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intro

"Proprio come sospettavo . È qui, l'ho trovata senza nemmeno troppi sforzi...." mormorai al telefono informando il mio partner "... è molto più vicina a noi di quanto credi. A quanto pare i piani non sono andati come pensavamo e quei tizi della CIA avevano ragione. Qualcuno le ha salvato il culo."

"Sei certo che si tratti proprio di lei? Sicuro sia la figlia di Hawk Styles?"

Annuii fissando la ragazzina in lontananza, occupata a stendere i panni. "Assolutamente."

"Quando dici che qualcuno le ha salvato la pelle, a cosa ti riferisci?" - Domandò, captando il messaggio che lanciai tra le righe.

"Penso che lui sia ancora vivo."

Sorrise beffardo. "Impossibile! Gli ho piazzato io stesso novanta chilogrammi di esplosivo sotto l'auto."

"Rilassati, Wolf..." esclamai interrompendolo "...e comunque, se c'è una cosa che ho imparato facendo questo mestiere è che si perde la percezione di quello che è possibile o impossibile."

"Rilassarmi dici?" - Fece una lunga pausa. "Se Byron scopre che Styles è ancora vivo o quel cazzo di file salta improvvisamente fuori, mi farà andare a fondo, e se vado a fondo io, vi trascino tutti."

"Non credo. Tu hai rovinato tutto e tu rimedierai , e credimi, ti conviene fare qualcosa prima che il capo ne venga a conoscenza!" - Mormorai.  " Ma non disperare perché, ho un bonus per te dato che non ti aspetti minimamente ciò che sto per dirti."

"Parla, ti ascolto."

"Jayden." - Bastò solamente che pronunciassi quel nome - "Jayden Evans. Il figlio di Josephine". Certo, parve alquanto strano che lui, proprio lui, tra sette miliardi di esseri umani, si trovasse accanto alla ragazzina. O forse no, forse era qualcosa di studiato in precedenza.

"Mettiamo che Hawk sia davvero vivo." - disse- "perché avrebbe scelto Jayden Evans da affiancare a sua figlia, sapendo bene che fossimo anche sulle sue tracce?"

Aveva ragione. Era da stupidi...

"Sta escogitando qualcosa!" - Ghignai non meravigliandomi, ma a quello ci avremmo pensato in seguito. L'importante era aver trovato quella piccola sgualdrina che in un modo o nell'altro ci avrebbe condotti a quel topo di fogna di Hawk che si nascondeva da anni chissà dove.
"Ho già in mente cosa farne di lei e sia suo padre che quel Blake non avranno altra scelta se non quella sbucare di fuori."




PRESLEY'S POV

Raccolsi i panni asciutti ed incominciai a stendere quelli appena lavati. Era un pomeriggio alquanto strano ; un po' ero io che non mi sentivo bene da qualche giorno, ormai, un po' per via di ciò che accadde con Harry, un po' per i sensi di colpa nei confronti di Lena ed un po' per quella costante malinconia che il cielo sempre nuvoloso di Londra mi trasmetteva. Ero talmente sovraccarica di pensieri che non mi resi minimamente conto che stessi facendo la stessa cosa da un bel po', tant'è che le mie povere dita congelate mi stavano implorando pietà. D'un tratto, quando ritornai lucida, ebbi come la strana sensazione che qualcuno mi stesse fissando, probabilmente qualche vicino curioso o semplicemente un passante, anche se scrutai attentamente la zona ma non vidi nessuno nei paraggi. Afferrai la cesta e mi spostai sul lato adiacente per stendere anche un paio di lenzuola, cercando di sbirciare di tanto in tanto verso la strada principale per controllare meglio.

Afflitta da un'inspiegabile ansia, presi in mano la cesta vuota e mi diressi sul retro dell'abitazione preferendo rientrare dalla cucina dove, qualunque cosa potesse succedere, mi sarei armata molto più facilmente e avrei avuto modo di controllare meglio la hall e l'entrata principale.
Mi assicurai con lo sguardo che tutte le finestre fossero serrate ; nessuno sarebbe potuto entrare a meno che non avrebbe utilizzato le due porte d'ingresso, la principale e quella sul retro, dove mi trovavo io. Inoltre, Jayden aveva nascosto un'arma in ogni angolo possibile della casa, nei punti più inimmaginabili ma facili da raggiungere ed io li avevo studiati tutti quanti a memoria.

Agrodolce - vol.3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora