PRESLEY'S POV
«Che fai?» Domandai al mio amico porgendogli una ciotola di popcorn al formaggio, che però ignorò. Mi teneva il broncio da almeno un paio di giorni e non capivo il perché, anche se sotto sotto, qualcosa mi diceva che per il suo malessere c'entrava Harry. Ripulì con destrezza la sua revolver e la caricò brutalmente rigettando lì la sua rabbia ; riuscì ad ignorarmi perfino quando presi posto sul divano di fianco a lui.
«Stai passando troppo tempo con lui, non mi piace questa cosa e sei fortunata che ti ho coperta con Blake, Peps!» Esclamò non rivolgendomi nemmeno uno sguardo. Neanche per sbaglio.
«Scherzi? L'ho visto sì e no tre volte!»
«Non dovresti vederlo neppure dato che i patti erano diversi, ricordi? Non costringermi a dirlo a Blake, non portarmi a tanto!» Sbottò anche se non capii se fosse preoccupato per le conseguenze, qualcosa che gli avesse detto Blake oppure non si fidasse di Harry. «Dovevi solo assicurarti che stesse bene, okay? L'hai fatto e oltre a ciò hai visto che si è rifatto una vita, ha una ragazza...cazzo, ma perché ti intrometti?»
Già mi sentivo una merda di mio e ci pensò pure Jayden a rincarare la dose facendomi passare per una sfascia coppie. Deglutii a fatica quel grosso groppo che mi si formò in gola e ricacciai indietro quel che potei le lacrime mentre scattò in piedi e girovagò in lungo ed in largo sbuffando, forse pentito di ciò che disse. Mordicchiai nervosamente le labbra e chinai il viso per giocherellare con le dita pur di non mostrargli in alcun modo la mia frustrazione, anche se notò immediatamente la tristezza che si celò dietro le lacrime che bagnarono le mie guance quando provai a scappare via.
«Presley, no, dai!» Mi seguì cercando di fermarmi «Peps, ti prego...io non volevo- ...»
«No, invece volevi....» sbraitai «...e va bene così perché hai ragione. Però non abbiamo fatto niente di male se è ciò che temi. Abbiamo solo parlato.» Appuntai non volendo che lui pensasse che fossi una poco di buono o che volessi rovinare la relazione tra Harry e Lena. Lo sentii allentare la presa attorno al mio braccio, poi allungò la mano e ripulì il mio volto.
«Non intendevo affatto-....»
«Certo, come no!»
Tese la mascella, palesemente addolorato per ciò che la sua bocca pronunciò anche se non avevo motivo di prendermela così tanto con lui. Dopotutto, Harry aveva tentato di baciarmi un paio di volte e quasi confessato che provasse ancora qualcosa per me. La mia era solo rabbia inutile riversata sulla bocca della verità, perché sapevo che Jay aveva pienamente ragione. Me ne andai ma stavolta non fece niente per impedirmelo. Il giorno seguente non abbandonai camera mia e anche se lui venne a bussare un paio di volte per assicurarsi che stessi bene e per riferirmi che aveva da fare con Nora e Lincoln, non insistette molto, quasi volendomi di proposito dare spazio e tempo.Uscii solo per bisogni personali. Ero stanca di quella vita, sempre costantemente pressata da qualcosa di indefinito che non aveva nome o volto. Volevo semplicemente scomparire per sempre e basta perché ero ormai giunta ad un punto in cui le energie mi avevano abbandonata e sentivo che non ce la facevo più. Piansi, dormii, fissai volti a caso dalla finestra quando passeggiavano con i cani , finché la sera tardi lo sentii bussare alla porta.
«Vattene.»
Bussò di nuovo, con insistenza e stavolta lo ignorai spegnendo la luce del comodino ed infilandomi sotto le coperte. Sbuffai terribilmente infastidita sentendolo entrare nonostante non gli avessi concesso il permesso, anche se non feci nulla per impedirglielo neppure quando percepii che si sedette sul letto alle mie spalle.
«Jayden, vattene, ti prego!» Mormorai con la voce ovattata. «Hai ragione tu, era questo che volevi sentirti dire, no? Lui si è rifatto una vita e ha accanto una donna che lo ama e se ne prende cura ed io non sono nessuno per intromettermi. Non lo vedrò mai più, sei contento? Ora lasciami morire in pace per favore....detesto questa vita....vorrei essere morta io in quell'incidente aereo quel giorno e non Deva!»
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Agrodolce - vol.3
FanfictionSequel di Agrodolce 1 e 2 «Ho amato come fin da subito l'angelo dentro di te si è preso cura del demone dentro di me.»