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PRESLEY'S POV

«Non sei seria!»

«Lo è, lo è.» Jay rincarò la dose mentre non ebbi il coraggio di fiatare.

«Dai, Peps, raccogli le tue cose...» ordinò il riccio lasciandosi più che perplessi «...ringrazia il tuo amichetto, ma d'ora in poi verrai a stare con me com'è giusto che sia!»

«Cosa?» Balbettai speranzosa che stesse scherzando, anche se parve più che serio. «Sei diventato matto?»

«Hai capito bene! Mi prenderò io cura di te.» Aggiunse con convinzione facendo ridere Jayden alle mie spalle. «Pensi che questo qui possa proteggerti più di quanto possa fare io?» Sbottò sbattendo un paio di volte il palmo della sua mano sulla guancia di un Jayden lo fulminò con un'occhiataccia. «Avanti, prendi quello che ti serve e andiamocene!»

«Lei non va da nessuna parte, bello!» Ringhiò il mio amico che cercai di placare a bassa voce affinché permettesse di gestire la situazione a me. Se c'era qualcuno che in qualche modo avrebbe potuto smuovere Harry da qualche bizzarra idea che gli frullava in testa, quella ero io. «Senti , ma non hai una ragazza a casa? Eh? Ecco, vai da lei!»

In un battito di ciglia mi sentii sorpassare dalla sagoma di Harry che raggiunse immediatamente quella del mio amico, che conoscendolo, non si sarebbe di certo tirato indietro. Li vidi azzuffarsi come bambini delle elementari tra le mie incessanti grida di disperazione ; si spintonarono, distrussero la cucina e ruppero pure il tavolo quando si scaraventarono gettandosi su esso, così, li lasciai fare e , stanca, non mi intromisi neppure. Con i loro fiati, qualche lamentela ed i piatti rotti in sottofondo mi diressi nella hall principale. Indossai il giubbotto, mi coprii bene con una sciarpa ed un cappuccio ed uscii, certa che nessuno dei due si fosse accorto della mia assenza.

***

Aspettai per ore prima che lui rientrasse ed in quel lasso di tempo girovagai per casa sua nonostante mi parve quasi irrispettoso. Peppermint mi seguì ovunque, un po' perché probabilmente era felice che fossi lì, ed un po' perché avevo la tasca piena dei suoi biscottini preferiti. Mi sedetti, infine, ai piedi del letto matrimoniale, nella penombra, così se avessi percepito che assieme a lui potesse esserci anche qualcun altro sarei potuta fuggire via dalla vetrata scorrevole che dava sul retro del giardino. Pensai a quanto fosse strano che quella stanza fosse così spoglia, nonostante conoscendolo bene, non amava appendere o esporre in bella mostra varie cianfrusaglie. Eppure, non c'era alcun cenno di lui e Lena, della loro vita sentimentale o un ricordo particolare di un qualche regalo di mesiversario, un abito della ragazza o un suo profumo. Certo, non erano affari miei, ma pensai che Lena meritasse un po' più di sforzo da parte di Harry e dovevo in qualche modo farglielo capire una volta per tutte. Sorrisi quando il mio sguardo cadde su un particolare libro posto sul comodino ; mi allungai e lo afferrai, riconoscendo al volo che si trattasse del libro preferito di nostro padre, l'Alchimista, ma fu solo sfogliandolo velocemente che qualcosa cadde sopra le mie cosce ed un groppo in gola mi si formò all'istante. Il naso iniziò a pizzicare, i ricordi divulgarono nella testa, gli occhi divennero cumulonembi tipici dei temporali ed il cuore perse inspiegabilmente qualche battito quando riconobbi quella polaroid. Sfiorai le nostre sagome strette l'una all'altra e ripensai alla nostra immensa felicità di quel momento in quella tavola calda, il nostro rifugio d'amore.

Tirai su con il naso ricordando ogni piccolo istante di vita che mi scorse dinanzi agli occhi come la vecchia pellicola di un'indimenticabile film. Voltai la fotografia notandoci segnate una data e le nostre iniziali, mentre solo allora mi chiesi perché lui ce l'avesse ancora o addirittura la tenesse così troppo esposta.

«Mi manca essere felice come quando lo ero con te.»

Scattai in piedi dallo spavento mentre il libro mi cadde sul pavimento. Lui era tornato e stava lì fermo a fissarmi sulla soglia della porta della sua stanza da chissà quanto tempo, mentre non mi ero resa conto di nulla, immersa nei ricordi.

Agrodolce - vol.3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora