cosi ha accettato di andare a prendere del cibo ma avvertendoci che una volta che sarebbe tornata avrebbe parlato con te."Capii quello che stava facendo e credevo ad ogni singola parola che diceva ma quello non mi frenò dal farmi incazzare.

" Qui, in questa situazione del cavolo non sono io la vittima Max, non devo essere protetta dalle persone che amo ,apprezzo che tu cerchi di farmi sentire meglio ma nulla potrà farlo fin quando Mason e Damien saranno qui e l'unico motivo per cui sono cosi silenziosa è che sto cercando con tutte le mie forze di non prendere una macchina e di non andare da loro. Mi sento in colpa? Si cazzo ma non è questa la cosa più importante al momento, quindi apprezzerei molto se tu la smettessi di trattarmi come una bambola di porcellana ." Esposi, tutta la rabbia che avevo necessitava di uscire ma non era contro il mio amico che dovevo sfogarmi. Apprezzavo i suoi gesti, sapevo che voleva solo aiutarmi e lo adoravo per quello ma in quel momento non ero io quella bisognosa di aiuto, non lo volevo. L'unica cosa che mi interessava era riprendermi la mia famiglia.

Max non si fece abbattere dalle mie parole e con il suo solito sorriso e una pacca sulla spalla disse

"Mi fa piacere che hai ritrovato il fuoco dentro di te Maddox, stavo pensando al peggio." Irritata da questa conversazione lo superai andando in cerca dei miei fratelli. Ormai erano tutti svegli e trovavo decisamente strano che non mi abbiano cercata subito, prima mentre ero ancora seduta nella macchina li avevo visti svegliarsi e avevo visto Chloe medicarli ma questo non mi impediva  di pensare al peggio.

Evitai alcuni agenti della polizia poi venni sollevata da delle braccia possenti e mi ritrovai stretta in un abbraccio che conoscevo troppo bene. Strinsi le braccia attorno la possente vita di Hunter e lasciai che un minimo della mia preoccupazione scivolasse via. Al nostro abbraccio si aggiunse anche Kenton 

"Stai bene vero?" Mio fratello maggiore mi esaminò attentamente e solo quando finalmente sembrava credere che io non fossi ferita mortalmente mi lasciò andare.

"Ha preso Damien e Mason." Annunciai anche se pensai che fossero stati già informati.

"Lo sappiamo." Per una frazione di secondi l'espressione di Kenton fu attraversata da qualcosa di oscuro ma si riprese subito continuando con le domande.

"Grayson ci ha detto che sei rimasta del tempo da sola con lui, vuoi dirci cos'è successo?" Annui e iniziai a raccontare brevemente quello che era successo con Anthony . Ad ogni mia parola sembrava che la rabbia che stavano tenendo sotto controllo stesse per esplodere.

" Lo volevi affrontare da sola? Cosa diavolo stavi pensando?" Ovviamente la cosa non andò molto giù a nessuno dei due ma fortunatamente durò per poco.

"Ho bisogno che entrambi mi promettiate una cosa, quando saremo li, qualunque cosa succeda uscitene vivi, se si mette male scappate,  se mi prende ho molte più possibilità di rimanere viva rispetto a voi" Sapevo bene che quello che stavo chiedendo alle loro orecchie sembrava assurdo ma dovevo almeno tentare perché loro erano i prossimi nella lista di Anthony da prendere di mira.

"Zitta, non pensare neanche di continuare questo stupido discorso, entreremo insieme e ne usciremo insieme. Non si scappa, mai, soprattutto quando si tratta della famiglia. " per Hunter il discorso era ben chiuso ma non per me, avrei voluto che comunque mi promettessero che ne sarebbero usciti con o senza di me ma non avrei ottenuto di più da loro cosi mi limitare ad annuire e li riabbraccia cercando di godermi ogni secondo disponibile. 

Even in the dark there can be lightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora