PRESLEY's POV
«Hey!» Lo rimproverai sghignazzando quando morse un pezzo del mio pancake ricoperto di sciroppo d'acero mentre masticò beffardo, quasi sfidandomi. Che avrei potuto fargli? Morderlo di baci? In realtà, fu esattamente ciò che feci, lasciandomi cullare poi nel calore delle sue possenti braccia mentre tagliai un pezzo di dolcetto e glielo allungai affinché lo addentasse , sotto lo sguardo scrutante di una coppia di anziani che probabilmente non ne potevano più di noi. Certo che la gente a Londra era strana.
«Oggi sono felice.» Ammise prima di stringere la forchetta tra le sue dolcissime labbra. «Anzi, non sono mai stato più felice di così in tutta la mia vita. Potrei salire qui sul tavolo ed urlarlo a squarciagola a tutti i presenti.»
«Smettila.» Dissi riportando gli occhi sul piatto, certa che mi stesse prendendo per il culo.
«Sono serio.» Mormorò, trattenendo in realtà una risata anche se io me ne accorsi.
«Ah, sì? E a cosa è dovuta la tua felicità?»
In realtà anche io lo ero ; sia per la notte passata insieme, che per quella meravigliosa sorpresa al giardino botanico dove aspettammo l'alba.«Al fatto che non sono più un semplice uomo. Oggi sono un uomo sposato.»
Risi divertita anche se il cuore scalpitava imbizzarrito per ciò che disse e per come lo disse. Harry aveva davvero preso a cuore la questione del matrimonio .Come poteva essere così idiota? Sollevai il viso , lo fissai per qualche secondo mentre lui baciò instancabilmente la mia fronte , e pensai che se gli fosse accaduto qualcosa il mio cuore avrebbe cessato di battere per sempre.
«Che c'è? Voglio sposarti...» ribadì temendo che non lo avessi preso sul serio «...e voglio farlo tutti i giorni della mia vita. Ti amo ed amo i nostri figli.» Mormorò serio, spiazzandomi completamente, fino a che non riuscii più a trattenere una risata. «Che c'è?...Dai, che hai da ridere? Peps!»
«Tu ed io non abbiamo figli.»
«Ma li avremo.» Disse con convinzione, anche se non smise di sorridere convinta che stesse scherzando. «Che ne dici di due? O meglio tre!» Incalzò. «Due maschietti ed una femminuccia che sarà la mia piccolina. La principessa di papà.»
Nonostante stessi sorridendo di gioia, ci fu un'istante in cui dovetti per forza ritornare alla realtà, la gola si chiuse e le lacrime non tardarono ad inondarmi gli occhi. Così, onde evitare che se ne accorgesse, ricominciai a mangiare il pancake mentre rimase con la schiena appoggiata sullo schienale del divanetto e sfiorò per tutto il tempo i miei capelli, lasciandomi qualche bacio di tanto in tanto dietro il collo.
«Lo so a cosa stai pensando.»
«A cosa?» Mugugnai con un filp di voce senza voltarmi a guardarlo.
«Che non possiamo averne. E che importa? Li adotteremo.» Disse captando il mio malessere e a cosa fosse dovuto. «Ci sono così tanti bambini nel mondo che hanno bisogno di amore, e chi meglio di te potrebbe darglielo? Saresti la mamma più strepitosa di tutto il mondo e chiunque vorrebbe essere tuo figlio! Quanti ne prendiamo? Quattro? Cinque?»
Cercò in ogni modo dì strapparmi un sorriso.
«Beh, addio auto di lusso a due porte....» sghignazzò contro la mia spalla dove premette la sua bocca «...ora dovrò comprarmi un camper o un mini bus.»Abbozzai un lieve sorriso. L'idea di adottarne era meravigliosa ed il fatto che lui fosse così propenso e felice di fare il padre o volesse passere il resto della sua vita con me mi riempiva il cuore di gioia. Ma io desideravo così tanto averne anche di nostri. Poter unire i nostri cuori e mischiare i nostri dna con l'amore che nutrivamo per creare una nuova vita. Una piccola versione di me e Harry. Sarebbe stato un sogno.
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Agrodolce - vol.3
FanfictionSequel di Agrodolce 1 e 2 «Ho amato come fin da subito l'angelo dentro di te si è preso cura del demone dentro di me.»