𝐇𝐨𝐠𝐬𝐦𝐞𝐚𝐝𝐞.

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PHYTON's POV

Giovedi, ore sei, oggi voglio esser particolarmente bella. Ci siamo svegliati nuovamente con tutta Hogwarts innevata.
Quale atmosfera più bella per visitare Hogsmeade?

So di meritarmi il pomeriggio libero, sono molto sicura di me stessa.
Ho aggiunto più informazioni possibili, e anche se Hermione avrà sicuramente riempito più di sei pergamene, non potrebbe mai aver inserito dettagli e segreti, che solo chi come me, ha vissuto più di mille anni fa può conoscere di quel villaggio.

Draco è seduto sul divano della sala comune con Crabbe e un altro ragazzo Serpeverde.
Parlano ancora con denigrazione di Neville e questo onestamente, comincia a seccarmi.

Lo invito comunque a seguirmi per andare a fare colazione, per poi dirigerci subito, nell'aula di Pozioni.

Incontro Neville e Ron nei corridoi.
Adesso sono loro a non voler incrociare i miei occhi.

Arriva l'ora del professor Piton, ed io e Draco siamo pronti più che mai a consegnare il tema e la boccetta della pozione assegnataci, con trepidazione.
Siamo affiatati.

Dopo qualche minuto arriva il verdetto: «Draco e Phyton, hanno ottenuto meritevolmente il pomeriggio libero! Dieci punti a Serpeverde

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Dopo qualche minuto arriva il verdetto: «Draco e Phyton, hanno ottenuto meritevolmente il pomeriggio libero! Dieci punti a Serpeverde.»

Harry Ron ed Hermione, essendo nel nostro stesso orario presenti alla lezione, ci scrutano ed esaminano ogni nostra mossa, con sospetto.
Avranno sicuramente pensato ad un imbroglio.
Mi hanno raccontato delle tante volte in cui Draco costringeva e minacciava i più cervelloni della scuola a svolgere al suo posto i suoi doveri.
Per questo, non sono colpita dai loro occhi inquisitori e increduli.

 Per questo, non sono colpita dai loro occhi inquisitori e increduli

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*Qualche ora dopo*

Indossiamo mantelli, guanti, sciarpe e cappelli.
Corriamo verso il nostro premio.
Da quando non toccavo con mano la soffice neve che ci circonda? Da quanto non respiravo quest'aria fresca e intensa di immancabili profumi invernali?
Soffici fiocchi di neve si posano su di noi.
Le nostre guance si colorano di un rosso tenue per il freddo ed eccoci arrivati al villaggio avente più di mille anni, e più di mille ricordi.

Ci eravamo fermati ad ammirare un vicolo da cui provenivano profumi di varie pietanze nell'attesa dell'arrivo imminente del Natale.

«Hengist di Woodcroft , un mago medievale, ne fu il fondatore per fuggire dalla persecuzione dei Babbani.» racconto a Draco.

«Ci venivo spesso qui, con Helena. Helena Corvonero..ne hai mai sentito parlare?"» Chiedo poi interrompendo il discordo di prima, con batticuore sperante in una risposta ricca di informazioni e concretezza.

«No. Sono solo a conoscenza di un fantasma dei Corvonero. Non ne sono sicuro, ma penso si chiami la Dama Grigia.» Mi risponde con indifferenza.

La Dama Grigia...
Ripeto a mente.

«Beh, lei era la mia migliore amica.
Ci venivamo spesso qui, sai, quando ci cacciavamo nei guai.» Sorrido a ripensarci.
«Priscilla non era una madre severa, ma mio padre...» Aggiungo poi non rendendomi conto di essermi fermata.

«Cosa?» curioso, mi domanda.

«Mio padre era molto severo con me, Draco.
Mi vincolava in tutto.
Certo, teneva a me, ma la sua fissazione con i mezzosangue, l'ha portato addirittura a compiere questo gesto lo capisci?» Gli dico indicandomi.
«Rinchiudere sua figlia e farla addormentare per secoli e secoli, tu come lo chiami?» Aggiungo subito dopo.

«Genialità, potere, superiorità...credo.» Mi risponde secco, ma con sguardo perso e pensante.

«No.» Dico e aggiungo: «Assurdità.»
«Io non badavo a queste sciocchezze, da piccola.
Ma durante la mia crescita, mi son fatta condizionare dalle sue idee.
Ero consapevole della mia posizione sociale.
Nessuno aveva i miei stessi poteri, non avevo e non ho bisogno di una bacchetta, le mie mani sono in grado di celare incantesimi elevati e molto oscuri. Questo mi faceva sentire onnipotente e attratta dal lato oscuro. Ero diventata presuntuosa e piena di me. Odiavo con tutta me stessa qualsiasi mago o strega avente del "sangue marcio" e sai, è così che li chiamavo...
Ho anche perso Helena per questo, non sapevo fosse una mezzosangue e tutti quei commenti spregevoli, l'hanno allontanata da me. Non l'ho più rivista da quel giorno, e immagino di meritarmelo.
Quando mi son resa conto del mio totale cambiamento ho capito che influenza avesse su di me mio padre, e quando ho avuto la necessità di comunicarglielo beh, ha ben pensato, furioso, di pietrificarmi fino a quando il suo prossimo erede non sarebbe venuto a risvegliarmi, dopo aver dato libero sfogo al mostro celato al suo interno.
Credeva fosse la cosa migliore per me.
Io non ho mai avuto scelta Draco, io ho sempre visto il mondo attraverso un colore.
Ma oggi ho capito cosa è più importante nella vita:
l'amore, la salute e l'amicizia.
Bisogna solo avere la forza di scegliere una buona direzione e dimenticarsi di quelle passate.»

Draco continua a fissare il vuoto e attento alle mie parole comincia ad assumere in espressione alquanto turbata.

𝐓𝐡𝐞 𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐒𝐨𝐮𝐥𝐬 || DRACO MALFOY ||🖤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora