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PRESLEY'S POV

Girovagai per la città andando prima nei pressi della casa di Freya e Bowie, poi all'officina di Santi non abbassando mai la guardia. Stavo impazzendo non sapendo....non sapendo dove fosse, come stesse o se qualcuno gli avesse fatto del male o meno. Quando nel tardo pomeriggio raggiunsi il Village restai scioccata non trovando Jayden. Ed io che invece ero certa di beccarmelo sulla porta pronto a farmi una sfuriata, eppure, lui non c'era anche se la sua roba era ancora lì. Bene, oltre a non trovare Harry, avevo perso pure Jay ma seppur dispiaciuta non avevo tempo per pensare a lui. Posai l'arma, mi feci una doccia, indossai una t-shirt del mio amico e dato che fosse lunga e larga la infilai nella gonna. Inoltre, presi in prestito anche il suo giubbotto nero di pelle, perché era l'unico indumento che aveva il cappuccio. Lo tirai su poggiandolo sulla testa ed una volta salita in auto ritornai al Love.
Come al solito il locale era affollato e se da una parte era un bene perché mi sarei nascosta facilmente in mezzo alla folla, d'altra parte il trambusto mi avrebbe impedito di avere una visuale nitida. Raggiunsi , a testa china e nascondendo il volto, un tavolo isolato in fondo alla sala ed ordinai una birra ad un cameriere che non avevo mai visto prima, giusto per non dare nell'occhio.
«Grazie.» Mormorai pagandolo e guardandomi attorno speranzosa di beccare qualcuno della sua compagnia. Niente, neppure Jorge o Nikki.
Sembrò quasi si fossero volatilizzati tutti quanti, il che lasciò l'amaro in bocca. Appoggiai i gomiti sul tavolo e frustrata, strinsi la mia testa tra le mani ; chiusi gli occhi e respirai a fondo, sbattendo impazientemente il piede contro il metallo dello sgabello non sapendo più che cosa inventarmi.

«Ciao...stronza!»

Spalancai gli occhi riconoscendo la sua voce alle mie spalle, finché percepii il peso della sua mano che si poggiò sullo schienale del mio sgabello e mi trascinò lentamente all'indietro, verso sé.

«Guai a te se ti muovi!» Ringhiò afferrando il tessuto del giubbotto e stringendolo forte nel suo pugno mentre deglutii terrorizzata non opponendo alcuna resistenza, soprattutto, quando fece girare lentamente lo sgabello affinché avesse modo di guardarmi in faccia. Jayden era lì ed io ero fottuta....

«Jay, io-....ah.» Schiusi le labbra ed emisi un ansimo imbarazzante non appena la canna gelida della pistola sfiorò prima le mie cosce, lentamente, fino ad infilarsi tra esse ed il tessuto della gonna per poi piazzarsi sopra i miei slip, dove premette giusto un po' facendomi rabbrividire e ricambiandomi il favore di qualche ora prima. Morse le sue labbra e fissò in modo spavaldo la mia bocca, poi sorrise ed incrociò il mio sguardo e non potei fare altrimenti che deglutire di nuovo...a secco. Avevo scordato un piccolo dettaglio, ovvero che avessi addosso quel cavolo di microchip sottocutaneo e lui era in possesso del localizzatore.

«È il mio giubbotto questo?» Corrugò la fronte dandomi l'impressione che detestasse il fatto che qualcuno potesse toccare le sue cose.

Annuii. «Anche la t-shirt.» Lo osai sfidare.

«Ah...pure?» Si allungò in avanti per raggiungere la birra posata sul tavolino alle mie spalle e facendomi completamente ombra con il suo petto mentre la punta del mio naso sfiorò accidentalmente la pelle del suo collo. «Allora, piccola, ti stai divertendo?» Ne sorseggiò un po' trascinandomi di più verso sé, finché mi ritrovai tra le sue gambe divaricate. Era palesemente ironico anche quando faceva quelle smorfie da angioletto sceso in terra dato che in realtà tese e rilassò nervosamente i muscoli della mascella scrutandomi da cima a fondo, non sapendo cosa farsene di una come me e probabilmente pentito di aver accettato l'incarico datogli da Blake.  Caricò la canna che fece un rumore agghiacciante, non staccandomi mai gli occhi di dosso. «Ora tu ed io andiamo a raccogliere le nostre cose e ce ne ritorniamo nel Maryland. Dopodiché, chiamerò Blake e gli dirò di trovarsi un altro uomo!» Sbottò facendomi alzare. «Tu ed io abbiamo chiuso, Presley!» Sussurrò a pochi centimetri dalla mia faccia.

Agrodolce - vol.3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora