PRESLEY'S POVVidi il signor Murphy estremamente in difficoltà. Compose un numero e chiamò un paio di volte aiuti ; la sua voce tremò proprio come la mano che teneva stretto il volante.
«Dobbiamo giungere almeno al sotto-....» una pallottola che frantumò il lunotto alle nostre spalle mi fece raggelare il sangue e gridare in preda al panico, nonostante la prima cosa che feci fu controllare che Harry stesse bene «....sottopasso! Quei bastardi ci stanno alle calcagna, cazzo!....."Sì, sono Murphy....dove siete? Mi sentite?" - Merda, non c'è campo! Hai finito i proiettili?»
Lanciai un'occhiata a lui. Annuì suo malgrado. Eravamo spacciati e non potevamo fare nient'altro che resistere e guidare, fino a che qualcuno ci avrebbe soccorso. Non ci fu tempo neppure per quello dato che dopo un attimo di tregua, ripresero a sparare a raffica contro la carrozzeria fino a che una delle gomme si bucò, colpita da un proiettile.
«No... no! Reggetevi....!»
Eravamo ad alta velocità e stavamo sbandando e se ci fossimo ribaltati saremmo morti di sicuro. «Tranquilla, non avere paura!» Harry mi strette forte a sé, reggendosi con la mano libera sullo sportello laterale finché l'auto incominciò a balzare in avanti e di lato, finendo anche nella corsia opposta. L'ultima cosa che ricordai di aver visto prima di serrare le palpebre fu il signor Murphy che cercò imperterrito di mantenere il controllo ma la macchina sbandò a sinistra, sfuggendogli di mano ed andando a sbieco contro la barriera di metallo che fece scattare tutti gli airbag . Non restava più niente da fare se non udire quell'assordante rumore, stringere forte i denti ed attendere che si fermasse da sola, anche se dopo aver colpito qualcosa, un piccolo marciapiede forse, le ruote di sinistra si sollevarono e finimmo ribaltati su un fianco fuori carreggiata.
Non seppi per quanto tempo restammo inermi lì. Non fui in grado di capire se stessi sognano, se fossi sopravvissuta o se fossimo morti tutti e tre. Se provassi dolore o niente di niente. Un'intenso odore di benzina misto a quello metallico di sangue, tappò il mio naso ; avevo i brividi che però non erano dovuti al gelo e non riuscivo a riaprire le palpebre. Percepivo ansia, debolezza, ma non dolore. Niente. Probabilmente non ce l'avevamo fatta.
«Harry.» Mugugnai con un filo di voce. «Harry.»
Non ricevetti alcuna risposta, il che, mi fece ritornare in me. Riaprii lentamente le palpebre ma la vista era offuscata ed io scombussolata, quasi fuori dal mondo, con la tesa a penzoloni su un lato ed il sangue al cervello. portai gli occhi alla mia destra vedendolo giacere inerme con il viso insanguinato sul vetro colmo di crepe. La mia mano era ancora stretta forte nella sua.
«Harry...» raccolsi un po' di forze e gliela strattonai, per risvegliarlo, dopo essermi assicurata che ci fosse ancora polso «...dobbiamo andare.» Sussurrai con difficoltà, o probabilmente il veicolo sarebbe esploso di lì a poco. «Signor...signor Murphy.» Lo chiamai più volte, aspettando che rispondesse e che mi aiutasse, ma non ricevetti risposta nemmeno da lui e solo dopo compresi il perché ; era morto. Un pezzo del veicolo accartocciato gli aveva schiacciato completamente il costato destro, così, in preda al panico slacciai la cintura cadendo a peso morto tra le gambe del mio ragazzo ed i sedili anteriori mentre lui non si mosse. Aveva perso completamente conoscenza, sembrava quasi dormisse serenamente. «Harry!» Lo richiamai accarezzandogli il viso e pulendogli via il sangue con la mano, controllando con cura che non avesse ferite gravi. «Svegliati, ti prego.» Lo implorai con le lacrime agli occhi. «Ti scongiuro, dobbiamo andare.» Afferrai il suo viso e lo mossi, colpendolo con qualche leggero schiaffo. «Dobbiamo andarcene via di qui, capito? Apri gli occhi...» tirai su con il naso «...dobbiamo-..»
Pietrificai udendo gli sportelli sopra le nostre teste aprirsi, finché la luce debole di qualche lontano lampione mi accecò. Smisi di respirare udendo le loro voci al di fuori e mi posizionai dinanzi a lui facendogli da scudo nel caso decidessero di farci del male. «Il capo li vuole vivi. Ricordatelo!»

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Agrodolce - vol.3
FanfictionSequel di Agrodolce 1 e 2 «Ho amato come fin da subito l'angelo dentro di te si è preso cura del demone dentro di me.»