𝐒𝐢𝐥𝐞𝐧𝐭𝐞.

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PHYTON's POV
*qualche giorno dopo*

Draco.
Quel nome riassume tutto il bene e il male che questo mondo contiene.

Dopo il suo rifiuto verso la nostra creatura corsi in camera a indossare quello che da tempo avevo ormai gettato in un angolo buio del mio passato.

Ancora una volta avevo raggirato Tom non indossando il cimelio. E questo, solo per proteggere il bambino.

Il medaglione non è solo una preziosa metà anima del signore oscuro, ma anche una potentissima arma che permette a chi la indossa di potenziare la sua parte oscura.
Ed è per questo che decisi di toglierlo, volevo dare al bambino tutto l'amore del mondo non passando un solo attimo a pentirmi del suo frutto.

Ma era troppo per sopportare tutto.

Chi mi conosce sa quanto potrei essere più cattiva di Draco e di Voldemort stesso.
E a pensarci solo Helena lo sapeva bene. Ma ora lei non c'era più, e questo mi dava altra frustrazione.
Per questo decisi di essere chi sarei dovuta essere dall'inizio.

Dopotutto ero la figlia di Salazar, il grande e pauroso mostro che diede vita al basilisco, progettato per uccidere tutti i mezzosangue e impuri appartenenti al nostro mondo. Che fossero stati adulti, donne o bambini, mio padre non avrebbe avuto pietà per nessuno che non fosse alla sua altezza. E forse questo suo difetto dovevo farlo tornare in me, e farlo diventare un pregio: farmi rispettare e alzare una volta per tutte il livello.

Decisa quindi, prima dell'attacco da parte dei mangiamorte, andai da Silente.
Confidai la mia gravidanza e mi feci promettere dalla sua parte la protezione assoluta del bambino. In cambio, io, proprio io, gli donai la verità...

Dopodiché presi coraggio celai di nuovo la mia gravidanza, e senza guardare più negli occhi il mostro che nuovamente aveva preso a calci il mio cuore, andai dritta alla Torre di Astronomia.
Sentivo dentro di me che i mangiamorte sarebbero entrati a breve. E quindi dedicai tutto il pomeriggio alla ricerca di Piton, e all'esecuzione che io stessa avrei dato a Silente, come accordato.

In preda al panico, salì quelle scale a chiocciola, e nonostante mi sentissi osservata da terze parti, incontrai Severus.

«Lei che ci fa qui?» I suoi occhi sorpresi non credettero a quello che avevano davanti.

«Mi legga la mente professore. E capirà tutto.»

Lui lo fece. Ma non sapeva che il medaglione mi dava più potere di quanto immaginasse. Modificai io stessa i miei pensieri e le vicende passate così da far credere che Draco avesse rinunciato al suo compito e che fossi io lì, per poterlo al termine.

Lui però come immaginavo, tentò di fermarmi, ma ormai era troppo tardi.

I miei nervi, la mia fottutissima rabbia nei confronti di tutti, mi aveva resa più forte di quanto mi aspettassi, ed ecco che all'arrivo di Silente, i miei occhi passarono dall'essere impauriti a quelli di una furente assassina.

Alzai la bacchetta e senza pensarci un attimo iniziai il giusto movimento per dare il via all'esecuzione.
Gli occhi di Silente d'altra parte mi davano forza, e come mi aveva detto nel suo ufficio, avrebbe fatto partire un segnale.
Ma una mano robusta fredda e pesante fermò il mio braccio e si dispose dinanzi la mia figura, disarmando anche Silente.

In quel momento mi dava le spalle, e no, non era Piton, ma Draco.
Quel Draco che avrei giurato di non voler più rivedere.

Piton quindi mi afferrò velocemente, e mi tappò la bocca in preda al panico.

«No! Noooo! Devo essere io! Io!»
Non sapevo se fosse la mia rabbia o la mia voglia di farmi piangere a vita. Volevo solo dare una lezione a quel mostro, e fargli pentire di tutto il male che mi aveva recato, perciò iniziai a gridare, ma Piton soffocò le mie urla stringendomi più forte.

𝐓𝐡𝐞 𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐒𝐨𝐮𝐥𝐬 || DRACO MALFOY ||🖤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora