Panico

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Ivy

Avevo ancora il fiatone per le scale fatte per salire fino alla torre di Astronomia.

"Dovevi proprio portarmi fin qua per parlare?"

Chiesi con tono scherzoso tra un respiro e l'altro.

"E tu saresti una delle migliori cacciatrici dei Grifondoro?"

Ribattè lui alzando un sopracciglio. Sorrisi in modo angelico facendolo scoppiare in una fragorosa risata.

"Tornando seri.."

Aggiunse dopo un pò guardandomi negli occhi.

"James io-"

Incominciai ma lui mi bloccò

"No aspetta, fa parlare me o non avrò più il coraggio di farlo"

A quelle parole mi si aprì un buco allo stomaco

Lo sapevo

"Io non lo capivo e credo di non capirlo ancora adesso"

Disse sedendosi sui gradini. Io rimasi in piedi pronta alla botta che avrei preso.

"Sono stato un idiota ad ignorarti ma ero arrabbiato, mi ha fatto male sapere che avevi deciso di abbandonare tutto...di abbandonare me, per qualcosa che in realtà non volevi nemmeno tu"

Sentii il buco allargarsi sempre di più

Lo so

"Ma ho capito che quella che si sentiva peggio eri tu. Stare accanto a tuo fratello dopo il modo in cui si è comportato e dover far finta di nulla, ti ho osservato, parlare con dei..."

Fece un pausa, probabilmente per cercare la parola giusta da dire.

"Serpeverde"

"Mangiamorte"

Ribattei io con tono colpevole.

Io lo sapevo e lo sapeva anche lui. Ne avevo sentito parlare, come tutti oramai. Molti del gruppetto di Serpeverde che frequentavo erano reputati dei possibili mangiamorte.

I miei cugini, Avery, Bellatrix...forse anche Rosier lo sarebbe diventanto, come Piton e Regulus. L'unico però di cui non sapevo ancora niente era Lucius ma conoscendo la mia famiglia lo sarebbe diventato presto, anzi, probabilmente già lo era...ma parlare di queste cose con me presente, era impossible.

"Iv io non avevo pensato a te, a come ti potessi sentire. Ho pensato solo a me stesso e ti chiedo davvero scusa per questo. Ho pensato a come avrei fatto se tu...se tu...fossi diventata come loro...io non potevo perderti"

Quelle parole mi spiazzarono, non pensavo fosse questo quello che lo preoccupava.

"Tu pensi che..."

Dissi quasi incredula

Io, come loro..?

"No. Ed è per questo che te ne sto parlando, perchè sono stato un idiota e non mi sono reso conto prima che tu non l'avresti mai fatto...non potresti...tu sei una brava persona e poi ci stavi peggio di tutti, obbligata dai tuoi a stare con loro.."

"Come fai a saperlo? Non sai cosa potrei fare"

Ribattei con un sorriso amaro stampato sulle labbra. Gli occhi si stavano velando di lacrime mentre tutta la frustrazione accumulata chiedeva di uscire.

"Lo so e basta Iv, ti conosco da sei anni"

Disse alzandosi per avvicinarsi a me.

Avevo smesso di ascoltarlo. Riuscivo a ripetermi solo una cosa.

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