𝐋'𝐚𝐛𝐛𝐫𝐚𝐜𝐜𝐢𝐨.

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BLAISE's POV

Me ne sarei pentito. Ogni fottuto piano sarebbe andato in frantumi.
Ma io non potevo permettermelo. Non volevo deludere i miei genitori, non nell'unico periodo in cui credevano in me più di quanto avessero mai fatto prima.
Ed è per questo che alle cinque di mattina mi ritrovo a bussare insistentemente alla porta della mia camera, con una di quelle speranze che vorrei fossero le ultime a morire.

«Draco, aprimi per favore!»
«Apri!» Busso più forte.

«Ma che diavolo vuoi?»

Non presto attenzione al suo aspetto, scorgo piuttosto alle sue spalle la figura di quell'unica ragazza che dovrebbe esserle quanto più distante possibile.

Sapevo che non sarebbe stata una buona idea quella di trascorrere una notte con Amelia nella camera di Phyton, ma la mia ragione in quel momento era andata a farsi fottere.

«Fai uscire Regius.» Chiedo imbarazzato ma più che sicuro delle mia richiesta.

«Cosa?»

«Non fartelo ripetere Malfoy.»

«Fottiti.» Afferra la maniglia intenzionato a chiudere la porta e sbuffando sfoggia quel ghigno assai avverso.
Ma più veloce di lui, la blocco col piede lasciando
una piccola fessura a mio vantaggio.
E ora con una sensazione di superiorità, mi faccio valere: «Non, fartelo, ripetere, Malfoy.»
Ma queste intimidazioni superano il suo limite di sopportazione. Come lo so? Beh, lo conosco da sempre. Ma non è nemmeno una novità ritrovarmi adesso con una sua stretta al collo.

«Stammi bene a sentire brutto figlio di puttana, dammi ancora un altro ordine e non ci penserò due volte a lasciarti secco.»

Scivolo dalla sua presa, dandogli do del pazzo. Poi lo guardo dalla testa ai piedi e solo adesso mi accorgo del suo essere in intimo.
«Non dirmi che... »

«No.» Risponde con disgusto afferrando immediato il concetto. E dentro di me spero possa provarlo per davvero.
«Scherzi? Mai. Neanche per sogno. Nemmeno se fosse l'ultima ragazza su questa terra.»

«Peggio della Granger?»

«Non sono in vena di vomitare Zabini. Te ne prego.»

Alla sua conferma ridiamo come due scemi.

È questo il nostro rapporto. È sempre stato cosi.
Un odiarsi, un minacciarsi di morte e un ridersi in faccia. Un'amicizia un' po strana ma fondata su un bene reciproco, assoluto.

«Le faceva freddo ed è venuta da me. Tutto qui.» Spiega strofinandosi il petto.

Gli faccio un cenno del capo fingendo di esser all'ascolto, quando in realtà scruto ogni singolo particolare presente attorno a quella figura incantevole. Così piccola nel suo letto, e così terrificante nel realizzare che tutto sia un deja-vu.

«Ora pero deve andarsene.» Ripeto spostando lo sguardo da ogni parte pur di non incrociare i suoi occhi ambigui. «Amelia... la cerca.» Continuo nervosamente, appoggiandomi al telaio della porta che a stento riesco ancora a trattenere semiaperta.

«Sono le cinque Dio santo.» Si appoggia al muro sbadigliando.

«Lo so, ma ha insistito molto. Roba da ragazze, sarà urgente.» Faccio spallucce dopodiché tento di entrare.

«Ehi ehi, dove vai? Se vuoi che esca aspetta qui.»

Mi sbarra l'accesso e un misto di panico e paura mi assalgono rendendomi come paralizzato.
Solo Salazar sa cosa sta accadendo all'interno di quell'inferno. Perché sì, è quello che è.
Un incontro tra il paradiso e gli inferi. Una mano fredda e una calda. Una nota dolce e una amara.

𝐓𝐡𝐞 𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐒𝐨𝐮𝐥𝐬 || DRACO MALFOY ||🖤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora