𝐈𝐥 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨.

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PHYTON's POV
*inizio sogno*

Il nero irrefrenabile mi avvolge dentro di se risucchiando ogni minima possibilità di via d'uscita.
Ad un tratto il dolore cessa.
Apro gli occhi e l'unica cosa che riesco a distinguere da quel buio ininterrotto, è una figura distesa su una superficie altrettanto cupa.
Una bambina...
Non so se richiamare la sua attenzione, sono tremendamente impaurita, ma non so che altro fare.

«Ciao...» Provo a farmi notare.

La bambina dai lunghi capelli color corvino e dal viso tondo e pallido, alza il suo sguardo, incrociandolo col mio, e senza emettere alcun suono, si avventa su di me, materializzandoci in un'altra dimensione.

Adesso, siamo nei giardini di Hogwarts, li riconoscerei tra mille

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Adesso, siamo nei giardini di Hogwarts, li riconoscerei tra mille.
Quei prati verdi illuminati dal sole e dalla candida brezza mattutina, mi riportano in un ambiente familiare.
Ma osservandoli meglio, nulla è più come prima.
Il tempo sembra aver usurato ogni bellezza, trasformando il tutto, in un grande ampio cimitero.

«Ciao Phyton.» Mi risponde finalmente la bambina che mi è difronte con voce affievolita e tenebrosa.

A primo impatto non riesco a riconoscerla, è così strana, così pallida e ha un profondo foro sanguinante all'altezza del suo petto, precisamente nel suo cuore.

«...chi sei?» Domando turbata.

«Sono io Phyton, non mi riconosci?»

Continuo a fissarla a lungo ma i suoi tratti, ormai sbiaditi, non mi riportano ad alcun viso familiare.

«Avrei tante cose da raccontarti, Phyton, ma se non mi riconosci, nulla ha più senso...» Continua a dirmi con tono lamentoso.

«Perdonami.» Dico con un filo di voce.
«Io non so chi tu sia...»

«Dammi la tua mano e vieni con me...» Mi risponde guardando ininterrottamente i miei occhi.

Non so cosa pensare, non so dove andare.
Non so come muovermi.
Ma l'unico essere vivente qui, è lei, ed altro non posso fare che accettare il suo invito.

Quando afferra la mia mano una sensazione terribile attraversa il mio corpo.
La sua, è fredda e senza vita, e lo si può sentire dal forte gelo che avvolge le mie dita non avvertendo alcun tipo di calore umano.

Non so dove stiamo andando ma ci stiamo dirigendo verso i boschi.

«Eccoci qui.» interrompe il lungo tragitto fermandoci in un orribile luogo isolato.

Mi guardo intorno e ciò che riesco a scorgere sono solo mille alberi spogli, che mi riconducono, all'atmosfera agghiacciante di prima.

«Stringi la mia mano adesso.» Mi invita ancora con fare più raccapricciante.

𝐓𝐡𝐞 𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐒𝐨𝐮𝐥𝐬 || DRACO MALFOY ||🖤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora