PRESLEY's POV«Attenta a dove metti i piedi.» Mi afferrò per il giubbotto e mi resse quasi di peso quando inciampai su un sasso e per poco non finii spiaccicata a terra. Ero sempre stata molto impacciata , ed in più, eravamo al buio e chissà dove in mezzo alla natura.
«Fa freddo!» Mi coprii bene con il suo giubbotto domandandomi ancora dove diamine mi avesse portata a quell'ora. Il luogo dove ci fermammo era situato a circa una trentina di chilometri dalla città, ed intorno parve non esserci proprio un bel niente.
«Dai, vieni!» Acchiappò la mia mano e mi trascinò con sé verso una lunga scalinata facendosi luce con la torcia del suo cellulare mentre gli lanciai una sfida.
«Chi arriva ultimo paga la colazione!» Ridacchiai barando e partendo ancor prima di aver terminato la frase, cosa che lo divertì parecchio dato che lo udii ridere alle mie spalle. «Muoviti, nonnino!»
«Sono qui!» Pizzicò il mio culo sorpassandomi
in un batter di ciglia mentre balzai in aria, sbigottita e mi fermai, vedendolo salire come un razzo.«Ma come hai ...» risi ripartendo col fiatone «...come hai fatto? Hey, non vale...uffa!...Beh, dovrai comunque prestarmeli tu quei soldi!» Mi lamentai vedendolo in cima alla scalinata, finché sentii il cuore in gola battere fortissimo quando mi imbattei in quel meraviglioso paesaggio.
«Wow...» bisbigliai imbambolata dinanzi a quello spettacolare pezzo di natura «...non ho mai visto niente di così bello.»«Io sì.» Si voltò ad incrociare il mio sguardo , il che mi fece arrossire all'istante. Come potevo anche solo sembrargli molto più bella di quel giardino incantevole? «Dai, vieni!» Prese la mia mano e mi portò a passeggiare con sé in mezzo al verde, illuminato dalle stelle e da vari lampioni posti a lato del percorso pedonale.
«Come hai scoperto questo posto?»
Sorrise. «In che senso? Youth Park è uno dei più antichi giardini botanici di Londra. La vedi l'enorme cupola vittoriana laggiù? Stiamo andando proprio lì!» Me la indicò con la mano. «Quello è un giardino invernale progettato per ospitare al suo interno esemplari di piante esotiche, mentre il resto del parco per presentare specie resistenti tra cui un arboreti e un giardino di paludi.» Mi spiegò per filo e per segno da vero esperto mentre mi guardai intorno rimanendone letteralmente affascinata.
«Sei sicuro che questi giardini siano aperti al pubblico?» Chiesi per sicurezza dato che con lui non si poteva mai stare tranquilli, soprattutto quando ripensai a quella volta in cui scavalcammo il cancello delle giostre e venimmo beccati dal guardiano notturno. Non avrei mai dimenticato quella corsa...e ciò che accadde dopo, in macchina.
Arrossii di nuovo.«Sì, tranquilla!» Mormorò rasserenandomi, finché notai qualcosa poco più in là, anche se dato il buio non fui certa se si trattasse o meno di barche. «È uno stagno....» dissolse la mia curiosità, accorgendosene «....si fanno le gite in barca. Poco più un là , comunque, c'è una circonvallazione per le carrozze a cavalli e un prato tutto fiorito . Primule, per la precisione.»
«Davvero?»
Chiesi avvolta da un immenso entusiasmo.Annuì. «Ma non finisce qui!» Indicò l'edificio a tre cupole in vetro dinanzi a noi, composto da legno e acciaio. «Questa è una delle più grandi serre pubbliche del paese....» salimmo lentamente le scale «.....oggi ci sono solo una dozzina di grandi conservatori vittoriani in di questo tipo in tutto il mondo. Il primo direttore, il professor Brown, ha supervisionato la coltivazione delle piante per il parco e ha localizzato e ottenuto esemplari di alberi davvero bizzarri...» parlò non appena ci inoltrammo in quel mondo tutto nuovo «....pensa che ha trascorso decenni esplorando le Americhe e i Caraibi, per semi di piccole piante per il giardino d'inverno.»

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Agrodolce - vol.3
FanfictionSequel di Agrodolce 1 e 2 «Ho amato come fin da subito l'angelo dentro di te si è preso cura del demone dentro di me.»