𝐓𝐞 𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐧𝐭𝐢𝐫𝐚𝐢.

1.2K 89 5
                                    

DRACO's POV

Ho bisogno della mia finestra, della mia luna, perciò mi avvio per i corridoi che mi portano ad essa.
Pansy mi sta seguendo da quando sono uscito dalla sala grande e non ho chissà quanta voglia di portarla nel mio posto preferito, ma altra scelta non ho.
Dopo aver controllato attentamente entrambi i lati della Torre Nord, ed essermi accertato che nessun professore o prefetto sia nei paraggi, mi dirigo verso l'unica soluzione ai miei problemi, l'unica vista in grado di controllare le mie emozioni.

«Dove andiamo Draco?» Mi chiede almeno per la centesima volta Pansy.

«Sta zitta, se non vuoi esser scoperta.» Le ripeto anch'io per l'ennesima volta, seccato e spazientito.

Percorriamo due lunghi corridoi, passando anche dalla sala comune dei corvonero e non appena giriamo l'ultimo angolo che ci separa dalla mia meta inizio a sentire quella voce.

Quella voce che ho sognato per notti intere, quella che non ho più potuto ascoltare da mesi.
Quella voce armoniosa e anch'essa amabile, che non ho mai dimenticato. Quella voce inconfondibile...
Ma eccone, un'altra interromperla, troncando ogni mia emozione.
Questa volta è una maschile, l'ultima che avrei mai voluto udire accanto alla sua.

C'è qualcun altro lì con lei.
Nel nostro posto, nel mio posto...

Decido di spiare prima di uscire allo scoperto.
Sono tremendamente fastidiosi, lui è fastidioso.
La chiama perfino principessa e lei gli chiede anche di accomodarsi.
Non posso più sopportarlo e mi convinco a presentarmi, sorprendendoli.
Gali guardo entrambi e accorgendomi di un Tassorosso per giunta mezzosangue, entro in scena, facendole notare a mio modo ancora una volta, la sua caduta di stile.
Ma all'istante mi coglie alla sprovvista, rispondendomi in modo tagliente.

Pansy, dall'altro canto sferra subito il suo solito insulto provocatorio, fallendo miseramente.
Questa volta, capisco subito che c'è qualcosa di diverso in lei.
Ci zittisce, con superiorità, scagliandoci insulti che mi toccano pesantemente, facendomi vergognare, davanti a quell' ignobile mago dal sangue sporco.
Non so cosa succede al mio corpo ma resto pietrificato davanti a quella scena osservando coscienziosamente i suoi occhi.
Quei occhi, che in questo momento stanno fissando e scrutando con lo stesso trasporto e con la stessa luce con la quale guardavano me, un altro ragazzo.

Mi rendo conto, di non riuscire più a leggerle l'anima e di non riuscire più a interpretarla.
Posso solo scorgere l'indifferenza e il distacco che adesso mi sta riservando.
Posso solo rendermi conto, di aver lasciato e non più ritrovato quella ragazza, per cui ho perso la ragione.

Ignorandomi completamente poi, continua con noncuranza a parlare con quel Tassorosso.

Te ne pentirai... Diggory.
Dico sottovoce per poi ritirarmi il più velocemente possibile nella mia sala comune, dove,  non salutando nessuno, mi avvio per i dormitori, respingendo anche quell'oca strozzata della mia ragazza.
Mi chiudo a chiave nella mia stanza, e decido di ascoltare un po' di musica classica, l'unica che dopo la mia vista, riesce a tranquillizzarmi lasciando fuori anche Blaise.

Voglio stare da solo.

𝐓𝐡𝐞 𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐒𝐨𝐮𝐥𝐬 || DRACO MALFOY ||🖤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora