"Ti ho cercata ancora una volta,
inutile negarlo.
E in mezzo alla gente
ho avuto l'ansia di incontrarti,
come la prima volta che ti ho vista.
E l'ultima volta che ti ho persa. "
Phyton Regius Serpeverde la figlia legittima di Salazar Serpeverde...
Venerdì, sono sveglia dalle quattro del mattino. Non sono riuscita a dormire più a lungo ripensando alle parole di Draco.
Ci siamo già odiati. Il nostro rapporto sembrava assumere un'altra forma, qualcosa che andava oltre la semplice amicizia, una complicità affiatata. In pochi giorni non potevamo fare a meno l'uno dell'altro, tra lo studio e il tempo trascorso insieme, era come fosse nato un legame unico o forse era solo il desiderio di arrivare a quel fine...
***
Scendo e aspetto di sotto Amelia per andare a colazione. La sala comune è vuota, mentre ancora rifletto sull'accaduto di ieri sera.
Andiamo in Sala Grande e notiamo tutto il gruppetto di Draco e Pansy esserci riuniti in una parte del tavolo, lontani da noi. Faccio finta di niente e mi dirigo al mio posto ma intanto qualcuno mi si avvicina. «Ciao Phy, posso sedermi?»
«Ehi Harry, certo accomodati.»
Harry mi guarda con espressione di disagio indicandomi con gli occhi, Amelia.
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«Puoi fidarti di lei.» Dico con certezza.
«Bene. Volevo ancora ringraziarti per ieri sera. Non vedo l'ora di...» sussurra « ...di imparare l'Incanto Patronus." Conclude poi sorridendo eccitato.
Ricambio il sorriso e con spontaneità poso la mia mano sulla sua.
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Ci guardiamo per un attimo e la tolgo subito con estremo imbarazzo, Harry sembra rimanerci di sasso. Ho sentito una scossa dentro di me, un bruciore. Posso sentire la sua presenza più di quanto possa sentire quella di altri. Inizia a far male...e capisco subito che questo sia un avvertimento nel non dover stare troppo vicini.
«Scusa..» Gli dico sorridendo, ancora imbarazzata e adesso confusa, con occhi puntati verso il basso.
Amelia fa un gesto implicito provando a catturare la mia attenzione.
«No tranquilla, ma adesso devo andare, a dopo.» Mi dice, salutandomi piuttosto turbato.
Quando Harry se ne va, sento Amelia finalmente parlarmi senza indugio:
