LENA'S POV
«Maledetta!» Sbottai ringhiando infastidita mentre sentivo la testa scoppiarmi. «Perché non sei morta? Perché! Come diavolo ha fatto a trovarti!....Dovevi morire...cazzo! Dovevi morire.» Farfugliai incomprensibilmente tra i denti salendo velocemente le scale finché ancor prima di infilare la chiave nella serratura dell'appartamento, qualcuno all'interno mi anticipò aprendomi la porta.
«Lena, perché non sei da lui?» Sussurrò mia madre assonnata quando la sorpassai in fretta e tolsi il cappotto. «Avete litigato?» Chiese preoccupata seguendomi in cucina dove mi scolai un'intera bottiglietta d'acqua sentendo la bocca asciutta. Quella puttana gli avrà sicuramente raccontato tutto della notte prima, pensai, ed oltre a farmi passare guai seri, lui non mi avrebbe mai più rivolto la parola.
«E ora che faccio?....» girovagai su me stessa in uno stato confusionale «....che faccio? Sono spacciata!»
«Figlia mia, che ti prende?» Mia madre mi afferrò per le braccia impedendomi di muovermi come una trottola, priva di direzione. «Mi stai facendo preoccupare!»
«Lei non è morta!»
«Come?» Aggrottò la fronte mentre un velo d'angoscia le coprì il viso. La vidi deglutire anche un paio di volte, ma parve più un dispiacere per aver appreso quella notizia.
«Già, e come se non bastasse lui l'ha trovata!» Aggiunsi tutto d'un fiato e a bassa voce affinché mio padre Antonio non udisse nulla. «Harry in qualche modo l'ha trovata e pensa, se l'è portata a casa sua! Quando sono andata da lui erano in salotto a mangiare popcorn e a ridere ...argh, quella stronza!...Piccola, lurida troia.» Mi sedetti sulla poltrona infilando le mani tra i capelli come una disperata, pensando alle conseguenze delle mie azioni mentre lei cercò di placarmi in ogni modo.
«Senti, se Presley gli avesse raccontato qualcosa....» incalzò catturando la mia più totale attenzione «...non credi che lui ti avrebbe chiamata?»
Aveva ragione, conoscendolo.
«Ma anche se lei dovesse dirglielo, ricordati che nessuno potrebbe farti nulla dato che per la giustizia, Presley Hayden risulta morta da più di due anni!»Vero...
«Che consigli? Parlami...dimmi qualcosa perché sento che sto impazzendo!» Tamburellai nervosamente il tallone sul pavimento finché si sedette accanto a me ed accarezzò il mio viso.
«Devi anticipare le sue mosse.»
«Ovvero?»
Un barlume di speranza si dipinse sul mio viso non appena mi accennò qualcosa su quello che poi sarebbe diventato il piano.
Se io non potevo averlo, allora nemmeno lei poteva! Questo era poco ma sicuro.PRESLEY's POV
Il mattino era la parte della giornata che preferivo di più, ma i migliori risvegli erano quelli che comprendevano Harry nel letto. Ancor prima di aprire le palpebre ebbi la sensazione che lui non ci fosse. Che quel posto fosse troppo grande e freddo senza la sua presenza, il suo odore. Allungai la mano e la posai sul suo cuscino e sospirai quasi con delusione non trovandolo lì di fianco a me.
«Sono qui.»
«Oddio!» Mi spaventai sentendo la sua voce provenire alle mie spalle.
«Cercavi me?» Mi fece notare mostrandomi in seguito le sue fossette quando sprofondai nell'imbarazzo.
«Sì, cioè, noo....Eri -..tu eri qui? Qui dietro...? E da quanto?» Mi stropicciai gli occhi girandomi lentamente e con estrema cautela verso di lui affinché la ferita non si riaprisse. Si era accomodato su una sedia accanto al divano letto, attendendo pazientemente che mi svegliassi cosicché potesse allungarmi un tulipano bianco che aveva raccolto chissà dove.
Arrossii nascondendo il muso sotto le coperte, udendo la sua risata ovattata, finché mi scoprì il viso.

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Agrodolce - vol.3
FanfictionSequel di Agrodolce 1 e 2 «Ho amato come fin da subito l'angelo dentro di te si è preso cura del demone dentro di me.»