HARRY's POV
La cercai alla cieca con la mano sul letto e con gli occhi ancora serrati, finché ebbi la netta percezione che fossi solo. Mi svegliai ansimando e col cuore pronto a scoppiarmi in gola constatando che lei non fosse più lì accanto a me e neppure in stanza.
Fuori era diventato buio, il che stava a significare che avevo dormito molto più di quanto mi fosse concesso. L'orologio da parete segnava appena le diciotto ed io dovevo sbrigarmi a comprare un telefonino da usare per parlare con quel tizio, Perks.«Peps!» La chiamai scombussolato , massaggiandomi con la mano la testa indolenzita e chiedendomi dove diavolo fosse finita nonostante le avessi categoricamente vietato di uscire o allontanarsi dalla stanza. Ma come avevo fatto ad addormentarmi e a non rendermi conto che avesse abbandonato il letto dato che solitamente avevo il sonno leggero? Mi sedetti sullo scomodo materasso ed appoggiai i piedi sul pavimento, per indossare le scarpe finché la sua testolina sbucò pochi attimi dopo dalla porta semichiusa del bagno, probabilmente reduce da una doccia dati i capelli ancora umidi . In un primo istante mi fissò alquanto confusa, poi la sua espressione si tramutò in qualcosa di preoccupato.
«Mi stavo facendo una doccia. È successo qualcosa?»
Sospirai sonoramente, sollevato, scuotendo la testa. «No, ma mi sono spaventato quando non ti ho vista qui.» Mordicchiai il labbro svariate volte provando ad attenuare i respiri fino a quando mi mostrò un piccolo sorriso.
«Aspetta.» Mormorò rientrando finché pochi secondi dopo udii un trambusto assordante, come se avesse rotto qualcosa. «Sto bene, non è successo niente...tranquillo...ehm, non ho rotto niente.» Borbottò incomprensibilmente strappandomi un sorriso mentre i miei occhi caddero sul suo borsone aperto dove all'interno , in mezzo a qualche vestito e al carillon, intravidi una pistola. Quante cose erano cambiate negli ultimi tre anni... «Eccomi!» Chiuse la porta alle sue spalle e mi raggiunse legandosi per bene ed in modo goffo l'asciugamano sul petto e che le copriva appena il sedere, prima di gettare i suoi vestiti e l'intimo sul lettone accanto a dove mi fossi accomodato. Rimase in posizione eretta dinanzi a me finché la trascinai tra le mie gambe ed incominciai ad accarezzare delicatamente le sue non smettendo di guardarla negli occhi nemmeno per un'instante, cosa che le fece venire la pelle d'oca. «Non ci provare.» Minacciò a bassa voce, arrossendo e deglutendo un paio di volte per mantenere il controllo e non cedere alle mie tentazioni amorose.
Ghignai maliziosamente.«A fare cosa?» Non smisi di toccarla.
«Lo sai.» Abbassò il suo asciugamano, coprendosi le cosce, quando le mie mani curiose ne raggiunsero l'orlo. Morsi forte il labbro tra i denti pensando a quanto mi facesse impazzire quando continuava a fare la difficile. «Harry, dai...» brontolò divertita non appena la avvinghiai a me e la feci sedere a cavalcioni sopra le mie gambe «...mi sono appena fatta una doccia.»
«E qual è il problema? Ne faremo un'altra dopo.» La baciai in vari punti sul viso, ad ogni parola che pronunciai, finché scoppiò a ridere non riuscendo più a resistere. Inarcò la schiena provando a sfuggire via dalle mie grinfie, mentre la ressi forte sui fianchi timoroso che mi cadesse giù...e ne era capace.
«Mi hai fatto prendere un colpo...» sussurrai teso, finché si decise ad allacciare le sue braccia attorno al mio collo, trovandoci faccia a faccia «...perché non mi hai svegliato?»
Spostai lo sguardo dai suoi occhi alla sua bocca e viceversa, non avendone mai abbastanza. Le lasciai un piccolo bacio sul naso , aspettando una sua risposta mentre accarezzò con tanto amore i miei capelli donandomi un po' di sollievo.«Eri esausto, hai fatto bene a riposare.»
«Uhm...ero esausto, eh?» La provocai sfiorandole la bocca e restando lì fermo, a due millimetri dalle sue labbra che si schiusero, pronte ad accogliere le mie. Annuì avvicinandosi mentre mi allontanai, in vena di giochetti. Fece una smorfia dispiaciuta cosa che compiacque me, anche se mi fu difficile trattenermi per quanto fosse buffa.
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Agrodolce - vol.3
FanfictionSequel di Agrodolce 1 e 2 «Ho amato come fin da subito l'angelo dentro di te si è preso cura del demone dentro di me.»