𝐈𝐥 𝐛𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐞𝐩𝐩𝐨.

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RAVEN's POV

«Quindi tu sei...la figlia di Salazar?» Chiedo con finta inconsapevolezza alla strega che ho al mio fianco, mentre ci dirigiamo per la sala in cui avrà luogo il ballo.

«Si, piacere.» Mi risponde non calcolandomi più di tanto, con altezzosità.

«Tipico di una serpeverde.» Le rispondo dopo un po' superandola di qualche passo.

«Come scusa?» Chiede subito fermandosi.

«Beh siete così presuntuosi e boriosi da non guardarci neanche negli occhi quando parlate

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«Beh siete così presuntuosi e boriosi da non guardarci neanche negli occhi quando parlate.» Le dico alzando le sopracciglia in segno di ratifica.

Sospira e poi:«Okay...guarda non è il momento migliore per discutere di questo.» Mi dice sorridendo nervosamente e aggiunge:«Sono abbastanza in ansia non lo vedi?» Indicandosi il viso.

Quanto è egocentrica?
Penso tra me.

«Mi dispiace per essermi atteggiata in quel modo ma vengo da una circostanza un po' turbolenta e sto per...» Soggiunge.

«Presentare la serata, si certo.
E sei la giudice principale, so anche questo.
E tutti aspettano solo la tua entrata, già lo so.
Ma...lo stai facendo di nuovo.» Dico incrociando le braccia, notando il suo ineluttabile soggettivismo.

«Già..perdonami. Forse è vero che sono troppo eccentrica, ma ti prego non procurarmi altra ansia.» Mi dice mentre ci avviciniamo sempre più verso l'entrata.

«Ehi tranquilla, dopotutto che sarà mai?» L'assicuro poi, posandole una mano sulla sua spalla senza rendermi conto della bontà che da tanto non vedevo in me.

Avrei giurato di metterle le mani al collo e strapparle la vita in un solo secondo.
Dopotutto un po' di sangue umano non mi avrebbe di certo fatto del male, ma nonostante la sua pretenziosa vanità, c'è un qualcosa che mi ferma nel compiere ciò che per cinque anni ho studiato a tavolino.
Forse sarà la stata la canzone di mia madre a portarmi a riflettere sulla complicità che mi recitava, tante di quelle volte, che mi sono sempre chiesta come sarebbe stato poi averla davvero, tra me e la persona che ho di fronte.
Ma da un lato quella sua individualità mi sprona così tanto a ricordare quanta fortunata abbia avuto nella sua vita rispetto alla mia, che quelle considerazioni cominciano a riprendere il sopravvento, fino a quando, non mi abbraccia improvvisamente lasciandomi senza parole.

Cosa sta facendo?
Penso mentre assumo un' espressione perplessa tra le sue braccia.

«Anche se per poco grazie per aver allievato le mie preoccupazioni. Scusami ancora per prima e comunque...bei vestiti.» Mi dice poi, scrollandosi di dosso, scrutandomi dal basso verso l'alto per poi sparire dietro quella grande porta con disinvoltura.

Non so cosa pensare, sono destabilizzata.
È così spocchiosa quanto adorabile.
Oh Raven, rammenta il tuo scopo, concentrati!
Non è mai stata parte di te, mai!
Lei non è altro che una sconosciuta.
Forza, attieniti al piano...

𝐓𝐡𝐞 𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐒𝐨𝐮𝐥𝐬 || DRACO MALFOY ||🖤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora