𝐀𝐬𝐬𝐚𝐬𝐬𝐢𝐧𝐨.

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PHYTON's POV

I raggi del sole supplicano di entrare attraverso le tende smeraldo che più insistenti restano al loro posto.

Settembre è stato sempre un mese d'inizio per me. O almeno così lo immaginavo.
Da oggi però avrebbe preso il nome di "fine", perché ogni cosa da quando si era presentato è cessata di esistere.

In estate decisi di restare nella mia dimora. Draco invece era andato via più volte per le numerose riunioni.
Voldemort non chiedeva più di me e questo mi dava speranza, ma al tempo stesso contemplavo paura.

Fino a qualche mese prima ero il suo unico pensiero fisso. Il suo unico punto debole che nessuno sapeva esistere in me.
Ma da quando cancellò i miei e i ricordi di Draco, credeva che tutto fosse finito. Pensava realmente che così facendo ogni nostro sentimento sarebbe svanito per sempre. Ma si sbagliava di grosso, e non è facile credere che ancora oggi lui stia ancora fermo a pensare a come muoversi.

Tom Riddle aveva sempre un piano. E il più delle volte era uno crudele.

Forse sa del bambino...
O peggio ancora vuole uccidermelo non appena nascerà.
Quella si che sarebbe una vendetta bella e grossa.
Penso angosciata.

Ormai da lui mi sarei aspettata di tutto. Ma non essere più complice dei suoi piani mi mette piuttosto in ansia.

«La finisci?»
L'espressione annoiata e amareggiata di Draco mi punzecchia da giorni. Non ne può più dei miei trance momentanei. E da tempo mi rende abbastanza preoccupata quando mi risponde con cattiveria.
Come quando in una giornata piovosa di Agosto, dal nulla gli chiesi come avrebbe chiamato un suo probabile figlio. Il giorno dopo restai nel mio mondo immaginario per quasi ore ed ore, pensando al nome che con fare confuso mi rivelò. E a lui tutto quel silenzio non faceva che mettergli collera. Così più volte mi disse che lo avevo stancato, e quelle sue parole mi riportarono al nostro vecchio rapporto ricco di dispetti e insulti.

«Di fare cosa?» Gli chiedo comunque curiosa, tornando alla realtà.

«Di pensare. Lo fai da settimane. Mi fai diventare nervoso quante altre volte te lo devo dire?»

Guardo le dita dei miei piedi piegarsi per il fastidio. Quanto vorrei potergli dire di essere incinta.
Quanto vorrei poter gridare al mondo che è normale esserlo nella nostra, ma sopratutto nella mia situazione. Avere un bambino in grembo mentre tutto quello che ci circonda è solo una trappola mortale renderebbe chiunque nervoso se non morente dalla paura.
Ma lui non potrà mai capire tutto questo. No, se continuo a nascondergli il nostro dono più grande.

«Ancora.» Ripete poco dopo. «Ancora che vaneggi senza rendermi partecipe di quello che pensi!»

«È per questo che ti rendo nervoso?»

«Beh fai tu.» Fa spallucce accendendosi una sigaretta.

«Draco, come potrei non pensare? Ti rendi conto di quello che saremo oggi?»

Oggi sarà il grande giorno. O meglio dire, il giorno più brutto della nostra vita.
Tutto è organizzato nei minimi dettagli.
Draco durante l'estate ha più volte provato ad uccidere Silente tramite alcuni suoi oggetti mortali, ma nessuno di questi era stato capace di mettere fine alla vita del buon preside.
E allora, altro non ci era più concesso se non di aggiustare una volta per tutte quell'odioso armadio.

Passammo due settimane intere chiusi nella stanza delle necessità.
In estate è stato più facile lavorare. Senza nessun inquisizione da parte di Gazza o di occhi indiscreti, e senza alcune lezioni, le nostre menti restarono concentrate su quell'unica e ultima possibilità.
E fu così che dopo tempo e pazienza, l'armadio riprese dopo secoli a funzionare. Ed era tutto pronto.
Mancava solo mettere al corrente Narcissa e tutto il resto della compagnia killer, e finalmente dopo avrebbero allentato la presa su Lucius.

𝐓𝐡𝐞 𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐒𝐨𝐮𝐥𝐬 || DRACO MALFOY ||🖤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora