𝐍𝐨𝐧 𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐮𝐧'𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐳𝐢𝐚.

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Blaise, aveva ragione.
Amelia, aveva ragione.

«È fatto così. Apre la sua anima solamente alle persone che reputa speciali. Credi di essere... parte della sua vita, di rappresentare per lui qualcosa di grande, qualcosa di importante... poi un giorno ti avvicini troppo e all'improvviso sbatti contro un muro di silenzi.»
Il suo amico mi aveva recitato queste parole un milione di volte, ed io?
Avevo molto probabilmente rimosso dalla mente i suoi consigli cadendo nella trappola di quel mostro senza cuore.

Avevo pensato realmente di aiutarlo.
Avevo creduto che con i nostri doveri, l'unica cosa positiva fosse il nostro rapporto, la nostra amicizia.
E invece così non era.
E forse non lo è mai stato.

Come ho potuto fidarmi di una persona che a breve avrebbe seguito le orme di suo padre?
Come ho potuto credere che nonostante tutto il male stringendoci avremmo potuto dimenticare tutto il resto?

Solo una povera illusa poteva farlo.
Solo una come me, che in una giornata piovosa nel bel mezzo di una lezione di Divinazione, nonostante sappia di che corazza si stia parlando continua a fissarlo. Così delicato a prima vista, e così tanto elegante come ogni giorno. Con quei suoi occhi che minuto dopo minuto perdono la loro luce, ma che una volta fissi su di te riacquistano la loro interminabile bellezza, una di quelle infinite, che se ti ci specchi, ti ci perdi dentro.

Ogni volta era così per me.
Immaginavo il suo sguardo prima di prendere sonno e mi ci perdevo dentro con la fissazione di capirci cosa realmente ci nascondesse all'interno.
E non lo so cosa mi spingesse a farlo, ma una citazione nella testa risuonava all'impazzata quando ci riflettevo. Era una di quelle che ricordava una vita passata: Gli occhi celano grandi cose. L'anima è una di queste.

Eppure nei suoi, altro non ci vedevo che buio pesto.
Come quando da piccola osservavo attentamente il lago nero curiosa di scoprire quel mostro che mio padre diceva essere molto pericoloso, ma che io non ho mai smesso di cercare.
Andavo lì ogni notte, perché era quella l'ora che mi segnalavano, e facevo di tutto pur di catturare la sua attenzione: cibo, magie, a volte cerchi e buchi nell'acqua, credo che sarei stata capace anche di farmi mangiare un braccio pur di vederlo. Ma niente mi aveva donato questa grande soddisfazione.

Ed è così che mi sento adesso. In cerca di un cuore che batte calorosamente in un corpo fatto di ghiaccio. Ma sta volta non sapevo se sarei stata capace di non arrendermi...

«Lei è molto bella oggi. Davvero graziosa signorina Serpeverde.»

«Grazie professoressa.»
Quel grazie, lo dico con aria distratta e fortemente abbattuta, ma la Cooman me lo fa notare immediatamente: «La vedo un po' giù di morale... Cosa le è accaduto?»

«Oh... nulla. Ma grazie, grazie davvero.»

«Per così poco!» Ride toccandosi la pancia e riprende: «Ma suvvia, mi dica un po', che succede? Problemi di cuore? Lei sa vero che posso vedere il futuro... »

«Oh no, no.» Mento imbarazzata attivando attorno a me un'aria protettiva. Non avrei mai potuto permettere che la Cooman leggesse la mia mente. «Se devo essere sincera, oggi sono molto malinconica. Prima di arrivare qui ho incontrato il Barone Sanguinario e... mi ha ricordato qualcuno.
In particolare, qualcuno che non c'è più ma che non ho mai visto... qui dentro, ecco.»

«Oh, se avete avuto una perdita di recente, la prego di accettare le mie condoglianze. Sono molto dispiaciuta.»

«No professoressa, non è questo. La perdita c'è stata si, ma molti secoli fa. Ma lasci stare... le auguro una buona giornata!»

𝐓𝐡𝐞 𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐒𝐨𝐮𝐥𝐬 || DRACO MALFOY ||🖤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora