DRACO's POV
Prima di andare a dormire, decido di restare ancora un po' a fissare il soffitto del salone, disteso sul sofà nero, tentando di pensare a più cose e a più persone, pur di non ricadere su di lei.
Intanto le mie emozioni si fan sentire, pregando di emergere, annullando e distruggendo ogni mio lato caratteriale e ancora una volta sono consapevole di quanto non possa essere possibile, perciò come unica via d'uscita, prendo la mia solita agenda nera
e ci scrivo sopra.E poi si fece buio e piovve, piovve, piovve.
È così che mi sento, bloccato in un'immensa oscurità, devastato da ogni singola goccia che cade ininterrottamente dal cielo,
offuscando ogni tratto di luce.
La pagina si macchia d'inchiostro ma la conservo comunque, non riuscendo più a trattenere la penna fra le mani.Devo riuscire a mettere anche questo biglietto nel posto dove li conservo...
Penso.Ma non riesco ad alzarmi, la testa mi gira e il mio corpo è dolente e impassibile ad ogni mio tentativo di impulso.
Mi sembra così assurdo, che io, Draco Malfoy, sia così tanto in pena per amore, così assurdo per uno come me, che non aveva mai sentito questa parola sotto pelle è così assurdo per me, che non avevo mai nemmeno avuto l'idea di cosa potesse significare amare qualcuno.
Sto cambiando e me ne rendo conto, ma non voglio.No,no, NO! Non voglio!
Dico a me stesso.Voglio essere quel che son sempre stato, voglio diventare ciò che ho sempre sognato.
Voglio avere il potere di controllare le mie emozioni e non voglio deludere nessuno della mia famiglia.
È così facile dirselo ma così difficile rialzarsi in piedi e rimettersi in sesto.
So di non poter assolutamente farmi trovare in questo stato, pietoso e di cattivo gusto da tutti quelli che hanno sempre ammirato la mia eleganza e la mia ordinarietà.
Io stesso, mi faccio schifo.
Sto abusando troppo dell'alcol, non mi riconosco più e non posso più permetterlo.
Ma forse un ultimo sorso, colmerà questo dolore.Mi alzo a fatica e raggiungo il mio nascondiglio segreto di vari alcolici preziosi.
Scelgo il più costoso e posizionandomi dinanzi al camino, ne bevo ancora un po', sentendomi perfino bruciare gli occhi.
Mentre rifletto ancora su ciò che mi sta accadendo, sento una voce familiare alle mie spalle:
«Ancora con quelle schifezze?» Mi chiede con disistima Blaise Zabini.«Vattene Blaise, non sei così nobile da poterti permettere un sorso di questo Dalmore 62» Gli rispondo con voce alterata e poco comprensibile, pur sapendo di esser nel torto.
«Me ne infischio di quel Dalmore, Malfoy.» Controbatte.
«Qual è il tuo problema, eh?» Sbraito seccato.
«Il problema?
Cazzo Draco, non te ne rendi neanche conto?» Mi chiede sconvolto, continuando a gridarmi contro: «Il problema è che ti sei ridotto ad un qualsiasi babbano alcolizzato non tutelando più la tua vera immagine, Draco. Sei un Malfoy, lo sai vero?» Mi dice poi guardandomi con disdegno dalla testa ai piedi.«E allora?
Sono un Malfoy con un alcolico da duemila Galeoni tra le mani!»«Oh, sul serio? Guardati per Dio...sei penoso!
Non ti riconosco più! Bevi in qualsiasi momento della giornata e a volte sparisci, ritrovandoti poi disteso completamente a terra senza sensi.» Mi risponde con una superiorità che non gli appartiene.«Non ti azzardare mai più a chiamarmi penoso, hai capito?» Lo avverto guardandolo negli occhi con minaccia e intimazione.
«Tu sai benissimo chi sono e sai quanto il mio cognome sia più in alto del tuo, Zabini. Quindi sparisci, prima che ti disonori come mio alleato.»
Gli dico per ultimo, stufo della sua presenza.«Non me ne vado se non torni con me in camera. Domani abbiamo lezione con Piton, come pensi di cavartela se mai dovesse trovarti in queste condizioni? E a tuo padre, non ci pensi?»
«Sparisci ingrato!» Grido non accorgendomi di aver alzato troppo la voce.
«Guardati amico...hai perso completamente la ragione, ed io so, cosa ti ha portato a questo.
Phyton non è più tua, che tu lo voglia o no.
L'hai allontanata tu stesso e adesso puoi solo che accettarne le conseguenze.»Quelle parole, risuonano nella mia testa come un frastuono insopportabile, ormai da giorni, settimane, mesi e sentirle ripetere mi fa impazzire.
Non posso più tollerarle.
Mi volto nuovamente dalla parte di Blaise e non essendo più in me, lo colgo alla sprovvista, con la fattura "Stifling" causandogli un soffocamento che immediatamente non riesco più a controllare.PHYTON's POV
Sono ancora sveglia, ripensando ai vari momenti magici che questo giorno tanto atteso, mi ha regalato.
Ripenso a Cedric e a quanto sia stata fortunata di aver incontrato una persona così meravigliosa.
Ripenso ai miei amici e alla mia migliore amica, e a quanto sia così rincuorata di aver trovato in loro una complicità simile a quella che avevo con Helena.
Ripenso anche a lei e alla famosa Dama Grigia, di cui tutti mi parlano.
Ripenso a ciò che mi è stato destinato, e quasi arrivo più a non odiare così tanto mio padre, per quello che mi ha fatto.Ma improvvisamente, i miei pensieri vengono interrotti da Amelia, che insistentemente bussa alla porta, chiedendo il mio aiuto.
Senza indugiare, apro la porta e senza darmi alcun tipo di spiegazione, la seguo, rincorrendola fino a quando non ci ritroviamo sulla scala a chiocciola.«Cosa succede?» Le chiedo con affanno e preoccupazione.
«Senti tu stessa...» Mi dice sottovoce più agitata che mai.
Con più attenzione sento Draco e Blaise discutere pesantemente.
«Ti prego Phy, stanno litigando seriamente, fai qualcosa, non voglio che li faccia del male!» Mi dice con tono ancora più inquieto.
«Sta tranquilla, non glie ne farà...» Le dico cercando di tranquillizzarla, pur conoscendo il lato agghiacciante e istintivo di Draco.
Subito dopo Amelia cerca di sussurrarmi silenziosamente, ciò che sta cercando di udire senza farci scoprire: « Stanno parlando di te...» Mi avverte in seguito con espressione allarmata.
Cerco di stare bene attenta, tentando di ascoltare al meglio, le parole di Blaise e dopo averle apprese, una fitta al cuore s'impossessa di me, alla sprovvista, portandomi in uno stato altamente confusionario.
«PHYTON!» Grida improvvisamente Amelia che aggiunge subito dopo: «LO STA UCCIDENDO!»
Con assoluta impulsività, decido di intervenire e scrutando la scena, l'avverto di seguirmi, solo quando avrò spinto Blaise fuori dalla traiettoria di Draco, per prenderlo e portarlo via e fino a quel momento, le faccio promettere di non avvicinarsi a noi per alcun motivo.
Ma prima che potesse obbiettare contro quell'avvertimento, corro verso Zabini e con tutta la forza che posso, lo spingo oltre la mira di Draco, prendendo il suo posto.Non faccio in tempo a intravedere Amelia, fare il suo dovere, dal momento in cui, una sensazione di soffocamento s'irradia in me, in breve tempo non permettendomi più di controllare i miei polmoni.
Non sento più le mie corde vocali emettere alcun suono, anche tentando di piangere e strillare, dal dolore. Cerco disperatamente con la poca energia residuata nel mio corpo, di afferrare la bacchetta, poiché non riesco neppure a incanalare alcuna elettricità attraverso le mie mani.
Le mie braccia sono come bloccate da una forza superiore, inizio a non distinguere più i colori, intravedendo solo un oblio devastante.
Più mi dimeno e più mi sento trascinare verso il fondo.
Qualcosa mi spinge sempre più in basso, portandomi a non sentire né vedere più alcuna luce.
Mi lascio cadere, senza alcuna più forza nelle gambe, perdendo completamente la capacità di restare in piedi.Ora c'è solo nero.
Un nero irrefrenabile...
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𝐓𝐡𝐞 𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐒𝐨𝐮𝐥𝐬 || DRACO MALFOY ||🖤
Fanfic"Ti ho cercata ancora una volta, inutile negarlo. E in mezzo alla gente ho avuto l'ansia di incontrarti, come la prima volta che ti ho vista. E l'ultima volta che ti ho persa. " Phyton Regius Serpeverde la figlia legittima di Salazar Serpeverde...