𝐈𝐥 𝐠𝐢𝐚𝐫𝐝𝐢𝐧𝐨 𝐬𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐨.

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PHYTON's POV

Ho dormito bene questa notte e per fortuna nessun incubo. Indosso il mio abito preferito e la mia tiara fissandomi più volte allo specchio: voglio essere davvero bella. Voglio che Cedric si ricredi completamente, voglio che ogni suo dubbio o ripensamento sia eliminato, mostrandogli ciò che sono oggi. Voglio che si renda conto di aver conosciuto una serpeverde diversa da tutti gli altri,
anche se, ultimamente, sono consapevole delle varie persone negative che costituiscono una parte di essa.

Cerco di non pensarci e mi avvio nel posto in cui Cedric mi ha detto di incontrarci. Sono le quattro del mattino e silenziosamente tramite scorciatoie, lo raggiungo dove lo intravedo già presente e puntuale.

«Oi, c'è l'hai fatta!» Mi da il buongiorno sorridendomi calorosamente.

«Si, ho controllato tutte le vie prima di procedere.
Via libera.» Gli dico eccitata.

«Okay... Phy, non ti piacerà quello che sto per dirti ma dobbiamo farlo se vorrai essere stupita.» Inizia a dirmi con un espressione di entusiasmo, mentre io esaltata ma anche un po' preoccupata faccio un cenno di conferma con la testa.

«Okay... allora» Inizia gradualmente ad arrossire in volto. «Vieni qui, e stringimi» Dice poi velocemente.

«Cosa?» Chiedo ad un tratto imbarazzata.

«Stringimi, fidati di me, altrimenti ti farai male...»

Accetto e, molto delicatamente, mi avvolge con le sue braccia premendomi contro il suo petto.

«Al mio tre.»

«Cosa al tuo tre...»

«Uno..»

«Cedric, aspetta!»

«Due...»

«Io, non vorrei...»

«Tre!»

Eccoci tuffarci dalla Torre Sud più alta di Hogwarts, verso il nulla, gridando a squarciagola, pentendomi immediatamente di essermi immischiata in tutto questo. Quando, una superficie trasparente addolcisce la nostra caduta risucchiandoci pian piano dentro di essa.

Subito dopo siamo a terra in un enorme prato dove noto subito una cupola e un enorme lago, circondato da enormi prati distesi di un verde vivo ricco di viole e piccole margherite, che sembrano portarti ad esser in un'altra dimensione.
È tutto così... tranquillo, calmo, piacevole, che inizio a chiedermi come possa esser possibile che io non l'abbia mai notato.

«Allora, cosa ti dicevo? Sapevo di poterti stupire!» Mi dice divertito accorgendosi del mio stupore.

«Cedric... davvero io... non so cosa dire!
In mille anni io non ho mai trovato un posto del genere, qui, a Hogwarts!»

«Beh, ci credo! È il giardino segreto della professoressa Sprout!»

«Davvero? E tu come fai ad esserne a conoscenza?» Gli chiedo incredula ed ancora affascinata da tanta bellezza, mentre ancora non smetto di curiosare.

«Beh, si da il caso che io sia il suo studente preferito perciò... mi permette di venirci qualche volta, ecco!»Mi confida, fissandomi ancora divertito della mia espressione conquistata.

«Ti ho stupita principessa?» Chiede in seguito raggiungendomi.

«Non avrei voluto renderti le cose così facili, lo ammetto, ma non posso dire di no tutto questo...»

«Quindi?» Mi chiede sorridendo.

«Quindi si!» Rispondo con una piccola risatina.

Lo guardo negli occhi e in essi ci ritrovo quella magia e calore che avevo ormai dimenticato.
C'è qualcosa tra noi, lo posso sentire e percepire, ma non un qualcosa di forte come ho provato in passato.

«Grazie Cedric, non me l'aspettavo...»

«Grazie a te per aver accettato.»

Passiamo altri minuti in totale senerità.
Il prato sembra volerci accogliere ancora più a lungo col suo verde incantevole e i suoi mille fiori dall'aria ancora estiva.A stento proviamo a guardarci in viso per il silenzio imbarazzate fino a quando egli, non lo interrompe: «Purtroppo non possiamo restare qui a lungo, poiché mi è permesso venirci ma non a quest'ora... Alle sei tutti i professori saranno svegli perciò sarà meglio farci trovare ognuno nelle proprie sale comuni, okay?»

«Certo.» Rispondo.

Sarei voluta salire e procedere verso la sua di sala comune... Tutto pur di restare ancora in sua compagnia, così gradevole e interessante da non volermene distaccare, tuttavia devo, in quanto rappresentante dei derpeverde, essere nella mia sala e raggiungere subito dopo quella grande dando il buon esempio.

Dopo esser saliti tramite un incantesimo e dopo esserci separati, m'incammino in punta di piedi verso il mio dormitorio ma qualcuno mi becca sbarrandomi la strada.

«A quest'ora del mattino, Regius?»

«Potrei farti la stessa domanda, Parkinson.»

«Piton non ne sarà felice...» Minaccia con sguardo fisso a mo di sfida.

«Fai pure... sono le cinque del mattino, ed io ero scesa per prendere un mio effetto personale.» Rispondo assecondandola.

«Si certo... » Mi risponde lasciandomi la via libera.

Inizio a salire la scala a chiocciola e dopo appena due passi sento ancora dire qualcosa: «È la seconda volta che ti becco a girovagare per il castello in orari non consentiti, Regius. Penso sia arrivato il momento di reclamare la tua figura di rappresentante della nostra casa, sai, non sei affatto un buon esempio e per di più qui, tutti pensano che tu sia una traditrice... » Le si aggrottano le soppracciglia, assumendo poi un atteggiamento a dir poco intollerante.

«Pensala come vuoi, Parkinson. Resta il fatto che io sono la figlia dell'unico e solo Salazar, e francamente, le parole di una piccola strega di bassa nobiltà con l'unica caratteristica che ti accomuna con la sottoscritta è l'essere una Purosangue, mi scivolano completamente. Forse non hai ancora capito con chi hai a che fare, e adesso con permesso.» Termino il mio attacco che so di averle procurato, e continuando a salire la scala a chiocciola, non bado più ai suoi soliti insulti.

Doveva pagarmela in qualche modo, quella insolente...

𝐓𝐡𝐞 𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐒𝐨𝐮𝐥𝐬 || DRACO MALFOY ||🖤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora