PRESLEY'S POV
«Come sto?» Domandò Jay, forse per l'ennesima volta, dato che ero in costante soprappensiero da almeno un paio di giorni, dall'ultimo incontro con Harry del quale non avevo più avuto notizie. «Mi dici cos'hai?» Si sedette accanto a me e senza farlo apposta afferrai la sua mano ed incominciai a giocarci. «Se stai male non ci andiamo. Per me non c'è problema!»
«No, è tutto okay.» Gli diedi un'occhiata generale constatando che fosse impeccabile come al solito. «Hai cambiato profumo?» Ghignai assottigliando lo sguardo finché lo vidi sorridere divertito.
«Non ti sfugge niente, vero?»
Scossi la testa, fiera. «No.»
«Stai davvero bene con i capelli ondulati.» Rimase a fissarmi per qualche istante, finché il sorriso gli scomparve dalle labbra lasciando spazio ad un'espressione più cupa. «Devo dirti una cosa, Peps.»
«Va bene...» mormorai un po' curiosa ed un po' intimorita «...sai che puoi dirmi tutto.»
Lo vidi annuire. «Sì, ma non ora. Pensiamo prima a goderci questa serata con i tuoi amici e poi ne riparliamo più tardi.»
Non fiatai ma la cosa incominciò a puzzare dato che erano un po' di giorni che Jayden tentava di raccontarmi qualcosa. Inizialmente pensai si trattasse di una banalità, come rivelarmi un qualche strano sentimento che probabilmente era nato nei miei riguardi, ma mai nella vita avevo creduto si trattasse di qualcosa legato alla CIA britannica, e di conseguenza , a Hawk...anche se indirettamente. Mai.
Accarezzò su e giù la mia schiena. «Cerca di rilassarti, intesi? Goditi la serata ma non bere.» Mi raccomandò malizioso mordicchiandosi la punta della lingua finché sorrise vedendomi sprofondare nella vergogna e mi abbracciò. «Non te l'ho mai detto, Peps, ma sono estremamente orgoglioso di te. Ti stimo perché so quanto può essere dura dover affrontare tutta questa situazione, o dover assistere a come...» fece una pausa «...chi ami, si rifà una vita e una famiglia in cui tu non sei compresa per via di un destino crudele.» Accentuò la stretta percependo forse che ne avessi ancora più bisogno. «Ma stai gestendo tutto alla grande, piccola, sei meravigliosa! Sei una ragazza dal cuore grande, capace di mettersi da parte e sempre pronta a sacrificarsi per la felicità altrui e sono certo che la vita, un giorno, ti ripagherà con così tanto amore che neppure immagini.» Sussurrò al mio orecchio. «Quando tutto questo terminerà, non passerai più un solo istante in cui non sorriderai, te lo prometto! Fidati di me...manca poco.»
Sorrisi felice, seppur con le lacrime pronte a scendere come cascate, perciò, pensai bene di avvisarlo. «Sto per piangere...» tirai su con il naso «...ti avverto.» Mi scansai e gli accarezzai dolcemente il viso, restando ferma a fissarlo in silenzio. Sarebbe stato più semplice perdere la testa per Jay , innamorarmi di un uomo come lui ; maturo, semplice, divertente , gentile e che non era mio fratello...ed invece, doveva proprio regnare un'idiota come Harry Styles, nel mio cuore.
«Non sporcarmi la camicia!»
Risi, finché prese ma mia mano e la bloccò nel calore delle sue, nascondendomela. «Non ti lascerò mai la mano. Puoi contare su di me!»«Lo so, e tu puoi contare su di me.» Sussurrai sincera vedendolo stamparmi un piccolo bacio sul dorso.
«Andiamo o faremo tardi.» Si sollevò trascinandomi con sé. «Ah, aspetta!» Posò i suoi indici ai lati della mia bocca e premette delicato incurvandola all'insù. «Sei più bella quando sorridi. Non smettere mai di farlo.»
Lo accontentai. Jayden era speciale ; con lui avevo instaurato talmente una particolare sintonia e complicità che avevamo imparato ad interpretare ogni cosa di l'un l'altra. Dai silenzi agli sguardi o alle paure che si celavano dietro i nostri occhi. Ero innamorata del modo in cui gli veniva così spontaneo trasmettermi sicurezza, o con quanta facilità spesso mi entrava nei pensieri senza mai giudicarmi e lo avrei sempre apprezzato per avermi accettata così com'ero, senza che si fosse mai permesso di cambiare qualcosa di me.
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Agrodolce - vol.3
FanfictionSequel di Agrodolce 1 e 2 «Ho amato come fin da subito l'angelo dentro di te si è preso cura del demone dentro di me.»