PRESLEY'S POV
Quel Blake non ci fece dormire nemmeno il necessario, poiché venne a svegliarci alle sei di mattina e senza neanche aver prima fatto colazione ci ordinò di correre in lungo ed in largo per la spiaggia deserta di Ocean City. Sfinita, rallentai il gruppo almeno una decina di volte e se mentre da una parte trovai un Jayden comprensivo, dall'altra, il caro buon vecchio Blake, non mi diede tregua o un attimo per riprendere fiato.
Stremata, inciampai e caddi sulla sabbia, alle loro spalle, lontana circa una decina di metri.«Ora basta!» Sbottò Jay accorgendosene.
«Continuiamo!» Incalzò l'uomo, fregandosene altamente se mi fossi fatta male o meno.
«È stremata!» Ribadì il mio amico, prendendo le mie difese e ritornando indietro per controllare come stessi. Lo rassicurai e ritornai in piedi, finché anche Blake ci raggiunse.
«Dai, colpiscilo!» Mi ordinò mentre storsi il naso vedendo il giovane ragazzo piantare i piedi nudi sulla sabbia, palesemente offeso.
«Prego?» Spalancò gli occhi, dato che tra l'altro era pure ferito e l'ultima cosa che desideravo era fargli saltare i punti di sutura.
«Devo allenarla.» Si giustificò l'uomo scrollando le spalle come se nulla fosse.
«Usando me come sacco da boxe?»
Blake afferrò le mie mani e gliele mostrò. «Le vedi queste? Hai paura? Queste ti farebbero solo il solletico!» Io e Jayden ci scambiammo un'occhiata abbastanza confusa. «Avanti, Peps, colpiscilo e senza pietà!» Mi mostrò come procedere. «Forza, fammi vedere che sai fare.»
Vidi il ragazzo rassegnarsi ed annuire, incitandomi ad avanzare nella sua direzione mentre mi misi in posa avendo visto Harry darci dentro nelle sue risse. «Divarica le gambe e tieni il peso del corpo sul piede posteriore.»
Guardai giù per posizionarmi meglio. «Così?»
«Sì, e tienile così queste!» Acchiappò nelle sue mani i miei pugni insegnandomi anche a mettermi in guardia.
«Non essere clemente con lei! Dai iniziate.»
Deglutii guardando il ragazzo che cercò di rasserenarmi, incitandomi ad avanzare lentamente. Lo feci anche se le gambe tremavano come gelatina dinanzi alla sua sagoma che parve scolpita nel marmo. Tentai un primo colpo andato a vuoto, poi un altro mentre lui indietreggiò schivandolo e per fortuna, dato che temei mi sarei come minimo rotta una mano dopo l'impatto con quella massa di cemento che si ritrovava al posto dei muscoli.
«Dai, Presley! Non abbiamo tutto il giorno!» Gridò Blake che nel frattempo si era accomodato sotto il porticato di quella che sarebbe stata la nostra abitazione, intento a fare colazione.
«Non dargli retta, lascialo perdere!» Mormorò Jayden quando sbuffai, sfinita. «Dai, colpiscimi, sempre se ci riesci.» Mi istigò lanciandomi la sfida giusto per motivarmi un po'.
Risi cercando di sferrargli qualche gancio anche se schivò senza il minimo sforzo ogni singolo colpo.
Poi incominciò a girarmi attorno mentre girovagai su me stessa, finché ebbi le vertigini e con una mossa secca e talmente veloce che neppure captai, mi fece uno sgambetto e mi stese sulla sabbia immobilizzandomi. Respirai affannata sotto il peso della pressione che stava esercitando con il suo braccio ; caspita, pensai, quel ragazzo era una furia nonostante fosse ferito, anche se in realtà, io non ero altro che una pippa.«Sei una pappa molle, Presley!» Gridò Blake da lontano. Che pretendeva? Che fossi Rambo?
«Stai bene?» Chiese Jayden mentre mi limitai semplicemente ad annuire, pulendo via la sabbia dalla faccia. «Non ti ho fatto male, vero?» Scossi la testa. «Dai, ti aiuto.» Mi sollevò in piedi affinché raggiungessimo l'uomo a tavola.
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Agrodolce - vol.3
FanficSequel di Agrodolce 1 e 2 «Ho amato come fin da subito l'angelo dentro di te si è preso cura del demone dentro di me.»