𝐋'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞.

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PHYTON's POV

«Cosa ti va di fare oggi?»

«Ehm, non ne ho la più pallida idea?» Risponde appoggiandosi alla tastiera del letto.

«Hai poca inventata ragazzo mio, il giardino è la unica tua carta migliore?» Rido incrociando i suoi occhi.

«Phyton sappiamo tutti che sono i serpeverde ad avere molta originalità su queste cose. Organizza tu il pomeriggio okay? Mi fido di te.» Mi dice abbracciandomi da dietro.
Restiamo così a lungo, dopodiché mi alzo dal letto per prepararmi.

«Ced, da quando tempo non eravamo così spensierati?» Chiedo mentre mi sistemo i capelli.

«Da un po'. Ma ora siamo qui più forti di prima e la nostra amicizia non può che andare meglio di così, non credi?»

«Lo credo.» Rispondo convinta, ma un po' preoccupata aggiungo:« Ora va, sai che non puoi essere qui dopo le numerose regole nuove imposte...»

«Quindi davvero non potete più uscire dopo cena?»

«Si. Silente e Piton hanno disposto queste altre restrizioni dopo il party. Ma non importa, oggi ho l'ultima lezione alle diciassette nell'aula di Trasfigurazione, ci vorrà un attimo per raggiungere il cortile.»

«Cortile?» Mi chiede scrollando il capo.
«Cosa facciamo in cortile?» Aggiunge.

«Hai detto che avrei organizzato io il pomeriggio

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«Hai detto che avrei organizzato io il pomeriggio. Fidati e basta.» Gli dico facendogli l'occhiolino.

«Va bene.»
Mi da un ultimo bacio sulla testa con affetto, mi passa come d'abitudine il profumo, che sa essere il mio preferito, e mi fa cenno di saluto dopo essersi vestito, uscendo dalla camera.

«Ced!» Lo chiamo istantanea.

«Dimmi» Dice lui affacciandosi alla porta che si era già lasciato alle spalle.

«Grazie.» Dico dopo due secondi sembrati durare un'eternità.

«E per cosa?» Risponde subitaneo con due occhi che adesso sono piccoli ma sprizzano di gioia.

«Per la tua fiducia...in me.» Rispondo con un sorriso malinconico che si trasfusa involontariamente nelle mie parole.

«Phyton tu sai quante botte ho preso sul cuore più di un qualsiasi sacco da boxe, eppure sono sempre stati sempre lì ad aprire quella porta e a dire "prego entra di nuovo" a chi mi aveva già ferito, anche più volte, senza neppure mai ricevere la tanto temuta parola: scusa. È da allora che ho chiuso, anzi meglio, blindato quell'entrata, ma è da un po' che ho capito che non tutti sono così, che tante volte si sbaglia è vero, ma tante volte se lo si vuole, si cambia.
Tu hai scelto di cambiare e non sai quanto io sia di nuovo felice di riaverti nella mia vita.
Ti voglio bene, non sai quanto piccola. Ora devo scappare, a dopo.» Ultima il suo discorso aprendo le labbra a un sorriso amabile.

𝐓𝐡𝐞 𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐒𝐨𝐮𝐥𝐬 || DRACO MALFOY ||🖤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora