"Ti ho cercata ancora una volta,
inutile negarlo.
E in mezzo alla gente
ho avuto l'ansia di incontrarti,
come la prima volta che ti ho vista.
E l'ultima volta che ti ho persa. "
Phyton Regius Serpeverde la figlia legittima di Salazar Serpeverde...
Sono le otto di mattina, e consapevole di esser in ritardo e di aver già saltato la prima colazione, mi preparo velocemente per andare a lezione.
Nei corridoi incontro i miei due scagnozzi, e vicino l'aula osservo Blaise e Amelia scambiarsi diabetiche tenerezze.
«Non vi state mica preparando alla guerra eh!» Grido per questo ai due ammiccando subito dopo a un gruppo di ragazze, una contrazione alle labbra, che mi fa apparire divertente e affascinante. È così che le donne vogliono esser conquistate. Una battuta, un fare indifferente e non troppo sdolcinato, ed ecco che sono ai tuoi piedi.
«Che c'è Malfoy sei geloso? Non avere qualcuna che ti baci prima di ogni lezione deve essere frustante per te.»
Le mie sopracciglia alle provocazioni di Amelia, assumono un corrugamento. Le mani invece iniziano a sudare freddo, perciò ormai nervoso decido di compiere una mossa. Quella che avrebbe finalmente dato prova nel dimostrare che uno come me ottiene sempre ciò che vuole.
Smetto perciò di divincolarmi. Mi avvio a una qualsiasi figura femminile presente, e le abbozzo un bacio più che passionale. La ragazza resta sconvolta e particolarmente impressionata, così tanto da correre dalle sue amiche.
«Com'è che dicevi? Sono geloso?» Passo accanto ai due anticipandoli di qualche passo, per poi vederli rossi in volto.
Una volta in aula però, le cose cambiano. Mi trovo seduto accanto al banco di Theodore Nott. Un imbecille senza scrupoli. E profondamente annoiato e assonnato comincio a guardarmi intorno, scrutando alcuni dipinti dell'aula che solo dopo sei anni, scopro essere a dir poco incantevoli.
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«Signorino Malfoy, vuole riassumerci la lezione o insiste nel voler guardarsi intorno, in ricerca forse di mosche?»
La mia non risposta al signor Binns, non fa che provocare la perdita di alcuni punti alla casa. Ma fottendomene completamente ritorno a perdermi tra le sculture presenti, fino a quando qualcuno bussa della porta lezione già iniziata.
«Ma chi sarà mai!? Avanti!» Borbotta il professore.
«Mi scusi signor Binns... Silente ha insistito tanto per la mia presenza nel suo ufficio stamani, non credevo di arrivare tardi alla sua lezione. Ed per questo che ho già una giustificazione firmata!»
Il professore non sembra crederle del tutto, ma stufo delle continue mancanze dei serpeverde, fa accomodare Phyton senza prestarle successivamente più alcuna considerazione.
A fine lezione, come primo giorno di scuola, ci ritroviamo ad avere dieci minuti liberi. E perché non trascorrere questi minuti contati con una bella corvonero?
Ci nascondiamo in uno sgabuzzino, pietoso e a dir poco pulito, ma in assenza di altre opportunità di privacy ci appartiamo qui dentro dando via ai nostri impulsi sessuali.
